Autore: pilar Data: To: forumroma, micaela, mangrovia Oggetto: [RSF] I: Roma, 4 novembre, stop precarietà, A/MATRIX: NOI NON CI ACCODIAMO!
*Noi non ci accodiamo!*
*Vogliamo attraversare la manifestazione del 4 novembre sulla precarietà
praticando forme di resistenza all'invadenza delle nuove forme di lavoro.*
Nel pretendere un reddito garantito che consenta di liberarci
dalle maglie della famiglia, dai ricatti del lavoro, dalla violenza
della precarietà quotidiana,
agitiamo la nostra coda colorata, pelosa, sinuosa
per spazzare via la noiatentativi di addomesticarci.
*Sventoliamo le nostre code in faccia a chi ci vuole negare il reddito
che ci spetta.*
Le code sono il simbolo della nostra capacità di trasformare il ricatto
e la violenza
nella consapevolezza che non saremo mai vostre.
Sono la nostra via di fuga dall'alienazione.
*
Aliene come vogliamo noi. Sventoliamo insieme le nostre code!*
Questa pratica è riproducibile ovunque da chiunque. Ma se volete
riprodurvi (o ac-codarvi) con a/matrix scrivete ad *amatrix@???*
*Il 4 novembre prossimo si svolgerà a Roma una manifestazione contro la
precarietà. Vorremmo esserci perchè ci sentiamo libere di stare in
piazza e per le strade, risignificandole con i nostri modi ed i nostri
contenuti.*
Il lavoro di cura da secoli svolto dalle donne - relazionale e
affettivo, ma insieme flessibile, indistinto e pervasivo - è stato
assunto come paradigma del lavoro in generale. Le sfere della produzione
e della riproduzione - intesa in senso biologico, relazionale, linguistico,
affettivo, in una parola, sociale - risultano interrellate fino a
sovrapporsi, rendendo sempre più sfumata la separazione tra lavoro e vita.
*
Hanno promesso quella flessibilità che potrebbe liberare dalle logiche
schiaccianti del posto fisso e del cartellino come modalità di
autogestione e autovalorizzazione del proprio spazio/tempo di vita e di
lavoro. Ci hanno dato precarietà.*
Costrette a prendere quello che è concesso finchè dura, siamo in bilico,
ricattabili, esposte a vecchie forme di violenza e a nuove logiche di
sottrazione dei nostri desideri e dei nostri corpi, sia nella sfera
privata che nella sfera pubblica. Il tentativo di mettere al lavoro le
nostre vite e di appropriarsi dei nostri corpi strappandoli al
desiderio, sotteso alla legge 30 e ancora prima al pacchetto Treu, ha
trovato compiutezza nell'impianto familista, scientista e oscurantista
della legge 40 sulla fecondazione assistita.
Un tentativo al quale non si è sottratto il nuovo governo inauguratosi
con l'istituzione del Ministero della famiglia e con una finanziaria
che, modellando ancora una volta i dispositivi di protezione sociale
sulla famiglia patriarcale e sul lavoro garantito, disconosce la vita di
donne precarie, single o con relazioni non certificate.
*Equilibriste del lavoro e delle relazioni affettive, da tutto questo
noi usciamo, anzi siamo già fuori. Fuori dal lavoro, fuori dalla
famiglia: per un reddito garantito e incondizionato che permetta a tutte
di autodeterminarsi e di uscire dal ricatto e dalla violenza, contro
l'impianto lavorista e familista della finanziaria e contro ogni
tentativo di normare i nostri corpi e i nostri desideri.*
Per questo vorremmo attraversare la manifestazione del 4 novembre con un
percorso nomade, autonomo, critico e comunicativo.
Per sottrarci alla logica delle prossimità e dei distanziamenti,
mettendo in gioco una pratica della parodia sia dei ruoli di genere che
delle forme tradizionali della politica. Perchè, con tante altre, su
questi temi desideriamo costruire un percorso di analisi e di iniziativa
politica che venga prima del 4 novembre per andare ben oltre.
*
per proposte, suggerimenti e info: amatrix@???*