[foa_Boccaccio003] newsletter 3-4 Novembre 2006

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Aihe: [foa_Boccaccio003] newsletter 3-4 Novembre 2006
FOA BOCCACCIO 003
via Boccaccio 6
Monza (MI)
www.autistici.org/boccaccio
boccaccio@???ì 3 novembre

ore 21.30 concerto ska - rocksteady

JOVINE
ska da Napoli
http://www.jovine.it/
+
THE AMBASSADOR
reggae live dalla Brianza

prima e dopo il concerto si balla con FLAM FIRE dj set




sabato 4 novembre

concerto a partire dalle ore 20.30

HARD & GRIND CORE FEST with

CIBO
torino grind' n' roll
http://www.myspace.com/appetibile

DEPROGRAMMAZIONE
biella grind core
http://www.myspace.com/deprogrammazione

HATE SECONDS
brianza grind core
www.myspace.com/hateseconds666

HEAD IN POLLUTION
lodi hc
http://www.headinpollution.it/

KILLING CREED
milano metal core
http://www.killingcreed.com/

TIMOTHY
treviso metal core

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*JOVINE

Jovine nasce nel 1998 dalle mani di Valerio Iovine(autore, compositore
e voce) in
collaborazione col fratello Massimo (JRM 99 Posse). Nel 1998 esce il
primo singolo di
Jovine "Cambia la storia" all'interno della compilation "Onda d'Urto"
BMG/99 e inizia il
lavoro di composizione e produzione del primo album. Il progetto si
avvale della
collaborazione di Cico Quintavalle (contrabbasso) e Danilo Vigorito
(DJ). Nel 1999 Jovine
partecipa al tour italiano dei Simple Minds come support band,
esperienza che porta alla
stesura definitiva dell'album "Contagiato". Nel 2000 esce l'album
Contagiato e parte il
primo tour di Jovine in Italia.
Cinquanta concerti in giro per l'Italia, partecipazione ai maggiori festival
italiani(Neapolis/MetaRockPisa/BeachBumIesolo etc..). Nel 2001
partecipa al tour italiano
dei 99 Posse mentre si allargano sempre di più gli orizzonti del
progetto Jovine. Alla
fine del 2001 le date sono più di cento. Il progetto Jovine rientra in
studio nel 2002.
Per due anni ricerca sonorità e colori fino a divenire un progetto "Reggae".
Il progetto si allarga, si crea in questi anni una solida band di
musicisti che lavorano
al progetto;
Michele Acanfora (Tromba)/Guido Amalfitano (Batteria)/Alessandro
Aspide (Basso)/Francesco
Spadafora (Chitarre) e successivamente Antonio Cipollaro (Trombone).
Nel 2004 parte il nuovo tour "ORA" che gira l'Italia in lungo e in
largo per più di un
anno senza sosta, da Siracusa fino in Svizzera.
L'impegno nel sociale da parte del progetto aumenta, il tour tocca
molti dei centri
sociali italiani, i nuovi brani parlano della realtà di questi ultimi anni:
un esempio su tutti...Genova 20 luglio 2001.
In questo anno Zulù(99 Posse) partecipa ad una serie di concerti, a
Cosenza durante il
concerto del Sud Ribelle sul palco si incontrano Jovine, Zulù,
Caparezza, a Napoli al
Palapartenope Jovine canta con i Modena City Ramblers e apre il concerto degli
Intillimani.
Dopo un anno di concerti Jovine rientra in studio e prepara l'album
"ORA", in prossima
uscita ad ottobre, distribuito da il Manifesto, aprendo il tour con il
concerto di
Ijahman Levi.

rassegna stampa:

ROCKSTAR - 03/2006

JOVINE ORA (Novenove/Il Manifesto)

Genere: ska, rocksteady Ha il suono di: Bluebeaters, Africa Unite
NAPOLI REGGAE San
Gennaro su sfondo red, gold and green, un immagine che richiama
immediatamente il reggae
mediterraneo, la stessa icona presente sull'album "Curre curre
guaglio" dei 99 Posse. E
non a caso, perchè questo è il progetto di Valerio e del fratello
Massimo Jovine aka Jrm
(99 Posse). Ora è il secondo lavoro discografico di Jovine e si
compone di tredici tracce
solari nel rispetto della base musicale (ska/rocksteady), che
raccontano d'amore e di
emozioni, ma che non tralasciano l'impegno sociale ("Ci sono giorni",
sui fatti di Genova
del luglio 2001, "C.C.C." sulla legalizzazione - unico pezzo in
dialetto dell'album- e
"Surprise", sulla guerra). Ora suona bene, ottima la sezione fiati.

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO - 23/11/2005

Jovine: com'è reggae (dub) quell'eredità dei 99 Posse

Dopo quattro anni torna Jovine con un nuovo cd e pensare ai 99 posse è
inevitabile. Un
legame doppio con la posse più famosa d'Italia (al femminile perché
dire «posse» è come
dire «crew», o «squadra») per l'etichetta che ha prodotto il disco e
perché Valerio è il
fratello di Massimo, noto anche come Jrm delle 99 posse, appunto. Ed
allora è inevitabile
che il cd contenga un pallido fantasma di quello che è stato l'ultimo
potente movimento
musicale partito da Napoli e che ha creato un genere poi spentosi
lentamente. «La 99
posse aveva deciso di prendersi un anno sabbatico - dice infatti
Massimo che nella
formazione suonava il basso -, poi di anni ne sono passati cinque e
molte cose sono
cambiate. Ma la 99 posse era diventata portavoce di un movimento
nazionale. Ora nel disco
di mio fratello c'è una connessione con il passato fin dalla
copertina». La formazione,
infatti, è in posa e sullo sfondo c'è una grande immagine di San
Gennaro. La stessa icona
popolare che era sulla copertina di «Curre curre uaglio'». Ma la
connessione c'è? Se c'è
è soprattutto nel grosso amore per il reggae e per il dub che accomuna
le due formazioni.
Jovine è molto maturato rispetto a «Contagiato» disco precedente e le
13 nuove canzoni di
«Ora» hanno una potenzialità indiscutibile se paragonate alle vecchie
produzioni. I gusti
cambiano e si evolvono. «È stato un lavoro durato molti anni -
racconta Valerio Jovine -
un periodo nel quale, anche in un soggiorno a Procida, abbiamo capito
il nostro amore per
il reggae e per il dub». Ed il disco è proprio questo: un altro
canzoniere di reggae
italico, un genere prolifico e molto praticato e proprio per questo
rischioso. Ma il
tempo, i buoni musicisti che affiancano Jovine e la longa manu di Jrm,
conferiscono a
«Ora» una solidità che traspare anche dal vivo. Nella formazione,
Francesco Spadafora e
Guido Amalfitano (nella foto, rispettivamente a sinistra e a destra di
Jovine),
Alessandro Aspide, Michele Acanfora e Antonio Cipollaro. Molto ska e
testi attuali,
trascinano al primo ascolto. La formazione è una delle più amate, con
decine di serate e
concerti in tutta Italia. Il prossimo show a Napoli è per il 16
dicembre al Tnt.
Naturalmente il disco è a prezzo politico, 8 euro con le edizioni del
Manifesto.
«Abbattere l'iva è quasi inutile - spiega Massimo Jovine - sono le
case discografiche ed
i musicisti che devono rinunciare ad un po' di profitto. È l'unico
modo per continuare a
suonare e per diffondere le nostre idee».