Autor: ANDREA AGOSTINI Data: Para: forumgenova Assunto: [NuovoLab] Fw: legambiente domenica festa dell'albero? No via
crucis dell'albero
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From: ANDREA AGOSTINI
Sent: Thursday, November 16, 2006 6:03 PM
Subject: legambiente domenica festa dell'albero? No via crucis dell'albero
LEGAMBIENTE VI INVITA ALLA VIA CRUCIS ( GIA' FESTA ) DELL?ALBERO
Come ogni anno legambiente organizza la festa dell'albero. E' una campagna volta a favorire la cultura del verde nelle aree urbane con intenti profondamente educativi.
Proprio volendo tener conto della necessità di testimoniare alle generazioni future della cura e della nostra attenzione per il verde ( e in particolare dei nostri amministratori e dei nostri imprenditori ) questa volta metteremo in scena una cerimonia laica , una sorta di via crucis del verde cittadino che si svilupperà per numerose " stazioni " , tutta una storia di alberi che non ci sono più, che non ci saranno più, di verde abbandonato a se stesso nell'incuria di amministratori e imprenditori.
La Prima tappa sarà a Marassi domenica alle ore 10 davanti all'entrata del supermercato del Mirto in corso De Stefanis.
Le "Stazioni" di Marassi
La Via Crucis che commemora gli alberi vede in quel di Marassi vede
l'esemplificazione di ciò che potremmo definire un'occasione mancata per il riequilibrio del territorio, andando a rileggersi a distanza di qualche anno gli effetti del cosiddetto Piano di Riqualificazione
Urbana (P.R.U.) sul quartiere:
1.. Via del Faggio rappresenta la connessione che esso ha avuto con Piazzale Marassi e il torrente Bisagno: un'area golenale ovvero di naturale espansione del fiume dove si è semplicemente pensato a ridisegnare i parcheggi intercalati da rade alberature e con panchine che danno sull'arteria stradale di maggior traffico -sorte similare è
toccata ad uno spazio limitrofo, dietro al locale che ospita una sala da ballo, che in origine doveva essere destinato ad uso sportivo e che invece è stato occupato dalle autovetture con tanto di alberi a
fargli ombra e panchine che le contornano. In questo simbolico abbraccio al torrente non si può non segnalare la bruttura costituita dal fornice
sulla sponda opposta a perenne monito di ulteriori coperture a più riprese proposte nella zona più a monte.
2.. Via del Mirto dove è il cuore dell'operazione medesima e dove si può constatare come sia insufficiente per le esigenze della
popolazione l'unico vero spazio ad essa destinato, quando la superficie effettivamente libera e non impermeabilizzata era di gran lunga
superiore ma, grazie ad artifici sui volumi esistenti da ridefinire, la si è voluta immolare alla rendita fondiaria e agli interessi bipartisan del costruttore Viziano (area di riferimento politico il centrodestra) e dei successivi utilizzatori (fra tutti, la Coop per il centrosinistra).
Per non parlare della questione sicurezza essendosi permessa l'edificazione in un'area esondabile.
3.. Via dei Platani ovvero l'odierna frontiera che vede un ulteriore assalto alla parte a monte con altri parcheggi, di cui uno su un manufatto precedentemente condonato e in contrasto con un'indicazione contenuta nel P.R.U. medesimo (la realizzazione di una cremagliera)
oltre ad essere pregiudizievole allo sviluppo della mobilità pedonale (su un'asse che porta al capolinea di un bus e a delle scuole) e avversato da una larga parte di popolazione mai informata dei fatti:
dove sta la democraticità di tali procedure, la responsabilità pianificatoria di pertinenza della Politica (con la P maiuscola) e finanche la ragione estetica di tale operazione? Dell'altro ancora si
sa poco o niente se non che trattasi di escavazione sotto P.le Valery e che "casualmente" la IV Circoscrizione ha scoperto essere in territorio
di propria competenza e dunque ha pensato bene di inserirlo motu proprio nell'elenco dei papabili tra i parcheggi di prossima realizzazione.
Ma non ci fermeremo alla val Bisagno.
A Pegli verrà posato un cartello listato a lutto che ricorderà come il verde di villa Rosa Lomellini ( e non solo, do you remember piazza Rapisardi ? ) sarà presto ( forse ) sfregiato per consentire l'ennesima speculazione e la costruzione di box interrati sacrificando piante di alto fusto che da sempre fanno ombra e danno aria buona ai nostri bambini.
A Sampierdarena andremo a fare la nostra tappa in largo Jursè ( capolinea del 20 ).
Anche questo piccolo giardino , uno dei pochi angoli ombreggiati sopravvissuti alla furia del cemento in tutto il quartiere, dal quale si possono ammirare ( si fa per dire ) le palme asfittiche di Fiumara , sta per lasciarci. Il rifacimento della rotatoria e la necessità di agevolare il passaggio dei numerosi veicoli che attraversano l'incrocio pare ne rendano inevitabile il sacrificio ( sempre del verde, mai delle aree cementificate ).
E pensare che amministratori, costruttori, imprenditori ci avevano detto che con la strada a mare il traffico sarebbe stato solo quello locale . Sarà un giardinetto piccino piccio', ma con queste lune possiamo permetterci di perdere anche questo ?
Noi pensiamo proprio di no, che siano gli imprenditori a sacrificare qualche metro del loro preziosissimo cemento, noi a Sampierdarena abbiamo già abbondantemente dato.
In val Polcevera la nostra stazione della via crucis del verde sarà sulla collina tra S.Ambrogio di Fegino e il cimitero, proprio sopra via Evandro Ferri l'area scelta per la " nuova Fiumara " area che , ovviamente, per essere riqualificata sarà soggetta a consistenti iniezioni di cemento, inutile dire che in quell'area scorre anche più di una vena d'acqua e che tanto per non sbagliare anche quelle sorgenti sono a rischio di cemento ( ma intanto l'acqua buona per tutti potremo andarla a comprare al vicino supermarket ! ).
Nel Levante cittadino la nostra via Crucis avrà numerose stazioni
Via Puggia dove al posto dell'uliveto e della vista verso il mare ci hanno propinato un bel parcheggione privato.
Via Jenner dove una molto opportuna revisione del Puc ha trasformato aree agricole , serre e vivai in aree edificabili ( curioso, il progettsta è lo stesso di via Ferri..... )
Via Liri , dove al posto di un ettaro di verde con alberi ad alto fusto i nostri amministratori e l'imprenditore di turno ci propongono 8 palazzine e un parcheggio per centinaia d'auto per arricchire il panorama delle ville storiche di albaro con nuovi orrori cementizi.
Via Fasce e via Chighizola dove al limitare di due ville Antiche vogliono costruire l'ennesima palazzina con annessi parcheggi
Via Palloa dove un uliveto è già stato sventrato ( palazzine ) e altri due sono in pericolo ( uno già scapitozzato l'altro in "rampa di lancio ).
Via Scala e l'uliveto murato di cui tutti parlano ma nessuno ( al momento ) salva.
Viale Quartara con ettari di verde consegnati alle ruspe e al cemento contro il parere più volte espresso dai cittadini e dalla circoscrizione.
La collina di Sant'Ilario che è tutta un buco di cementificazioni
Il parco di Nervi che in pochi anni ha perso oltre il 40% delle sue ricchezze verdi mai sostituite.
Insomma la frase classica recita: niente fiori ma opere di bene . L'avranno coniata i costruttori e gli amministratori che li individuano come unici interlocutori ( facoltosi ) della programmazione territoriale ?
Di funerali di questo tipo ne abbiamo frequentati troppo in città. E' ora di cambiare.
Andrea Agostini
Presidente Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova
339 40 29 397
Antonio Bruno
Presidente Circolo Amici a Ponente Legambiente Genova
p.s.
Per i testardi testimoni del verde e delle buone pratiche ambientalmente sostenibili
La Festa dell'Albero si svolgerà con le scolaresche e in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Genova, all'interno del Parco del Peralto, martedì 21 ottobre a partire dalle ore 9.30.
Gli alunni delle scuole coinvolte e i volontari delle associazioni riuniti nella rete P.U.IN, pianteranno le piante di Alloro fornite dall'assessorato all'ambiente della Provincia di Genova, sotto Forte Sperone, nell'ambito della valorizzazione e recupero del Parco del Peralto.