Vi segnalo un'interessante interrogazione riguardante i ciclisti e gli
incidenti stradali.
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Interrogazione a risposta scritta 4-01473 presentata da ROBERTO POLETTI
lunedì 6 novembre 2006 nella seduta n.063
POLETTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
ogni anno migliaia di ciclisti sono vittime di gravissimi incidenti
stradali, nel 2000, ad esempio, i decessi sono stati 372 e i feriti 10.554,
spesso a causa di collisioni con camion. Per inciso si tratta del 10 per
cento dei feriti e del 35 per cento dei morti in seguito ad incidenti
stradali, un tasso superiore alla media europea, nonostante una circolazione
ciclistica ridotta, decisamente al di sotto della media europea. Nei paesi
dove si usa più la bici, infatti, la sicurezza dei ciclisti appare
decisamente migliore;
l'impiego della bicicletta per gli spostamenti urbani è il miglior rimedio
all'inquinamento delle nostre città;
come riportato dall'ANSA il 19 ottobre 2006 un altro ciclista è rimasto
ucciso da un camion sulle strade milanesi. Si tratta di una dinamica molto
frequente. I camion di grosse dimensioni hanno un angolo cieco nella visuale
alla propria destra, con i normali specchietti retrovisori;
introdurre l'obbligo del doppio specchietto, come ribadito da Maurizio
Baruffi, capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale a Milano, in seguito
all'incidente a cui si fa sopra riferimento, appare quindi improrogabile.
L'obbligo in questione è peraltro già previsto da una Direttiva Europea per
i camion superiori a 7,5 tonnellate. Si tratta della direttiva 27 del
29 marzo 2005 recepita con decreto ministeriale del 6 giugno 2005 dal
Governo italiano, ma che deve ancora trovare applicazione nel nostro paese;
un altro possibile intervento per aumentare la sicurezza agli incroci
consiste nel creare, là dove possibile, un corridoio riservato alle bici
all'incrocio con un semaforo ad hoc. Il corridoio, già utilizzato con
successo in molte città europee, consente ai ciclisti di mettersi in una
posizione più avanzata degli automobilisti e dei camionisti perché il verde
per i ciclisti scatta qualche secondo prima. In questo modo le bici
risultano ben visibili anche per chi si trova a guidare camion, betoniere o
altri mezzi che non permettono di vedere bene alla propria destra -:
se non si reputi necessario accelerare l'applicazione della direttiva 27 del
29 marzo 2005 recepita con decreto 6 giugno 2005 e quali siano i tempi
previsti perché ciò avvenga;
quali altri provvedimenti si intendano prendere per incentivare l'uso della
bicicletta e per renderne la circolazione più sicura sulle strade
italiane.(4-01473)
http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=6392
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