Ancora violenze sessuali contro le lavoratrici in provincia di Taranto
CI SENTIAMO TUTTE VIOLENTATE
SIAMO TUTTE INFURIATE!
Dopo la violenza sessuale venuta alla luce meno di un mese fa da parte di un
anziano di Castellaneta Marina contro una badante Ucraina, ieri un¹altra
bruttissima storia di continue violenze sessuali contro tre lavoratrici da
parte di un ³caporale², Pietro Convertino di Ginosa.
Questa volta le violenze sessuali erano il ricatto, il ³costo² che le
lavoratrici, braccianti agricole, tra cui una ragazza della Romania, erano
costrette a pagare per poter lavorare, essere sfruttate nelle campagne, a
pochissimi soldi - al massimo 20 euro al giorno per lavorare dall¹alba al
tramonto, mentre la maggiorparte dei soldi viene intascata proprio dal
³caporale².
COME LAVORATRICI CI SENTIAMO TUTTE COLPITE, TUTTE OFFESE, TUTTE INFANGATE,
DA QUESTI PORCI PADRONI!
Lo sappiamo, li viviamo anche noi spesso questi continui ricatti, queste
violenze. Sia se lavoriamo nelle ditte di pulizia, sia se lavoriamo nei
negozi, insieme ad una miseria di lavoro, dobbiamo subire anche offese,
tentativi di molestie sessuali, portati avanti come una sorta di ³diritto²
dei padroni, come in un Omoderno medioevo¹; abusi o proposte oscene usati
anche per peggiorare le condizioni di lavoro per chi non ci sta.
Oggi finalmente il lurido violentatore, Pietro Convertino è stato arrestato,
perchè le tre lavoratrici hanno avuto il coraggio di denunciarlo. Ma non ci
può bastare!
Al massimo Convertino avrà un processo e dopo un po' tornerà libero - era
già sotto controllo da parte delle Forze dell¹Ordine sempre per passate
violenze e abusi sessuali a lavoratrici, eppure ha portato avanti per troppo
tempo, da febbraio ad agosto di quest¹anno le violenze sessuali -; poi,
dietro questo ³caporale² ce ne sono tanti altri che non vengono arrestati.
Le lavoratrici si sentono sole, a volte addirittura colpevolizzate. Per
questo è necessario che ci sentiamo tutte offese, tutte ³violentate²