Sciopero del 17 qualcosa si muove fra alcuni delegati CGIL 
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Dichiarazione di adesione allo sciopero generale del 17 novembre contro la 
finanziaria da parte di sindacalisti e delegati CGIL 
(16 novembre 2006) 
Come sindacalisti/e e delegati/e CGIL che esprimono all'interno della 
Confederazione posizioni classiste valutiamo in maniera totalmente negativa 
la Finanziaria per il 2007 varata dal governo Prodi. Al di là di tentativi 
di mascheramento è una legge che, sia per le sue norme che, e ancor più, 
per le sue conseguenze indirette colpisce duramente i/le lavoratori/trici e 
gli altri settori poppolari. Mentre, come alla fine è stato costretto a 
riconoscere persino Padoa Schioppa, chi si avvantaggia della finanziaria è 
solo il padronato, che si ingrassa con l'enorme regalo della riduzione del 
cosiddetto "cuneo fiscale". 
Una tale finanziaria avrebbe dovuto trovare la più netta opposizione di 
tutte le organizzazioni sindacali e in particolare della CGIL. 
Purtroppo abbiamo invece visto il suo segretario generale Guglielmo Epifani 
salutare inizialmente la proposta di legge governativa come un successo 
della CGIL e l'espressione delle sue posizioni; salvo poi cercare, 
ambiguamente e confusamente, di fare parziale marcia indietro, man mano che 
diventava sempre più evidente il suo carattere antipopolare. 
Nel far ciò Epifani e il vertice della CGIL hanno espresso una linea 
concertativa di aperta collaborazione di classe e di subordinazione al 
governo "amico", che contraddice le stesse posizioni formali del congresso 
confederale del marzo scorso, che pure noi avevamo contrastato. 
Vergognosa è poi la scelta di firmare, senza alcun mandato né dai 
lavoratori né dall'organizzazione, quasi in contraccambio di questa 
finanziaria antipopolare, un preaccordo per una ulteriore controriforma 
delle pensioni. 
In questo quadro, è chiaro che la risposta corretta, cioè lo sciopero 
generale fino al ritiro del progetto di finanziaria e alla conquista di veri 
risultati sul piano economico, previdenziale e sociale a vantaggio della 
classe operaia e degli altri strati popolari, è assolutamente fuori di ogni 
ipotesi, anche lontana, della burocrazia dirigente della nostra 
Confederazione. 
L'unica iniziativa che si muove nella direzione da noi auspicato è lo 
sciopero generale contro la finanziaria proclamato per venerdì 17 novembre 
dall' insieme delle organizzazioni del sindacalismo di base. 
Per questo noi, alieni da ogni feticismo di organizzazione e fedeli sopra 
ogni altra cosa alla nostra classe e ai suoi interessi, decidiamo di 
aderirvi e invitiamo gli/le iscritti/e alla CGIL e tutti/e i/le 
lavoratori/trici a fare altrettanto e a partecipare alle manifestazioni 
previste in quella giornata. 
Lo facciamo non per diminuire la nostra battaglia in CGIL , ma, se 
possibile. per rafforzarla, con l'obbiettivo di cacciare la burocrazia 
collaborazionista e di costruire una nuova direzione classista per il 
movimento sindacale, nel quadro di una sua necessaria complessiva 
rifondazione. 
Primi firmatari: 
Francesco Anfossi, direttivo Camera del Lavoro Pavia; Claudio Bellavista RSU 
Filtea Casadei, San Mauro Pascoli, direttivo Camera del Lavoro e segr. 
Filtea, Cesena; Massimo Busnelli, RSA Filcem AEB Giussano, Brianza; Isabella 
Cecchi, direttivo prov. Fiom, Lucca; Giovanni Chiarelli, Rsu Filcem Pirelli, 
Settimo Torinese, TO; Daniele Debetto, RSU Filcem Pirelli, Settimo Torinese, 
TO; Tiziano Di Clemente, RSA Fp INPS, Isernia; Gennaro Esca, RSU Flc 
Istituto Statale d'Arte, Gubbio, PG; Franco Grisolia Fisac RAS, Milano; 
Giuseppe Mascolo, direttivo Fiom Brianza; Alfonsina Palumbo, direttivo 
Camera del Lavoro Benevento; Luca Scacchi direttivo reg. Valle d'Aosta Flc; 
Nicola Tradori RSU zuccherificio Villasor e direttivo prov Flai Cagliari; 
Luciano Zangoli, RSU GED, Cesena.