[Forumlucca] DIBATTITO SUL MEDIO ORIENTE CON IL GIORNALISTA …

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Autore: Fabio e Grazia
Data:  
To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] DIBATTITO SUL MEDIO ORIENTE CON IL GIORNALISTA PAOLO BARNARD
VENERDI' 17 NOVEMBRE 2006 ALLE ORE 21

PRESSO LA SCUOLA MEDIA "C. PIAGGIA" DI CAPANNORI - VIA DEL CASALINO

INCONTRO PUBBLICO: "OCCIDENTE TERRORISTA?"

CON LA PARTECIPAZIONE DEL GIONALISTA PAOLO BARNARD



Iniziativa organizzata da:

Ambiente e Futuro -Assemblea Spazi Autogestiti - SKA Sankara -

Comitato Lucchese contro la Guerra



Se diamo anche solo una breve occhiata ad una cartina del Medio Oriente come quella qui di fianco ci accorgiamo facilmente che i confini degli stati sono 'lineari' come i segni fatti sulla carta da un geometra.

Infatti questi confini sono per più della metà il risultato della spartizione dei territori dell'ex Impero Ottomano avvenuta un secolo fa ad opera dei principali vincitori della 1° guerra mondiale (Francia e Gran Bretagna). I criteri con i quali vennero delineati i nuovi stati tennero conto solo degli interessi delle grandi potenze e non della realtà storica delle popolazioni che vivevano in quei luoghi.



In maniera del tutto analoga oggi gli USA e l'Occidente pretenderebbero di "spartirsi" le zone d'influenza, e soprattutto le grandissime risorse energetiche, dell'area Medio Orientale attraverso la logica della "guerra infinita" e delle "missioni militari" che stanno di fatto occupando tutte le zone nevralgiche e favorendo la politica espansionistica dello stato israeliano che è stato costituito dalle stesse potenze occidentali nel cuore del mondo arabo.

E' necessario ripudiare questa politica "neo-colonialista" nei confronti di tutto il Medio Oriente. E' sempre più urgente mobilitarsi per contrastare un sistema mondiale che mette al centro l'accumulazione di ricchezza e la rapina delle risorse e sostenere, invece, le aspirazioni alla libertà e all'autodeterminazione di tutti i popoli della zona (in primis quello palestinese dei cui diritti troppo spesso oggi ci si dimentica).

In Italia questo significa esigere dal governo:

Þ    Il ritiro immediato delle truppe che di fatto occupano tutti i teatri di guerra (Afghanistan, Iraq, Libano), in modo da sottolineare la cesura con la logica imperialista e di dominio di questa "guerra infinita";


Þ    La rottura della complicità con la politica militare espansionistica dello stato di Israele, con il quale, invece, il nostro paese è strettamente legato da un inaccettabile accordo di collaborazione militare;


Þ    La smobilitazione delle basi militari presenti sul nostro territorio e, soprattutto, la drastica diminuzione delle risorse investite, anche dalla Finanziaria del governo di centro-sinistra, nelle spese militari (circa 20 miliardi e 254 milioni di euro), che sono incredibilmente andate aumentando di oltre 2 miliardi di euro rispetto all'anno precedente in netta controtendenza con i drastici "tagli" previsti per tutti i settori sociali più importanti (scuola, sanità, pensioni, ecc.).