[Lecce-sf] Fwd:[Precog] 4/11: noi non ci accodiamo

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Autore: Pierpaolo Biata
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To: forumlecce
Oggetto: [Lecce-sf] Fwd:[Precog] 4/11: noi non ci accodiamo
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ciao Pierpaolo



Noi non ci accodiamo!

Vogliamo attraversare la manifestazione del 4 novembre sulla precarietà
praticando forme di resistenza all'invadenza delle nuove forme di lavoro.

Nel pretendere un reddito garantito che consenta di liberarci
dalle maglie della famiglia, dai ricatti del lavoro, dalla violenza della
precarietà quotidiana,
agitiamo la nostra coda colorata, pelosa, sinuosa
per spazzare via la noia dei tentativi di addomesticarci.

Sventoliamo le nostre code in faccia a chi ci vuole negare il reddito che
ci spetta.

Le code sono il simbolo della nostra capacità di trasformare il ricatto e
la violenza
nella consapevolezza che non saremo mai vostre.
Sono la nostra via di fuga dall'alienazione.

Aliene come vogliamo noi. Sventoliamo insieme le nostre code!

Questa pratica è riproducibile ovunque da chiunque. Ma se volete riprodurvi
(o ac-codarvi) con a/matrix scrivete ad amatrix@???



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Il 4 novembre prossimo si svolgerà a Roma una manifestazione contro la
precarietà. Vorremmo esserci perchè ci sentiamo libere di stare in piazza e
per le strade, risignificandole con i nostri modi ed i nostri contenuti.

Il lavoro di cura da secoli svolto dalle donne - relazionale e affettivo,
ma insieme flessibile, indistinto e pervasivo - è stato assunto come
paradigma del lavoro in generale. Le sfere della produzione e della
riproduzione - intesa in senso biologico, relazionale, linguistico,
affettivo, in una parola, sociale - risultano interrellate fino a
sovrapporsi, rendendo sempre più sfumata la separazione tra lavoro e vita.

Hanno promesso quella flessibilità che potrebbe liberare dalle logiche
schiaccianti del posto fisso e del cartellino come modalità di autogestione
e autovalorizzazione del proprio spazio/tempo di vita e di lavoro. Ci hanno
dato precarietà.

Costrette a prendere quello che è concesso finchè dura, siamo in bilico,
ricattabili, esposte a vecchie forme di violenza e a nuove logiche di
sottrazione dei nostri desideri e dei nostri corpi, sia nella sfera privata
che nella sfera pubblica. Il tentativo di mettere al lavoro le nostre vite
e di appropriarsi dei nostri corpi strappandoli al desiderio, sotteso alla
legge 30 e ancora prima al pacchetto Treu, ha trovato compiutezza
nell'impianto familista, scientista e oscurantista della legge 40 sulla
fecondazione assistita.

Un tentativo al quale non si è sottratto il nuovo governo inauguratosi con
l'istituzione del Ministero della famiglia e con una finanziaria che,
modellando ancora una volta i dispositivi di protezione sociale sulla
famiglia patriarcale e sul lavoro garantito, disconosce la vita di donne
precarie, single o con relazioni non certificate.

Equilibriste del lavoro e delle relazioni affettive, da tutto questo noi
usciamo, anzi siamo già fuori. Fuori dal lavoro, fuori dalla famiglia: per
un reddito garantito e incondizionato che permetta a tutte di
autodeterminarsi e di uscire dal ricatto e dalla violenza, contro
l'impianto lavorista e familista della finanziaria e contro ogni tentativo
di normare i nostri corpi e i nostri desideri.

Per questo vorremmo attraversare la manifestazione del 4 novembre con un
percorso nomade, autonomo, critico e comunicativo.
Per sottrarci alla logica delle prossimità e dei distanziamenti, mettendo
in gioco una pratica della parodia sia dei ruoli di genere che delle forme
tradizionali della politica. Perchè, con tante altre, su questi temi
desideriamo costruire un percorso di analisi e di iniziativa politica che
venga prima del 4 novembre per andare ben oltre.

per proposte, suggerimenti e info: amatrix@???


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PierPaolo Biata

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