sabato 18 novembre
FOA BOCCACCIO 003
via Boccaccio 6
Monza (MI)
www.autistici.org/boccaccio
boccaccio@???
concerto a partire dalle ore 21.30
-salone riscaldato!!!-
ALTERNATIVE ROCK NIGHT with
MY WAY MY LOVE
best noise from Japan
http://www.mywaymylove.com/
+
THE PIXIE MEAT
grunge (Gallarate)
http://www.pixiemeat.tk/
+
FRESH AIR OF HIROSHIMA
garage - female vocalist grunge (Milano)
http://www.myspace.com/freshairofhiroshima
+
IN BERID SO COLD
postcore - indie (Monza)
http://www.inberidsocold.com/
http://www.myspace.com/inberidsocold
+
THE DISGRAZIA LEGEND
noisecore (Milano)
http://www.thedisgrazialegend.com/
http://www.myspace.com/thedisgrazialegend
in collaborazione con (C)LAPDANCE
http://www.lap-dance.org/
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*MY WAY MY LOVE
My Way My Love frontman, Yukio's musical history includes successful
Japanese touring bands The Juice [Pony Canyon] & The Cimons [UK Project].
In the Cimons, The band was gaining notoriety in their home country having
played the Fuji Rock Festival, mixing their CD at the famed Abbey Road but
certain personal differences surfaced, and the band split up shortly after.
In 2000, Yukio decided to debut his new project, My Way My Love, in Tokyo.
Takeshi and Dai shortly joined Yukio and My Way My Love became a
full-fledged rock outfit set forth to create new sounds across Japan.Between
2001 & 2003 My Way My Love put that sound to disc with their
self-produced CDs, Dedicated to an Angel on Your Shoulder, "Boot Bum 1.0,
Boot Bum 0.9, Boot Bum 1.1 gained high remarks among fans of Japanese indie
rock. This got them spots on TV and radio, as well as plastered their faces
in magazines. They recently also took part in the "London Punk 1977 Tribute"
[Victor Entertainment], amongst other reputable Japanese bands like Kemuri
and Zooboms, performing a version of Wire's Strange. which gained them
praise from both independent and major labels, being distributed in Japan by
3D (OOIOO, THE BOREDOMS). The band also wrote two songs for Japanese
pop-goth, movie & music star Sakurai Atsushi from Buck-Tuck called
"Hallelujah!" and "Explosion".A truly great noise rock band from tokyo that
roamed in Japan and the US and
EUROPE for some time.They remind us of early "SONIC YOUTH" with some
beautiful melodies layered into it - plus a punk-feeling.Their latest
release " It is but one of billions of galaxies in your universe " (TROST
RECORDS / AUSTRIA)
and hopefully there will be a brand new album later this year 2006, too.
They played tons of shows in japan and got lots of press in the national
indie-media in 2005. They released a cd on the american label
File13(Chicago). 2006 ... should finally bring their music to the ears of
noise rock-fans all
over the world!
altre info:
http://www.mywaymylove.com/press/img_l/promotionalm.pdf
*THE PIXIE MEAT
I Pixie Meat nascono nel settembre del 2003... (qui nasce subito una piccola
diatriba sul nome, infatti c'era un dubbio tra due nomi: uno Pixie Meat
appunto e l'altro Frank Drebin, Bhe penso che immaginerete cosa abbiamo
deciso). La band è formata da tre persone sotto elencate......al basso e 2°
voce Alberto , batteria Andy e chitarra e 1°voce Blonde ... la formazione
subisce cambi di batterista piu' volte fino all'arrivo di Pietro ... Dopo
varie prove iniziano le composizioni dei primi pezzi... e in poco tempo
escono vari pezzi tra i quali: FEEL TO LIVE ( in fase seminale ) e le due
cover, LAST KISS gia' coverizzata dai Pearl Jam e HARDLY WAIT di Pj Harvey.
E finalmente nell'aprile 2004 arrivano le prime uscite live!!! Nel giugno
2004 viene registrato la prima demo con 4 pezzi inediti "EVERYONE DIE
ALONE". La demo riscuote un discreto successo infatti viene recensita su
rocksound e vari portatli musicali su internet ... Alla fine dell'anno
abbiamo totalizzato 12 date live tra la zona di Varese Como e Milano,
suonando con band più o meno conosciuto come: Bredford,Aftershock,Tasso
alcolico,Acid Brains,Fuoco di Glen ,Way out ,e molte altre ... Con l'arrivo
del 2005 un nuovo cambio di formazione esce Pie' ed entra Monfe alla
batteria ...Arrivano altre recensioni dalla rivista rocksound e finalmente
arrivano le prime offerte di contratto da etichette indipendenti. In
quest'anno nasce anche in piccolo lato di merchandise .. arrivan le nuove
spille!!! ... La Band inzia a sperimentare un nuovo sound molto piu' vicino
ai Distillers e ai Vines piuttosto che hai Nirvana a cui veniamo spesso
paragonati. Il gruppo riesce finalmente a crescere e fa' un bel salto in
avanti. Ma la sfiga vuole che dopo solo 2 mesi e 4 concerti live pure Monfe
molla per problemi personali. Il resto del gruppo dopo un momento di
smarrimento è in crisi e pensa seriamente allo scioglimento, ma supportato
dagli amici e altre band si decide ad andare avanti per la propria strada.
Quindi nel luglio 2005 vengono provati nuovi batteristi ... per continuare
il progetto PIXIE MEAT e per creare nuovi pezzi per un nuovo demo ...
sarebbe anche ora .... dopo un anno c'e' bisogno di materiale nuovo ...
Sempre nel Luglio 2005 ... dopo svariate ricerche di un batterista nuovo ...
viene incontrato per caso Andrea un ragazzo di 17 anni . Quest'ultimo si
propone a Blonde come batterista e cosi' viene provato il suo inserimento
nel gruppo.Dopo quakche prova testato il valore del nuovo componente si
riinizia a fare sul serio e in breve tempo vengon riprese molte delle
vecchie canzoni e vengon creati alcuni dei nuovi brani ( AGAIN WITHOUT YOU -
CHEWED SITUATION - SHE DESERVED ME ) che andranno nel nuovo demo che verra'
intitolato quasi sicuramente : " Who will be the king and queen of
depression teen ??? " ... Seguiteci ragazzi che ne vedrete delle belle ...
Del domani nn ve'certezza...Life is a illusion .. PIXIE MEAT
*FRESH AIR OF HIROSHIMA
Milano, Novembre 2005. Un chitarrista timido che ambisce ad essere una
rockstar. Una cantante che si nasconde mettendosi in mostra. Una bassista
malinconica, intraprendente ed ammiccante. Un batterista esile
all'apparenza,
ma energico e prepotente quando rapito dal proprio strumento. Quello che ne
deriva è un mix di contrari e paradossi. Quello che ne deriva sono i Fresh
Air Of Hiroshima. Rock grunge che incontra l' indie pop, il loro. Ritmi
garage che nascono da melodie killer che martellano la testa, con una
evidente fascinazione rock&roll. Da paradosso nasce paradosso.
*THE DISGRAZIA LEGEND
Recensione ultimo split da
http://www.ondalternativa.it/
Questo disco riunisce in un unico capitolo le energie di due nuove band
della scena post-hardcore internazionale e ben tre sono le etichette europee
(la Hurry-up records per l'Italia, la All Life Ends records per la Germania
e la Desertion records per la Francia) incaricate di dar voce a questo
stupendo esordio.
Se da una parte i nostrani The Disgrazia Legend (Milano) stanno cercando di
aprirsi un varco nel polveroso scenario hardcore italiano e in quello
d'oltralpe, i The Deadly vedono l'uscita (quasi) contemporanea del loro
primo full-length in madrepatria mentre si ritrovano già proiettati in
Europa con questo split che non tarda a rivelare rabbiosi riff già dai primi
accordi di "These are cherry bottoms", dove il "cauto" inizio di batteria e
il semplice intreccio di chitarre sono solo il preludio di una catastrofe.
Suoni convulsi e veloci scambi di strofe vengono sottolineati dal passaggio
cadenzato ma mai forzato del doppio pedale e si aprono sul ritornello atteso
come una catarsi, incompiuta, poi di nuovo il caos: tutto in poco più di due
minuti e mezzo. Rabbia, immediatezza, ansia comunicativa si osservano nei
pezzi della band di Philadelphia, tipiche del carattere mainstream del
genere, e più facilmente accostabili al sound di band solide come Converge o
Every time I die.
E se in soli dodici minuti gli americani passano già il testimone ai
milanesi, quest'ultimi nella metà del tempo arrivano a completare soltanto
il primo (quinto) pezzo, a testimonianza di un approccio diverso. Le prime
note di The blue leaf song vengono intonate da un pianoforte che ci
suggerisce atmosfere instabili dei Nine Inch Nails, ben presto abbandonate
per far spazio alle chitarre e al cantato fra convincenti parti urlate e
parlate, dove le interpretazioni più "morbide" ci ricordano vecchi fantasmi
degli At the drive-in; ma nella struttura si inseriscono bene anche le
riflessive parti di violino, riprese e alternate a veloci ripartenze e vere
scosse di energia tellurica.
C'è spazio anche per parentesi più metal-core, segnate da veloci riff di
chitarra (Lancio Barbaro...) e parti più decisamente emo nelle quali si
rivede l'approccio dei primi Thrice (Not Neverthless but through it).
In questo la band italiana dimostra di muoversi senza troppo imbarazzo
all'interno di un genere che non è nostro, plasmandolo e sperimentando nuove
soluzioni delle quali attendiamo presto giustificazione in un album; così,
la band americana si getta a capofitto in un genere che non ha ancora detto
tutto quello che doveva dire, attraverso sentieri non ancora solcati dal
sound originario più tipico di band della east-coast ma dettati dalle
capacità espressive del proprio istinto.