Autore: Gorann Data: To: autoprod - muzak - no-copyright - etc. Oggetto: Re: (L) policy
pinke ha scritto: > Gorann wrote:
>
>> pinke ha scritto:
>>
>>> in generale io ribadisco che per me autoprodurre musica vuol dire
>>> liberarla, togliergli l'etichetta di merce. se dalla vendita di quella
>>> cosa poi ci tiro fuori un guadagno, volente o nolente, ritorna ad essere
>>> merce.
>>>
>>> ciau
>>> pinke
>>>
>>>
>> vabbè ma almeno le spese vanno coperte ,non si può ragionare di andarci
>> solo a perdere, per cui si alla distrbuzione gratuita via internet, ma
>> se spendo soldi per il supporto (cd, vinilecassetta carillion)
>> almeno rientrarci con le spese non è una cattiva idea.
>>
>> Lepers ( ho cambiato email-perchè questa la controllo da thunderbird ed
>> è tutto molto più comodo)
>>
>
> scusa, pero' io ho scritto "guadagno". il guadagno e' quello che ricavi
> tolte le spese.
>
Scusa avevo letto male, e comunque un guadagno che poi venga reinvestito
in musica non mi sembra una cosa cosi riprovevole
o bisogna sempre anticipare di tasca propria? poi vabbè ti scrivo io che
distribuisco gratuitamente spesso anche i supporti, ma non vedo nulla di
male
in questo tipo di ragionamento, perchè se con i soldi guadagnati posso
permettermi di andare in studio a registrare (se poi è questo quello che
voglio) e
affittarmi un pulmino per muovermi lo faccio.
Poi si mi prendo le conseguenze fastidiose quelle di non potermi sentire
libero di dirti "Hai mai ascoltato la mia musica? No? tieni prendi sto
cd vai su sto sito"
perchè inizio a ragionare nell'ottica del guadagno e allora non va più
bene. Sempre secondo me.