LETTERA AL DIRETTORE - CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE
UNA VOCE NEL DESERTO
E¹ quella di noi lavoratori delle ditte di pulizia adibiti ai vari settori
comunali che si sentono
offesi, indignati ed umiliati dagli eventi che direttamente o indirettamente
ci coinvolgono.
Quotidianamente ci chiediamo che colpa abbiamo noi se gente senza scrupoli
ha dilapidato tutte
le risorse finanziarie dell¹Ente per il tornaconto di pochi, persone che pur
essendo indagate, in attesa di giudizio, alcune di loro, avendo terminato il
periodo di detenzione agli arresti domiciliari, sono state reintegrate nel
posto di lavoro.
A questo punto la domanda nasce spontanea perché a patire e pagare sarà
sempre la povera gente
onesta che fa ed ha sempre fatto il proprio dovere pur percependo un salario
ai margini della sopravvivenza?
Se non fosse il nostro datore di lavoro ci sta anticipando lo stipendio fino
a dicembre, quale sarebbe la nostra sorte?
Ma ciò che è ancora più grave è che a gennaio. la maggioparte di noi sarà
licenziata, mentre solo pochi potranno ancora lavorare a 4 ore al giorno
(che fortuna!) con un salario da 400/500 euro mensili.
Tutto questo é giusto? Ci pare proprio di no! Vorremmo rivolgere la domanda
all¹ex sindaco dott.ssa DI BELLO che infischiandosi di come ha ridotto la
città ³senza alcuna responsabilitಠ- dice lei - ha il coraggio di
inaugurare un¹altra gioielleria! Ma come si può essere così cinici?
E¹ giusto che a pagare sia la povera gente di Taranto che non sa più a chi
santo votarsi?
Questa nostra bella Taranto fa acqua da ogni parte: illuminazione ridotta,
il servizio di N.U. sospeso, agevolando l¹aumento di scarafaggi, ratti ed
altri animali! l¹AMAT che preannuncia non solo aumento del biglietto ma
anche la riduzione delle corse a breve termine, ecc.!
Qualcuno che ascolta questa nostra voce sappia che la disperazione, ma anche
la rabbia ci ha sopraffatto, ormai non sappiamo più come spiegare ai nostri
figli che non bisogna rubare e non bisogna appropriarsi della cosa pubblica,
perché le nostre parole stridono con la realtà e loro ci giudicano bugiardi
perché chi é colpevole di questi reati regolarmente lavora e non ha perso
nulla, mentre i propri genitori, colpevoli solo di essere operosi ed onesti
rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e non possono assicurare
nemmeno le esigenze familiari di prima necessità.
Le lavoratrici e i lavoratori delle ditte di pulizia comunali, POLIGNANO,
VEGA, BOLOGNINI
TARANTO - 7.11.06