Autor: norma Data: A: aderentiretecontrog8, forumgenova Assumpte: [NuovoLab] info logistiche x Vicenza
Fate girare, grazie!!!!!!!!
Rete per la globalizzazione dei diritti
Centro ligure di documentazione per la pace
Salve a tutt*.
Abbiamo chiesto un po' di informazioni per organizzare la partecipazione da Genova alla manifestazione di Vicenza del 2 dicembre contro l'ampliamento dell'aeroporto militare: un'occasione importante per scendere in piazza in modo unitario in un momento particolarmente difficile per il movimento pacifista ed antiguerra.
Il pullman da 51/ 53 posti costa 850 euro: se pieno, fanno circa 17 euro a testa.
Da 35 posti costa 800 euro: 22 euro a testa
Da 25 posti, 750 euro: 30 euro a testa
Come potete ben immaginare, non siamo in grado di prenotare nessun pullman se non in presenza di un congruo numero di partecipanti
Perciò prego tutt* coloro che intendono venire a Vicenza il 2 dicembre di confermarmelo al più presto rispondendo a questo messaggio (anche chi me lo avesse comunicato solo a voce, ho un'età..........)
Naturalmente, chi avesse un amico o un fratello che affitta pullman a prezzi inferiori è invitat* a farsi viv* al più presto
Norma 010 5740871 347 3204042
Sergio 010460483
(incollo un articolo di Carta postato da Ugo, per saperne di più)
LE TRUPPE E LE TRUPES
NELLA RIDENTE e cattolicissima Vicenza sono in arrivo due bei pacchi targati
Iù Es Ei. Il primo è 2 milioni 160 mila metri cubi di cemento e bombe, il
secondo è meravigliosamente... Beautiful! Ma andiamo con ordine: non voghamo
rovinarvi la sorpresa. Capitolo primo: Guerra Globale Permanente a casa nostra.
Il Pentagono ha deciso e gli altri si accomodino: lo spazio attualmente
occupato dalla caserma Ederle sarà raddoppiato per diventare la sede operativa
della 173esima Airborne Brigade. Sotto il colle del santuario della Madonna
Berica bisognerà far spazio ad un aeroporto di guerra, ad una caserma per altri
2 mila militari statunitensi [oltre a quelli già presenti nella caserma
Ederle], una sessantina di Tank MI Abrams, 85 corazzati di vario tipo, 14
mortai pesanti semoventi, 40 Humvee con sistemi elettronici di ricognizione,
due nuclei di aerei spia Predator, almeno due batterie di obici semoventi,
svariate postazioni di lanciarazzi multi-pi i a lungo raggio Mrls, una sezione
di «Intelligence» da Guerre stellari... E ci fermiamo qua perché l'elenco
sarebbe ancora lungo.
A Washington devono vedere la faccenda come una specie di Risiko dove vince
chi occupa più paesi e piazza più carriarmatini. I cittadini di Vicenza che in
questi giorni si sono mobilitati a migliaia con raccolte di firme, sit in
davanti al municipio, manifestazioni di piazza e occupazioni delle aree in via
di trasformazione, sono più propensi a vedere l'altro lato della medaglia.
«Anche a voler prescindere da un giudizio sulla logica di guerra globale - ha
commentato Olol Jackson, portavoce dei Verdi di Vicenza e promotore del
Comitato nazionale contro le servitù militari - trasformare il Dal Molin in una
seconda caserma Ederle comporterebbe costi insostenibili per Vicenza. Basti
pensare della viabilità e all'inquinamento che una base di tale dimensioni
comporterebbe. Tutti costi che saremo soltanto noi cittadini a pagare. I
generali Usa assicurano che non hanno bisogno di altre infrastnitture come una
nuova strada d'accesso alla nuova caserma. Per dove faranno passare i carri
armati? Per il casello di Mestre?». La «politica del sorriso» adottata a
Vicenza dal Pentagono, tra promesse di sviluppo, rassicurazioni di lavoro per
tutti e giuramenti solenni che la base Dal Molin con la guerra non ha proprio
nulla a che fare - come ha spiegato Andrea Licata, presidente del centro studi
per la pace dell'università di Trieste - non è altro che un procedimento
standardizzato. Quando la base andrà a regime, nemmeno un deputato potrà
metterci il naso, i controlli ambientali e le verifiche sulle dotazioni di
guerra saranno impossibili. A Vicenza non resterà che pagare le bonifiche, lo
smaltimento dei rifiuti, la manutenzione della viabilità, gli enormi consumi
energetici, i privilegi dei militari che non pagano neppure il biglietto del
tram.
Conti che non spaventano il sindaco Enrico Hùllweck: «Accoglieremo ancora gli
americani così come li abbiamo accolti 50 anni fa», ha sentenziato. Proprio lui
che, da vecchio militante nell'Msi, 50 anni fa si sarebbe trovato dall'altra
parte della barricata. Quella color nero. E con il centrodestra, al governo in
Comune, Provincia e Regione, ad intonare«The Star Spangled Banner», è scesa in
campo la Cisl. Gli statunitensi, dicono, portano lavoro, pace e cultura. E
veniamo al secondo «pacco», molto Beautiful. Si tratta della soap opera che
appassionava Cossiga: le star di Beautiful sbarcheranno a Vi-cenza. Due
settimane di riprese che ci [e sottolineiamo il «ci»] costeranno un milione di
euro. L'assessore regionale Fabio Gava, dalla Cina dove è in missione di
studio, si è detto entusiasta e pronto a finanziare l'operazione. Il sindaco
Hullweck pure. Va da sé, che i belloni e le bellone di Beautiful si impegnano a
indossare scarpe vicentine, abiti veronesi, pelletterie della riviera berica,
occhiali bellunesi e a pranzare nei McDonald's italiani. Certo non mancherà un
giro in gondola. Partenza sotto il ponte di Rialto e approdo a Camp Ederle
Stelle e Strisce. ?