Matteo G.P. Flora ha > scritto:
> Il partito hacker non avra' non sara' mai un "partito". Per fortuna e/o
> sfortuna, non tutta la politica è figlia della cultura del Montesquieu.
>
> Al massimo si avrà un partito dei pirati, un movimento che può essere
> "ospite" di un altro partito "istituzionale".
>
..in Italia e' stata costituita una associazione definita "Partito Pirata" sulla "falsa" riga del Partito Pirata Svedese e su tutti gli altri nati piu' o meno spontaneamente in Europa e Usa.
..i temi che interessano sono quelli legati alla privacy, alla "riforma del copyright" ed alla "legalizzazione" del P2P o alla sua "depenalizzazione"..
esiste un sito
http://partito-pirata.it.. ed una mailing list omonima... purtroppo, a differenza del PP svedese, non c'e' "fermezza" sui temi affrontati, la posizione del PP Italiano e' troppo moderata e riconoscente delle attuali leggi soprattutto per quel che riguarda P2P e copyright... io scrivo sul blog del PP e cerco di informare quanto piu' e' nelle mie capacita'/possibilita'...e spero di far bene...mi considero un dissidente :)... e Magius ne sa qualcosa...
smokher
