[NuovoLab] FW: Israele-Libano: la cartina di tornasole del …

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Autore: Elisabetta Filippi
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] FW: Israele-Libano: la cartina di tornasole del "movimento per la pace e contro la guerra"
>From: "ism italia" <info@???>
>To: "'ism italia'" <info@???>
>Subject: Israele-Libano: la cartina di tornasole del "movimento per la pace
>e contro la guerra"
>Date: Fri, 17 Nov 2006 01:04:07 +0100
>
>ISM-Italia
>
>
>
>Israele-Libano: la cartina di tornasole del “movimento per la pace e contro
>la guerra”
>
>
>
>Il cosiddetto “movimento per la pace e contro la guerra” sembra avere in
>realtà l’unica preoccupazione di proteggere lo Stato d’Israele evitando di
>confrontarsi con la realtà, quella di uno Stato le cui fondamenta posano
>sulla pulizia etnica dei Palestinesi(1), la conquista territoriale e il
>dominio economico e militare dei paesi vicini e il cui solo obiettivo è la
>guerra permanente contro i popoli arabi e cercando di limitare le critiche
>nei riguardi dello Stato d’Israele, accontentandosi di ipocrite
>affermazioni
>governative sulla sue “risposte sproporzionate”.
>
>Non sono risposte, ma attacchi deliberati.
>
>“Sproporzionati”?
>
>Quale aggettivo sarà usato nel caso qualcuno vorrà utilizzare armi atomiche
>“tattiche”?.
>
>Al posto di un sostegno alla resistenza, la solidarietà si è ridotta a un
>atteggiamento di comprensione compassionevole per i Palestinesi vittime
>degli eccessi dell’esercito israeliano nei territori occupati nel 1967, e
>alla stucchevole riproposizione, malgrado il tragico fallimento degli
>accordi di Oslo, dell’invito a ritornare a dei negoziati con precondizioni
>fissate da Israele-USA-UE che dovrebbero essere rispettatee solo da parte
>palestinese (tipo roadmap, per non parlare dei/delle nostalgici/che
>residui/e degli “accordi di Ginevra”).
>
>Questo contesto politico, controllato dai filosionisti dell’Unione e dalle
>organizzazioni loro sodali, è evidentemente incapace di prendere una
>qualsiasi iniziativa di ampiezza tale da mettere fine al genicidio e alla
>pulizia etnica in corso.
>
>Si può essere contro (ma non troppo!) la guerra in Iraq e favorevoli alla
>“missione militare di pace” in Afghanistan?
>
>Si può essere contro (ma non troppo!) la guerra in Iraq e sostenere che
>bisogna “Salvare Israele”, “aggredito” dagli Hizbullah?
>
>Dal 14 marzo 2006, il giorno dell’attacco israeliano alla prigione di
>Gerico, il segretario del FPLP (Fronte Popolare per la Liberazione della
>Palestina), Ahmet Saadat, è sequestrato in una prigione israeliana con
>altri
>9.000 palestinesi. Da mesi decine di parlamentari palestinesi, fra cui il
>presidente del consiglio legislativo e alcuni ministri sono detenuti
>illegalmente.
>
>Nessuna iniziativa è stata presa dai partiti presenti nel parlamento
>italiano, il Presidente della Camera è in silenzio istituzionale, nessuna
>misura di protesta o di ritorsione è stata adottata nei confronti delle
>istituzioni, della collettività e dei politici israeliani con i quali si
>promuovono nuove collaborazioni e scambi.
>
>Le recenti iniziative, la mostra Israele Arte e vita 1906 – 2006
>organizzata
>a Milano da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano con l’alto
>patrocinio del Presidente della Repubblica e la presenza, alla Biennale di
>Venezia, di un padiglione israeliano dedicato anche ai monumenti ai
>soldati
>uccisi mentre invadevano, occupavano e annettevano terre arabe, ne sono la
>plateale conferma.
>
>Il tragico isolamento imposto al Popolo palestinese rende ancor più
>sconcertante questa situazione.
>
>Nessuno a livello istituzionale ha messo in discussione l’accordo di
>cooperazione militare, un progetto del governo Berlusconi, a suo tempo
>votato anche da DS e Margherita.
>
>Nessuno si è mosso, a livello istituzionale, affinché il governo di Hamas,
>democraticamente eletto, ottenesse il riconoscimento internazionale invece
>del boicottaggio più feroce.
>
>
>
>“Come medico, piango ogni volta che un paziente muore. Ma so che questo fa
>parte della nostra vita. La medicina moderna non può curare tutti. Ma
>assistere alla morte di un malato di una malattia curabile, per mancanza di
>medicine o di elettricità è una sofferenza che soltanto ora sto imparando a
>sopportare. … Vedo pazienti malati di cancro morire perché manchiamo di
>medicine per curarli e Israele proibisce loro di viaggiare all’estero per
>cure. Vedo pazienti per le dialisi diventare sempre più malati poiché non
>abbiamo elettricità per le macchine di dialisi dopo che Israele ha
>bombardato l’unica centrale elettrica di Gaza. Soffro nel vedere diminuire
>le forniture del mio ospedale che non possono essere reintegrate a causa
>della chiusura e della crisi finanziaria. Sento l’artiglieria Israeliana o
>le mitragliatrici e so che il mio ospedale sarà invaso da feriti gravi,
>uomini, donne e bambini, che hanno un disperato bisogno di aiuto medico
>che
>noi non possiamo più offrire.
>
>Gli amici della mia giovane figlia sono terrorizzati di lasciare le loro
>case. Sono traumatizzati dai bombardamenti Israeliani e dal timore di
>poter
>diventare le vittime innocenti del giorno.”(2)
>
>
>
>Tre sono le richieste, irricevibili, di UE e USA al governo palestinese di
>“Change and Reform” (Hamas), rinunciare alla violenza (non c’è limite al
>grottesco!), riconoscere gli accordi di Oslo (ma Hamas ha vinto le elezioni
>proprio perché si è sempre opposto agli accordi di Oslo, che Israele in
>primis non ha mai rispettato) di riconoscere il diritto all’esistenza dello
>Stato di Israele (di uno stato ebraico dai confini indefiniti?) (3).
>
>
>
>Il 18 febbraio e il 18 marzo 2006 si sono tenute a Roma due manifestazioni.
>
>ISM-Italia ha partecipato sia alla prima che alla seconda.
>
>
>
>Il Forumpalestina ne ha indetta una per il 18 novembre sempre a Roma.
>
>ISM-Italia parteciperà a questa manifestazione.
>
>
>
>Il cosiddetto “movimento per la pace e contro la guerra” ne ha indetta,
>subito dopo, una seconda a Milano, semprelo stesso giorno il 18 novembre
>2006, con una piattaforma che ignora, malgrado il genocidio in corso a Gaza
>e malgrado la nomina di un fascista, Avigdor Lieberman, al ministero
>israeliano delle minacce strategiche con il compito di preparare la guerra
>all’Iran e alla Siria, ogni differenza tra oppressori e oppressi, assassini
>e assassinati, tra ladri di futuro e derubati.
>
>
>
>L’adesione di Piero Fassino (sinistra per Israele) e di Francesco Rutelli
>(secondo il quale l’unico merito del governo Berlusconi è stata la sua
>politica estera filoisraeliana) alla manifestazione di Milano, dice meglio
>di ogni altra parola della ambiguità morale e politica della manifestazione
>stessa.
>
>
>
>Un segno triste, un segno tristissimo di questi tempi oscuri.
>
>
>
>(1) Sulla pulizia etnica della Palestina vedi i numerosi articoli di Ilan
>Pappe (http://www.ilanpappe.org/) e il suo recente “The ethnic cleansing of
>Palestine”, Oneworld 2006
>
>(2) “Strangolare Gaza non renderà più sicura Israele” Mona El-Farra, IMEU,
>Oct 30, 2006
>
>(3) Hamas and Israel's "Right to Exist", Counterpunch May 12, 2006 by
>Virginia Tilley
>
>“Cosa significa esattamente il “diritto ad esistere”? Non vi è nessun
>diritto ad esistere per gli stati dal punto di vista della legge
>internazionale. La formula è apparsa nella diplomazia internazionale
>unicamente in riferimento ad Israele. Essa non significa semplicemente
>“riconoscimento diplomatico”, che è il “fatto” dell’esistenza. Esso non
>significa nemmeno riconoscere il diritto di Israele
>all’auto-determinazione,
>altrimenti si userebbe proprio quella espressione.
>
>Fingiamo per un momento che ad Hamas venga chiesto di riconoscere Israele
>nel normale senso diplomatico. In questo caso tuttavia, la posizione
>dell’UE
>è insostenibile perché il riconoscimento diplomatico di uno stato di norma
>richiede una specifica e vitale informazione: “diritto ad esistere” dove?”.
>I confini di Israele non sono segnati. Anche le sue mappe per questi
>confini non sono note; con impressionante arroganza Mr Olmert ha
>annunciato che non potremo conoscerle prima del 2010.”
>
>Virginia Tilley is associate professor of Political Science and
>International Relations, Hobart and William Smith Colleges, and author of
><http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0472115138/counterpunchmaga> The
>One-State Solution: A Breakthrough for Peace in the Israeli-Palestinian
>Deadlock. She is currently at the Centre for Policy Studies, Johannesburg,
>South Africa. Virginia Tilley is associate professor of Political Science
>and International Relations, Hobart and William Smith Colleges, and author
>of <http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0472115138/counterpunchmaga>
>The
>One-State Solution: A Breakthrough for Peace in the Israeli-Palestinian
>Deadlock. She is currently at the Centre for Policy Studies, Johannesburg,
>South Africa
>
>
>
>
>
>ISM- Italia
>
> <mailto:info@ism-italia.it> info@???
>
> <http://www.ism-italia.it/> www.ism-italia.it under construction
>
>
>
>ISM-Italia è il gruppo di supporto italiano dell’ISM.
>
>L’International Solidarity Movement (ISM www.palsolidarity.org) è un
>movimento palestinese impegnato a resistere all’occupazione israeliana
>usando i metodi e i principi dell’azione-diretta non violenta. Fondato da
>un
>piccolo gruppo di attivisti nel 2001, ISM ha l’obiettivo di sostenere e
>rafforzare la resistenza popolare assicurando al popolo palestinese la
>protezione internazionale e una voce con la quale resistere in modo
>nonviolento alla schiacciante forza militare israeliana di occupazione.
>
>TUTELA DELLA PRIVACY
>
>Ai sensi della Legge 675/1996, La informiamo che il Suo indirizzo è stato
>reperito attraverso e-mail da noi ricevuta o da fonti di pubblico dominio.
>Siamo coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo, quindi La
>preghiamo di accettare le nostre più sincere scuse se la presente non è di
>Suo interesse. Tutti i destinatari della e-mail sono in copia nascosta
>(Privacy L.75/96). Qualora non intendesse più ricevere comunicazioni, La
>preghiamo di inviare una e-mail di risposta con oggetto: CANCELLA a
>info@??? precisando l'indirizzo che sarà quindi immediatamente
>rimosso dalla mailing list. Abbiamo cura di evitare fastidiosi invii
>multipli, laddove ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo.
>
>
>
>
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