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Aihe: [NuovoLab] Sichuan, migliaia manifestano contro ospedale: morte tre persone
Mi rivolgo spesso all'Ospedale del Popolo di Shangai sia per motivi personali
sia perche lo trovo molto più efficiente (i.e. preparazione del personale,
apparecchiature, analisi, velocità di responso, etc) di molti ospedali
italiani!

Comunque sia, questo mia personalissima valutazione non toglie nulla al fatto
che 1) la provincia di Sichuan sia effettivamente una "provincia periferica"
sia dal punto di vista geografico (interna, ad ovest) sia rispetto a tutta la
ristrutturazione ospedaliera cinese avviata negli ultimi anni nelle grandi città
(appunto shangai, etc.) e che 2) del bambino di nome "Xiong Honghiu" non si
trova nessuna notizia nè in Cina nè fuori dal sito del "Pontificio Istituto
Missioni Estere".


Cordialmente,
Edoardo Magnone


PS. Vista la fonte e per il fatto che "Xiong Honghiu" non esiste in rete forse
un dubbietto viene... viene il dubbio che sia l'ennesima notizia confezionata
apposta per descrivere un paese (comunque!) refrattario alle conversioni?
Una notizia guarnita di particolari speziati per palati affamati proprio questo
tipo di notizia al sangue?. ..Ma.. forse mi sbaglio...


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DATA: 13 Novembre 2006
TITOLO: Sichuan, migliaia manifestano contro ospedale: ha lasciato morire un
bambino povero.
FONTE: http://www.asianews.it/view.php?l=it&art=7730

Negli scontri sarebbero morte tre persone. La protesta nata dopo che un ospedale
non è intervenuto su un bambino di quattro anni che aveva bevuto pesticida
perché la sua famiglia non aveva i 70 euro necessari a pagare il ricovero.


CINA - Guangan (AsiaNews/Agenzie) – La polizia della provincia centrale del
Sichuan si è scontrata ieri con circa 2mila persone che manifestavano contro un
ospedale di Guangan, colpevole di aver lasciato morire un bambino perché la sua
famiglia non poteva pagarne il ricovero. Gli scontri si sarebbero conclusi con
3 morti, non confermati da fonti ufficiali: le autorità sono state costrette ad
aprire un’inchiesta sulla vicenda.

Secondo alcune fonti locali, l’8 novembre scorso Xiong Honghiu, 4 anni, è stato
portato d’urgenza all’ospedale del popolo n° 2 di Guangan dopo aver ingerito
per errore del pesticida. Il nonno, Xiong Zeron, accusa l’ospedale di non aver
praticato la lavanda gastrica al nipote perché i suoi familiari non avevano i
soldi necessari al ricovero, circa 70 euro. Le promesse di restituire in un
secondo momento la cifra dovuta non hanno sortito alcun effetto: il bambino è
morto due ore dopo l’ingresso in ospedale.

La famiglia ha chiesto un rimborso all’ospedale, che ha acconsentito a pagare
loro 500 yuan (circa 50 euro). I famigliari si sono recati quindi al municipio
locale per presentare una denuncia, ma sono stati malmenati dalle guardie di
sicurezza. Un gruppo di studenti di un liceo locale è intervenuto per aiutarli
ed ha deciso di seguirli in ospedale per protestare insieme a loro.

Molti altri abitanti si sono uniti alla protesta, quando gli studenti hanno
spiegato cosa era successo: la violenza è nata con l’arrivo della polizia, che
ha cercato di sgombrare i manifestanti con dei lacrimogeni. Negli scontri
sarebbero morte 3 persone, fra cui un ufficiale di polizia, e si sarebbero
conclusi con 20 arresti.

Le autorità locali confermano l’avvenuta protesta ma non forniscono ulteriori
dettagli.

Questo è l’ultimo di una lunga serie di incidenti collegati alla sanità pubblica
cinese. Negli ultimi mesi, denunciano attivisti per i diritti civili, i governi
locali di tutto il Paese hanno cercato di coprire con il silenzio moltissimi
episodi di malasanità e le proteste a questi collegate.

Secondo Gao Qiang, ministro della Sanità, il problema nasce dai fondi statali
destinati all’assistenza medica. Le spese per la sanità sono passate infatti
dal 6% del bilancio negli anni '80 e '90 al 4% del 2002, pari a 120 miliardi di
yuan per il 2006 [poco più di 9 euro all’anno per persona].

La mancanza di fondi costringe gli ospedali e i centri medici a far pagare i
servizi agli ammalati per coprire le spese ed a vendere i medicinali per 10
volte il loro prezzo effettivo. Il ministro riconosce che il problema riguarda
soprattutto le zone rurali, dove vive la maggior parte degli 1,3 miliardi di
cinesi ma alle quali è destinato solo il 20% delle risorse.

Le più avanzate attrezzature scientifiche e le migliori risorse umane sono
concentrare negli ospedali delle grandi città. Lo stesso, nel 2005 l'assistenza
medica è stata assicurata a non più di 200 milioni di residenti urbani.

Han Jun, direttore dell’Istituto per lo sviluppo rurale del Centro ricerche e
sviluppo del Consiglio di Stato, sottolinea però che il problema più grave è
nelle campagne.“L’83% dei contadini – dice - non si può curare in ospedale
proprio perché non può pagarne le spese”.

Secondo uno studio svolto nel 2003, che ha interpellato oltre mille contadini in
118 villaggi sparsi in 25 province, essi comprano da soli le medicine per le
malattie meno gravi, ma il 20% non ha mai preso farmaci. Negli ultimi 3 anni
l’82% dei contadini deceduti è morto in casa, senza poter andare in ospedale.