[Forumlucca] Cremaschi sullo sciopero del 17 novembre

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Autor: Info Lucca RdB
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A: forumlucca
Assumpte: [Forumlucca] Cremaschi sullo sciopero del 17 novembre

Dichiarazione di Giorgio Cremaschi sullo sciopero del 17 novembre

Il 17 novembre sarà un’importante giornata di lotta in tutto il paese.
Scioperano con Cgil, Cisl, Uil tutte le lavoratrici e i lavoratori
dell’università e la ricerca, per protestare contro la politica del
governo che ancora una volta non viene incontro alla necessità di
sviluppare un settore strategico per il paese nel quale crescono invece
incertezze e precarietà. La legge finanziaria invece che rappresentare una
novità positiva taglia ancora le spese per la ricerca e per tutta la
scuola, con gravi problemi per il presente e per il futuro. E’ questo uno
sciopero sacrosanto a cui auguriamo il più ampio successo.
Nella stessa giornata tutto il sindacalismo di base extraconfederale ha
proclamato lo sciopero di tutte le categorie. Considero positiva questa
decisione e auguro una piena riuscita a questa giornata di lotta. La legge
finanziaria non rompe con il passato e soprattutto è ancora impostata
secondo l’impianto liberista di rigore e tagli che, sostenuto dalla Banca
Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, condiziona negativamente lo
sviluppo economico e sociale del paese. In queste settimane spesso si sono
mobilitati contro la legge finanziaria settori del mondo dell’imprese e
forze conservatrici. E’ positivo che ora scenda in campo il mondo del
lavoro, anche per cancellare l’assurda e controproducente tesi secondo la
quale questa finanziaria sarebbe stata troppo condizionata dai lavoratori e
dal sindacato.
Dopo la grande manifestazione del 4 novembre contro la precarietà, questa
nuova giornata di lotta rappresenta un altro segnale di ripresa per tutto il
movimento.
Per questo continueremo a batterci nella Cgil perché si arrivi a una
mobilitazione generale di tutto il mondo del lavoro per ottenere, negli
indirizzi di politica economica e sociale quei cambiamenti che sono oggi
indispensabili e per sconfiggere il disegno della Confindustria e delle
forze conservatrici di colpire ancora i diritti, il salario, le condizioni
di lavoro.

Roma, 15 novembre 2006