[Badgirlz-list] Esperimenti chimerici

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Autore: Errata
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CC: badgirlz-list
Oggetto: [Badgirlz-list] Esperimenti chimerici
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Esperimenti chimerici


di: Alessio Mannucci

La Gran Bretagna legalizza gli esperimenti chimerici



I membri della Commissione per la Scienza e la
Tecnologia britannica
hanno
proposto che embrioni umani possano essere impiantati
negli animali a
scopo
di ricerca. Nel rapporto si afferma che i cosiddetti
³esperimenti
chimerici², la fusione di geni umani e animali,
potrebbero aprire la
strada
a ricerche preziose ed altamente etiche (e l'estetica
dove la mettiamo
?,
ndr). Secondo l¹embriologo Henry Leese, il modo in cui
un embrione
umano si
sviluppa in un organismo vivente potrebbe essere
diverso dallo sviluppo
in
provetta.

Gli esperimenti chimerici non sono un fenomeno nuovo.
All'Università di
Stanford, in California, il biologo molecolare Irving
Weissman ha
inserito
cellule cerebrali umane nei feti di alcuni topi,
creando un roditore le
cui
cellule cerebrali sono dal punto di vista genetico
umane all'1
percento.
L'obiettivo era di creare topi con cellule cerebrali
al 100 percento
umane.
La finalità dichiarata di tali ricerche è creare, a
scopo di ricerca,
animali il più possibile simili agli uomini per
studiare e produrre
nuovi e
più efficienti farmaci. La finalità non dichiarata,
invece, è quella di
fare
abominevoli esperimenti, degni del wellsiano Dr.
Moreau (v.
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Esperimenti+chimerici-/0
/17415/it/ecplanet.rxdf), per scopi tutt'altro che
umanitari.

Il rapporto propone inoltre che i medici siano liberi
di modificare
geneticamente gli embrioni umani per eliminare
caratteristiche
genetiche
negative e, in alcuni casi, làddove vi sia una
particolare motivazione
sociale (?), di scegliere il sesso del proprio
bambino. Insomma, è il
trionfo della neo-eugenetica.

IBRIDI UMANO-ANIMALI

National Geographic News 25 Gennaio 2005

Nel 2003, scienziati cinesi della Shanghai Second
Medical University
fusero
cellule umane con uova di coniglio. Gli embrioni che
ne risultarono
sono
passati alla storia come la prima chimera
umano-animale mai creata,
almeno
ufficialmente. Gli embrioni sono poi stati distrutti
per ottenere
cellule
staminali. Non sappiamo se qualche embrione sia
sopravvissuto, magari
nascosto in qualche congelatore, o magari se sia stato
fatto crescere,
e da
qualche parte viva qualche mostruoso uomo-coniglio.
Tutto è possibile,
non
c'è mai fine al peggio.

Lo scorso anno, ricercatori della Mayo Clinic, nel
Minnesota, hanno
creato
in laboratorio dei maiali con sangue umano. Alla
Stanford University,
in
California, è previsto per quest'anno un esperimento
volto alla
creazione di
topi con cervelli umani. A sentire gli scienziati,
questi esperimenti
servono ad offrire un migliore modello di ricerca per
testare nuovi
farmaci
o per far crescere parti, come fegati, da trapiantare
negli umani.
Dell'ignobile destino riservato a queste chimere
artificiali, pur
sempre
vita, non sembrano minimamente preoccuparsi. Per loro
è solo ³carne da
macello².


Chimera il mostro descritto dall amitologia greca
avente la
testa di un leone il corpo di una capra e la coda di
un serpente:
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Esperimenti+chimerici-/0
/17415/it/ecplanet.rxdf


Attualmente non esiste alcuna legge federale negli
Stati Uniti a tal
proposito. La National Academy of Sciences dovrebbe
presto
pronunciarsi,
specialmente dopo che la Gran Bretagna, per prima, ha
dato il via
libera (la
classe non è acqua, ndr). Và detto che in campo
chirurgico già da tempo
la
pratica diffusa di trapiantare organi animali nel
corpo umano, ad
esempio
valvole difettose del cuore umano sostituite da quelle
di vacche e
maiali, è
largamente accettata. Inoltre, già da tempo gli
scienziati aggiungono
geni
umani ai batteri e agli animali da allevamento. Ora
però si parla di
fondere
cellule staminali umane e embrioni animali per creare
delle specie
ibride.

L'attivista Jeremy Rifkin, riconosciuto leader del
movimento no global,
che
già in passato si è mostrato fortemente critico verso
le biotecnologie,
è
sceso in campo contro gli esperimenti chimerici
sostenendo che anche
gli
animali hanno il diritto a vivere senza essere
tampered o incrociati
con
altre specie. David Magnus, direttore della Stanford
Center for
Biomedical
Ethics, alla Stanford University, ritiene che il vero
problema è
stabilire
quanto problematici, rischiosi e pericolosi si
riveleranno questi
esperimenti.

Lo scorso anno, il Canada ha varato l'Assisted Human
Reproduction Act,
che
bandisce gli esperimenti chimerici. Più precisamente,
proibisce il
trasferimento di cellule non umane in un embrione
umano e il
trasferimento
di cellule umane in embrioni animali. Cynthia Cohen,
membro dello Stem
Cell
Oversight Committee, il comitato canadese che ha il
compito di vigilare
sul
rispetto della nuova legge, ritiene che anche gli
Stati Uniti debbano
al più
presto mettere al bando gli esperimenti chimerici. ³Ne
và della dignità
umana², ha dichiarato la Cohen, che è anche
ricercatrice presso il
Kennedy
Institute of Ethics della University of Georgetown di
Washington, D.C.

Irv Weissman, direttore dell'Institute of Cancer/Stem
Cell Biology and
Medicine alla Stanford University, si è espresso
contro la messa al
bando
negli USA: ³Queste ricerche salveranno molte vite
umane, non possono
essere
fermate², ha dichiarato. Weissman è noto per aver già
creato topi con
cervelli geneticamente umani all'1 percento. Entro
quest'anno tenterà
un
nuovo esperimento volto alla creazione di topi con
cervello
geneticamente
umano al 100 percento: inietterà neuroni umani in
embrioni di topo e,
prima
che nascano le chimere, li ucciderà e li dissezionerà
per controllare
se
l'architettura di un cervello umano si sia
effettivamente formata. In
caso
affermativo, farà nascere delle chimere in cerca di
tracce di un
comportamento cognitivo umano. Weissman ha tenuto a
sottolineare che
non si
sente affatto uno ³scienziato pazzo² ma che i suoi
esperimenti hanno un
alto
valore etico e umanitario poiché potrebbero condurre
ad una migliore
comprensione del funzionamento del cervello umano
(come no, dentro un
corpo
di topo, idea geniale, ndr) e a nuovi e più efficaci
trattamenti di
cura
contro malattie come l'Alzheimer o il Parkinsone.
Prima di procedere,
però,
dovrà attendere le linee guida della National Academy.

William Cheshire, professore di neurologia alla Mayo
Clinic di
Jacksonville,
in Florida, ha espresso qualche perplessità: ³Si stà
per intraprendere
un
territorio ancora inesplorato, con tutti i rischi e i
pericoli che ne
conseguono². Cheshire, che è anche membro delle
Christian Medical and
Dental
Associations, è comunque a favore degli esperimenti
chimerici
finalizzati
allo studio delle funzioni cellulari, e ha partecipato
in prima persona
ad
un esperimento in cui sono state fuse cellule umane
con cellule di
topo:
³Dobbiamo stare molto attenti a non violare
l'integrità della vita
umana e
animale perché rischiamo di provocare un danno
irreparabile
all'ecosistema².

³E chi se ne frega!², rispondono in coro i
neo-eugeneutici.

UOMINI O TOPI di Jeremy Rifkin 16 marzo 2005

Fonte: http://www.commondreams.org/
Traduzione a cura di Nuovi Mondi Media
(http://www.nuovimondimedia.com/sitonew/)

Questa volta la scienza si è davvero spinta troppo
oltre. Cosa succede
a
incrociare un uomo con un topo? Sembra l'inizio di una
freddura di
pessimo
gusto ma, in realtà, è un esperimento recentemente
condotto da un team
di
scienziati guidati da un importante biologo
molecolare, Irving
Weissman,
della Stanford University. Gli scienziati hanno
iniettato cellule di
cervello umano nei feti di topo, creando topi che sono

approssimativamente
umani per l'1%. Weissman sta considerando di poter
arrivare a creare
topi il
cui cervello sia al 100% umano. Che accadrebbe se un
topo così
scappasse dal
laboratorio e cominciasse a riprodursi ? Quali
sarebbero le conseguenze
ecologiche di un topo che ragiona come un essere
umano, libero in
natura ?

Esperimenti in grado di produrre topi parzialmente
umani forzano i
limiti
dell'armeggiare umano sulla natura, sino al
patologico. Il nuovo campo
di
ricerca che porta all'estremo limite la rivoluzione
biotech viene
chiamata
sperimentazione chimerica. Ricercatori di varie parti
del globo stanno
combinando cellule umane e animali creando creature
chimeriche, in
parte
umane, in parte animali. La prima sperimentazione
chimerica si svolse
molti
anni fa, quando degli scienziati di Edimburgo fusero
un embrione di
pecora
con uno di capra, due specie animali non imparentate e
incapaci di
accoppiarsi creando degli ibridi. La creatura che ne
risultò aveva la
testa
di una capra e il corpo di una pecora. Gli scienziati
si sono proposti
di
infrangere l'ultimo taboo del mondo naturale:
l'incrocio tra umani e
animali
per arrivare alla creazione di nuovi ibridi
animal-umani. Già ora,
oltre al
topo umanizzato, hanno creato maiali con sangue umano
e pecore con
fegato e
cuore quasi completamente umani.

Questi esperimenti sarebbero finalizzati a far
progredire la ricerca
medica.
In effetti, un numero crescente di ingegneri genetici
afferma che gli
ibridi
animal-umani condurranno a un era d'oro della
medicina. I ricercatori
sostengono che più potranno rendere gli animali umani,
più saranno in
grado
di controllare i mali dell'uomo, di testare nuovi
farmaci, di produrre
tessuti e organi per i trapianti. Quello che evitano
di dire è che
esistono
alternative altrettanto promettenti e di gran lunga
meno invasive a
questi
bizzarri esperimenti, inclusi modelli al computer,
cultura di tessuti
in
vitro, nanotecnologia e protesi che possono sostituire
i tessuti umani
e gli
organi.

Alcuni ricercatori stanno meditando sulla creazione di
un
uomo-scimpanzè.
Sarebbe l'esperimento perfetto perché gli scimpanzè
sono molto simili a
noi.
Condividiamo con loro il 98% dei geni e uno scimpanzè
adulto ha le
stesse
capacità mentali di un bambino umano di sei anni.
Fondendo un embrione
umano
con uno di scimpanzè ­ e i ricercatori sostengono sia
fattibile- si
creerebbe una creatura talmente umana da porre quesiti
sul suo status
morale
e legale, quesiti tali da gettare 4000 anni di
creazione di un'etica
nel
caos. Lo ³Scimpuomo² avrebbe i diritti di un essere
umano ? Dovrebbe
superare qualche test ³ominizzante² per guadagnarsi la
libertà ?
Verrebbe
utilizzato per i lavori più umili o per le attività
più pericolose ? Le
possibilità sono impressionanti. Per esempio, che
succede se le cellule
staminali dell'uomo, cellule primordiali che generano
i 200 tipi di
cellule
del corpo, vengono iniettate in un embrione animale
generando cellule
umane
in tutto il corpo, in ogni organo ? Alcune di queste
cellule possono
migrare
nei testicoli e nelle ovaie e diventare sperma umano,
ovuli umani.
Unendosi
due di questi animali chimerici potrebbero generare un
embrione umano.
Questo embrione, impiantato in un utero in grado di
farlo crescere,
farebbe
nascere un bimbo umano i cui genitori sono dei topi.

Non stiamo parlando di fantascienza. I bioetici stanno
già chiarendo il
percorso morale da seguire per le sperimentazioni
chimeriche che
coinvolgono
l'uomo, sostenendo che una volta che la società avrà
superato la
repulsione
morale, creature parzialmente umane avranno molto da
offrire alla razza
umana. Il grave rischio che stiamo già correndo è
quello di minare
irrimediabilmente l'integrità biologica della nostra
stessa specie, in
nome
di un progresso solo presunto. Con la tecnologia
chimerica, gli
scienziati
avranno il potere di riscrivere la saga evolutiva,
diffondendo parti
della
nostra specie nel resto del regno animale e fondendo
le altre specie
con i
nostri geni, creando nuove sotto-specie umane e
super-specie.

Siamo sulla cuspide di un rinascimento biologico o
piuttosto stiamo
spargendo i semi della nostra distruzione?

EUGENETICA

Da EU (³buono²) e da GENOS (³razza, specie²). Con il
termine
³eugenetica² si
cerca di far passare il razzismo come ³scienza² in
nome del
³miglioramento
della specie umana². Il termine fu utilizzato per la
prima volta nel
1883 da
Francis Galton, psicologo inglese, sostenitore delle
teorie
evoluzioniste di
suo cugino Charles Darwin che aveva scritto: ³Mentre
tra i selvaggi i
deboli
di corpo sono prontamente eliminati, noi civilizzati
facciamo ogni
sforzo
per arrestare il processo di eliminazione: costruiamo
ospedali per gli
idioti e gli infermi, emaniamo leggi per soccorrere i
poveri². Galton,
che
considerava apertamente l'eugenetica una scienza
politica, volta a
salvaguardare le ³classi più dotate², sosteneva la
regolamentazione dei
matrimoni e delle nascite in base alle caratteristiche
ereditabili dai
genitori.

Il vero movimento eugenetico nacque e si sviluppò
negli Stati Uniti in
concomitanza con gli studi di Galton. Fu emanata una
legge che
obbligava la
sterilizzazione degli individui ³deboli di mente² o in
qualche altro
modo
³minorati². Furono emanate anche leggi di restrizione
dell'immigrazione
per
proteggere ³il puro ceppo americano². Nel 1930, 30
stati americani
approvarono leggi sulla sterilizzazione. Migliaia di
cittadini
colpevoli di
omicidio, rapimento, furti (anche di galline), furono
sterilizzati
chirurgicamente. Il presidente americano Theodore
Roosevelt disse: ³Il
primo
dovere di ogni buon cittadino, uomo o donna, di giusta
razza, è quello
di
lasciare la propria stirpe dopo di sé nel mondo; e non
è di alcun
vantaggio
consentire la perpetuazione di cittadini di razza
sbagliata. Spero
ardentemente che agli uomini disonesti sia impedita la
procreazione².

In Europa, all'inizio del 1900, la Francia e la
Germania importarono ed
applicarono il movimento eugenetico americano. Ecco
cosa diceva un
ufficiale
tedesco nel 1925: ³Quello che viene promosso dagli
igienisti razziali
non è
per niente nuovo. In una nazione colta e di
prim'ordine, gli USA, alla
quale
noi ci sforziamo di somigliare, questo concetto venne
introdotto molto
tempo
fa. È molto semplice e chiaro². Più tardi, fu Hitler
stesso a
riprendere il
discorso di Roosevelt: ³Il mischiarsi delle razze
superiori con quelle
inferiori è chiaramente contro l'intento della natura
e implica
l'estinzione
della razza superiore ariana. Ogni qualvolta il sangue
ariano è stato
mischiato con quello di persone inferiori, il
risultato è stato quello
di
eliminare coloro i quali sono portatori della
cultura².

Questo ³pensiero eugenetico² non scomparì dopo la fine
della seconda
guerra
mondiale. In Svizzera, fino a pochi anni fa, molte
persone, uomini e
donne,
sono state sterilizzate chirurgicamente, specialmente
nelle cliniche
psichiatriche, sia che fossero sane o meno. La ³nuova
eugenetica²,
basata
sulle biotecnologie, cerca oggi di creare in
laboratorio il ³nuovo
Adamo²
partendo dalla manipolazione genetica fino al
³transgenismo² con DNA
animale. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: il
presunto
perfezionamento
della razza umana, così come lo intendevano i nazisti
sia americani che
europei.

Nell'agosto del 1932 si tenne a NewYork il ³Terzo
Congresso
Internazionale
di Eugenetica². Sede dell'evento fu il Museo di Storia
Naturale,
trasformato
per l'occasione in una sfarzosa esposizione dei
³progressi
dell'eugenetica².
Numerose vetrine illuminate esibivano per lo più
teschi di ³razze
inferiori². Il presidente del Museo, lo zoologo Henry
Fairfield
Osborne,
spiegò che la crisi mondiale non era dovuta al crack
di Wall Street del
1929
bensì dalla sovrapproduzione e dalla
sovrappopolazione. E proponeva
come
rimedio ³un umano controllo delle nascite².

Per l'inglese Sir Bernard Mallet, presidente della
³British Eugenics
Society², la colpa era dei ³pazzi, epilettici, poveri,
criminali,
barboni,
alcolizzati, prostitute². Di cui occorreva ³limitare
la fertilità². Il
demografo americano W.A.Pecker riferì su ³lo sforzo
dello Stato della
Virginia per preservare la Purezza Razziale² (dal 1924
era in vigore la
legge federale ³Immigration Restriction Act² che
limitava
l'immigrazione su
basi razziali. Nel 1935, il totale delle
sterilizzazioni eseguite in
America
giunse a 21.539, di cui la metà in California, come ha
scoperto
l'epistemologo francese Pierre Thuillier (³La
Tentation de
l'eugénisme², su
³La Recherche², maggio 1984).

STATO RAZZIALE

Charles Davenport, presidente della ³Società
Eugenetica² britannica,
aveva
aperto il Congresso con una profezia: ³Attraverso gli
studi genetici,
possiamo aprire la strada al superuomo e al
superstato².
³Rassenygiene², è
la traduzione tedesca di ³eugenics², la nuova scienza
inventata in
Inghilterra e giunta al trionfo al di là
dell'Atlantico. Elemento
centrale
del programma nazista fu la costruzione di uno ³Stato
Razziale² sul
modello
di quello eugenetico proposto dagli Stati Uniti. ³La
questione negra² -
scrive Rosenberg nel 1937 - ³è negli Usa al vertice di
tutte le
questioni
decisive²; se ³l'assurdo principio dell'uguaglianza²
era stato
cancellato
per i neri, perché non trarre ³le necessarie
conseguenze anche per i
gialli
e gli ebrei?². Rosenberg esprime la sua ammirazione
per l'autore
americano
Lothrop Stoddard, cui spetta il merito di aver per
primo coniato il
termine
³Untermensch² (la massa di ³selvaggi e semi selvaggi²,
³incapaci di
civiltà²). Secondo Stoddard, negli Usa, come in tutto
il mondo, è
necessario
difendere la ³supremazia bianca² contro ³la marea
montante dei popoli
di
colore².

Elogiato, prima ancora che da Rosenberg, già da due
presidenti
statunitensi
(Harding e Hoover), Stoddard viene ricevuto con tutti
gli onori a
Berlino
dove incontra gli esponenti più illustri
dell'eugenetica nazista e i
più
alti gerarchi del regime, compreso Adolf Hitler. Ernst
Ruedin,
psichiatra
svizzero, dirigeva allora l'³Istituto Kaiser Wilhelm
per
l'Antropologia,
l'Eugenetica e l'Eredità Umana di Monaco di Baviera²,
il centro
propulsore
della ³scienza razziale² nazista, che nel 1928
ricevette un ingente
finanziamento dalla ³Fondazione Rockefeller². Ruedin
sarà in seguito
nominato presidente della ³Società per l'Igiene
Razziale² voluta dal
³gruppo
di studio sull'ereditಠpresieduto da Himmler che
elaborò i testi delle
leggi naziste sulla sterilizzazione. Tra i
collaboratori di Ruedin si
mette
in luce il medico e antropologo Joseph Mengele,
tristemente noto come
l'³Angelo della Morte².

CRIMINI EUGENETICI

Dal 1935 al 1996, la Svezia negò il diritto di
riprodursi a circa
230mila
persone (90% donne), nel quadro di un programma basato
su teorie
eugenetichee per ragioni ³di igiene sociale e
razziale² (1). La
denuncia era
arrivata dal rapporto di una commissione di inchiesta
guidata dal
professor
Carl-Gustaf Andren dopo quattro anni di indagini al
Ministero degli
Affari
Sociali di Stoccolma ³Lars Engqvist². Le leggi del
1934 e del 1941
furono
votate con il consenso generale di tutti i partiti
politici. Di questo
rapporto aveva già parlato, alla fine dell'agosto del
1997, il Corriere
della Sera (2) riprendendole dal quotidiano liberale
svedese ³Dagens
Nyheter². Il professor Andren rivela nel rapporto che
l'eugenismo
svedese -
con tanto di istituti preposti a tale scopo - è
proseguito fino al '96.
Si
parla inoltre di simili fatti avvenuti anche in
Danimarca, Norvegia,
Finlandia, Austria, Svizzera, Canada e Stati Uniti
d'America. Rispetto
all'eugenetica nazista, a muovere gli scandinavi
sarebbero state
soprattutto
motivazioni di carattere economico: si mirava a
ridurre il rischio di
produrre cittadini ³non sani² che potessero in futuro
gravare sulla
società.

(1) Cfr. Stefania Di Lellis, Sterili per ragion di
Stato 230mila
vittime in
Svezia, in la Repubblica, 30-3-2000
(2) Cfr. Francesco S. Alonzo, Svezia, sterilizzazioni
per la razza, in
Corriere della Sera, 25-8-1997

LO STATO CRIMINALE

Yves Ternon, chirurgo francese e grande studioso di
genocidi, col suo
ponderoso libro ³Lo Stato Criminale² (pubblicato in
Italia da
Corbaccio) ha
fornito un importante contributo per una riflessione
più attenta del
fenomeno. Lo studio abbraccia il terreno del diritto,
le analisi
concettuali
e le ricostruzioni storiche dei genocidi dello scorso
secolo. In
particolare, l'Olocausto contro gli ebrei e il
massacro degli armeni su
cui
Ternon ha raccolto venti anni di testimonianze, lette
e ascoltate.

³Sono sceso con loro nella fossa dei ricordi. Ho
misurato
l'invalicabile
distanza tra lo scampato e colui al quale egli affida
la propria
testimonianza: l'uno si ricorda, l'altro raccoglie.
Chi ritorna
dall'inferno
è sopravvissuto per testimoniare, ma una parte di se
stesso è rimasta
laggiù. (...) Lo studio del genocidio non è un
soggetto freddo. Con il
tempo, il mio dolore e la mia collera non si sono
attenuati e
l'attualità
vigila per acuirli. Il mio scopo è utilizzare ciò che
è ancora
possibile di
queste tragedie irreversibili per interrompere, e
nella migliore delle
ipotesi per prevenire il loro ritorno. È così che la
morte aiuta la
vita².

LA BOTTEGA DEGLI ORRORI GENETICAMENTE MODIFICATI
Hugofolk 11 aprile
2004

DROSOFILA 1995
Il premio nobel Ed Lewis inaugura nel 1995 la bottega
degli OGM (Orrori
Geneticamente Modificati) modificando chimicamente il
DNA della
drosofila,
il comune moscerino della frutta, ottenendo dei
mutanti mostruosi con
zampe
al posto delle antenne o con quattro ali invece di due
(v.
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Esperimenti+chimerici-/0
/17415/it/ecplanet.rxdf).

L'ONCOTOPO 13 aprile 1988
Per approfondire meglio alcuni aspetti legati ai
tumori, la struttura
genetica di un topo viene modificata con geni umani.
L'obiettivo è
quello di
studiare e trovare metodi migliori per combattere il
cancro. Nasce così
l'
³oncotopo², o topo transgenico, un topo che produce
anticorpi identici
a
quelli umani. In questi topi viene inserito l'antigene
(virus, cellula
tumorale o ormone) che si vuole distruggere. Il topo
produce in questo
modo
l'anticorpo in grado di attaccare l'antigene
responsabile della
malattia.
Negli Stati Uniti viene brevettato come ³invenzione².

L'UOMO-SCIMMIA 1997
All'Università della California di San Francisco, il
gruppo guidato dal
biologo Roger Pedersen trasferisce nuclei di cellule
umane all'interno
di
ovociti di scimpanzè e gorilla. L'esperimento
fallisce. Secondo i
ricercatori, a causa dell'incompatibilità fra il DNA
umano e il DNA
mitocondriale degli animali che si trasmette da un
individuo all'altra
solo
per via materna (come è giusto che sia). Dopo qualche
anno, il dottor
Roger
Pedersen deciderà di lasciare gli Stati Uniti per
trasferirsi in Gran
Bretagna, all'Università di Cambridge, dove insieme ad
altri colleghi
potrà
liberamente lavorare alla fondazione dello ³Stem Cell
Consortium²
contando
su un finanziamento di 30 milioni di sterline. Lo
scienziato rilascia
numerose dichiarazioni in cui ricorda le lunghe
³battaglie² condotte
con gli
ultimi quattro governi succedutisi all'Amministrazione
Usa per ottenere
finanziamenti federali alle sue ricerche.

IL POLLO-QUAGLIA luglio 1997
Nell'Istituto Californiano di Neuroscienze di San
Diego, il
neurobiologo
Evan Balaban trapianta cellule nervose dall'embrione
di una quaglia
giapponese nell'embrione di un pollo, ottenendo un
animale che
cinguetta
come la quaglia ma che continua a muovere la testa
come una gallina. In
un
altro test vengono trasferite nel pollo le cellule che
nella quaglia
controllano il movimento del collo, ottenendo un pollo
che muove la
testa
come una quaglia. È il primo tentativo di trasferire
comportamenti
innati da
una specie all'altra. A quale scopo ? Determinare la
fisica del
comportamento per poter in futuro prevenire
comportamenti deviati. E
come lo
vogliamo definire il comportamento del dott. Evan
Babalan ?

LA PECORA-UOMO 21 marzo 2002
Ricercatori americani dell'Università del Nevada di
Reno mettono a
punto una
nuova tecnica per la creazione di ³pecore-uomo²: ovini
con organi in
parte
umani. Si intende far crescere negli animali interi
organi
³umanizzati², sia
per ridurre le reazioni di rigetto da parte dei
pazienti che li
ricevono nel
corso di trapianti, sia per aggirare il problema del
³traffico di
organi².
La rivoluzionaria tecnica è stata descritta sulla
rivista ³New
Scientist²: i
ricercatori USA hanno iniettato cellule staminali
prelevate dal midollo
osseo umano in un feto di pecora, facendo nascere così
una mostruosa
³chimera², un organismo composto da cellule umane e
animali.

Esmail Zanjani, coordinatore dello studio, ritiene che
da questo
³mostro²
sarà possibile prelevare cellule geneticamente
identiche a quelle di un
paziente capaci di riparare organi e tessuti
danneggiati. Non solo.
Secondo
gli esperti, sarà possibile far crescere interi organi
³umanizzati²,
meglio
accettati dall'organismo rispetto a quelli interamente
animali
utilizzati
nel classico ³xenotrapianto². In modo da ridurre la
necessità di
ricorrere a
massicce terapie immuno-oppressive. Il team
dell'ateneo del Nevada ha
già
creato alcune pecore chimera con una alta percentuale
di cellule umane
in
alcuni organi. In alcuni casi, dal 7 al 15% delle
cellule del fegato e
del
cuore degli animali erano umane. ³Gli animali
dall'esterno appaiono
perfettamente normali - ha spiegato Zanjani - è il
loro make-up
cellulare
che le rende speciali. In futuro potranno diventare
una fonte di organi
e
tessuti per i pazienti in attesa di trapianto². Sul
destino
psico-fisico,
psico-emotivo, di questi poveri frankstein
transgenici, nessuno si
interroga.

LA CAPRA-RAGNO 24 giugno 2002
Una compagnia canadese, la ³Nexia Biotecnologies², in
associazione con
un
centro ricerche militare USA, inserisce geni di un
ragno nel DNA di una
capra per produrre una seta forte e resistente, come
quella prodotta
dai
ragni, attraverso le fibre proteiche prodotte dal
latte di capra. Tra
le
possibili applicazioni, si parla di giubbotti
antiproiettile
superresistenti. Gli esperimenti sono tuttora in
corso. Le capre-ragno
transgeniche della Nexia sono apparentemente normali -
³sono ragni solo
per
una parte su 70.000², affermano gli scienziati.
Vengono in mente alcune
inquietanti immagini del film ³Aracnofobia².

L'UOMO-DONNA 3 luglio 2003
Nei ³Centri per la Riproduzione Umana² di Chicago e
New York, un gruppo
di
scienziati guidato da Norbert Gliecher ottiene la
fusione di due
embrioni
umani di sesso diverso per creare una ³chimera
ermafrodita² con
l'intento di
combattere alcune malattie congenite come la sindrome
da
immunodeficienza
acquisita (Scid). L'annuncio viene dato a Madrid, nel
corso del
congresso
della ³"Società Europea per la Riproduzione Umana e
l'Embriologia²
(ESHRE).

L'annuncio scatena un vespaio di polemiche tra gli
esperti. Secondo uno
dei
pionieri della Fiv in Australia, Alan Trouson, ³è uno
studio contro la
logica². Sarebbe impossibile, infatti, ³capire se i
geni buoni si sono
integrati in tutto l'organismo dell'embrione prima di
trasferirlo nella
donna². ³Non si tratta di uno studio pronto per
l'applicazione
sull'uomo² -
replica dalla BBC online lo stesso Norbert Gliecher,
responsabile della
ricerca. La possibilità che cellule di due diversi
embrioni di fondano
per
diventare uno solo è ben nota in natura: qualche volta
è accaduto
anche, nei
primi stadi di gravidanza, nell'uomo, senza apparente
effetto sul bebè.

La teoria da cui parte lo studio USA è che, in alcune
malattie causate
da un
singolo difetto genetico, avere anche solo il 15% di
cellule prive
della
mutazione ³incriminata² potrebbe bastare a bloccare lo
sviluppo della
malattia. L'esperimento ha mostrato che anche solo due
cellule
iniettate
nell'embrione ne producono uno ³colonizzato² da
cellule nuove e sane.
Nessuno parla degli effetti a medio e lungo termine.

L'UOMO-CONIGLIO 22 agosto 2003
Un gruppo di ricercatori della facoltà di medicina
dell'Università di
Shanghai, guidati dalla dottoressa Huizhen Sheng,
annuncia la creazione
di
un ibrido metà uomo e metà coniglio. La notizia è
stata pubblicata da
³Cell
Research², una rivista specializzata cinese poco
conosciuta in
Occidente,
successivamente commentata da ³Nature², infine ripresa
dal ³Washington
Post². Si scopre poi che l'esperimento risaliva a due
anni prima, ma
che era
stato tenuto segreto. Gli scienziati cinesi hanno
realizzato più di 100
embrioni usando una tecnica che ha fuso cellule
epiteliali umane
(quelle dei
tessuti della pelle) con ovuli di coniglio.

Poi gli embrioni sono stati lasciati crescere in
laboratorio per
diversi
giorni, fino al cosiddetto stadio di ³blastocisti²
(embrione precoce),
finché i ricercatori non li hanno distrutti per
ricavarne cellule
staminali.
Gli studi che hanno presentato al mondo
³l'uomo-coniglio² non spiegano
con
precisione tutti i dettagli sulla tecnica adottata a
Shanghai. Si sa
però
che l'équipe cinese ha prelevato cellule del prepuzio
da due bambini di
5
anni e da due uomini, e cellule della faccia da una
donna di 60 anni,
per
poi fonderle con ovuli di coniglio della Nuova
Zelanda. Delle nuove
³entità²
create in laboratorio, circa 400, un centinaio sono
sopravvissute fino
alla
blastocisti, lo stadio di sviluppo dell'embrione in
cui le cellule
staminali
cominciano a formarsi.

La tecnica è la stessa che si utilizza per la
clonazione. Così è nata
la
nuova ³chimera² che, secondo i progetti dei
ricercatori cinesi, dovrà
diventare la fonte di cure per qualunque malattia, una
³fabbrica² di
cellule
da usare a scopi medici. Poche ore dopo che la notizia
è comparsa sulle
pagine del Washington Post, nel mondo è scoppiata una
aspra polemica
sul
³carattere perverso² di queste ricerche chiamando in
causa il
³principio
inviolabile dell'unicità biologica dell'uomo². Per
Francesco
D'Agostino,
presidente del ³Comitato Nazionale di Bioetica², si
tratta di
³un'operazione
disumana². Per Bruno Dalla Piccola, direttore dell'
³Istituto di
Medicina
Generale² della Sapienza di Roma, è ³un orrore
scientifico². Per
monsignor
Elio Sgreccia, vicepresidente della ³Pontificia
Accademia per la Vita²
è
³un'aberrante mostruosità². Siamo tutti d'accordo.
Allora perché
nessuno li
ferma ?

L'UOMO-MUCCA 15 settembre 2003
Metà uomo metà mucca. Il dottor Park Sepill,
embriologo, annuncia di
voler
creare un embrione transgenico incrociando il DNA
umano con ovuli di
mucca.
E aggiunge di essersi già servito di quindici mila
ovuli bovini
custoditi
nel congelatore, e che, dopo numerosi esperimenti, la
sua équipe è già
riuscita ad ottenere alcune centinaia di embrioni,
nessuno dei quali
può
definirsi né interamente umano né interamente bovino.
Scopo della
ricerca
sarebbe la creazione di cellule staminali embrionali
da elementi non
umani
in grado di riparare tessuti umani o di essere
trapiantate per
sostituire
organi vitali irrimediabilmente danneggiati. Negli
Stati Uniti questa
tecnica è sotto esame dell´Ufficio Brevetti, pur se
fuorilegge. In
Giappone,
invece è consentita.

IL PESCE-ZEBRA 29 gennaio 2004
Un team nippo-americano annuncia la creazione di
animali transgenici
mediante sperma geneticamente modificato cresciuto in
laboratorio.
Pubblicato nella edizione online dei ³Proceedings of
the National
Academy of
Sciences², lo studio, a cura dei ricercatori della
Fukui Prefectural
University di Obama, in Giappone, e del National Human
Genome Research
Institute (NHGRI), parte dei National Institutes of
Health (NIH),
descrive
le tecniche innovative usate per produrre animali
transgenici
coltivando
cellule di sperma interamente ³in vitro². Secondo il
Dr. Burgess, le
nuove
tecniche sperimentate hanno il potenziale per
accelerare la produzione
di
molti tipi differenti di animali transgenici che
dovrebbero servire al
progresso della medicina e della razza umana (secondo
criteri
neo-eugenetici).

L'ANTILOPE-CAPRA 31 gennaio 2004
L'ultima chimera transgenica viene trionfalmente
annunciata dai
ricercatori
cinesi dello ³Xinjiang Jinniu Biology Co. Ltd.² che
hanno inserito una
cellula presa da un orecchio di una antilope asiatica,
in uno zoo della
città di Lanzhou, in un ovulo di capra. L'embrione
transgenico è stato
poi
posto nell'utero di una capra nel settembre del 2003 e
dopo 4 mesi ha
partorito una antilope clonata, creatura destinata a
torture
sistematiche
sul cui atroce destino nessuno si interroga.

L'antilope asiatica, nota come ³capra del nord² è una
specie protetta
in
Cina e gli scienziati hanno avuto la faccia tosta di
dire che
l'esperimento
servirà proprio a preservare le specie in via di
estinzione come alcuni
delfini e i panda giganti. Ecco come ragionano questi
³dottori della
morte²:
per proteggere una specie (e non si capisce come) si
sentono in diritto
di
massacrarla. La verità è che questi sono dei
criminali, e l'unica cosa
che
vogliono proteggere è il loro curriculum accademico (e
il loro
portafoglio).


Istituzioni scientifiche citate nell'articolo:

National Academy of Sciences:
http://www4.nationalacademies.org/

Stem Cell Oversight Committee:
http://www.cihr-irsc.gc.ca/

Georgetown University: http://www.georgetown.edu/

Institute of Cancer/Stem Cell Biology and Medicine:
http://mednews.stanford.edu/stemcell-index.html


E-mail Alessio Mannucci: mannucciales@???

-----------

(http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Esperimenti+chimerici-/
0/17415/it/ecplanet.rxdf)

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Esperimenti chimerici 2


di: Alessio Mannucci



Nell'isola caraibica di St. Kitts, ricercatori della
Yale University
stanno
iniettando milioni di neuro-cellule umane nella testa
di scimmie
afflitte
dal morbo di Parkinson. In Cina, 29 capre se ne vanno
in giro con
cellule di
sangue umano.

Gli esperimenti chimerici non sono una novità. Da
decadi, ormai, in
nome
della medicina si sperimentano ibridi umano-animali:
c'è gente a cui è
stata
trapiantata nel cuore la valvola di un maiale, ed è
diventata routine
iniettare cellule umane in topi da laboratorio per
studiare le
malattie. La
ricerca è diventata particolarmente ³esotica² da
quando gli scienziati
hanno
cominciato a ³giocherellare² con il cervello di topi,
scimmie e altri
mammiferi. Ricercatori della Harvard University, ad
esempio, stanno
tentando
di clonare cellule embrionali umane in uova di
coniglio.

Non sono mancate le proteste da parte di animalisti e
conservatori,
secondo
cui non è lecito oltrepassare i confini della specie
per creare delle
vere e
proprie ³chimere² (il mostro mitologico formato dal
mix di un leone,
una
capra e un serpente). Lo scorso gennaio, il Presidente
George W. Bush
ha
lanciato un appello per mettere al bando la clonazione
umana, in tutte
le
sue forme, e anche gli ibridi chimerici, a cui si è
riferito come ³uno
dei
più egregi abusi della ricerca medica².

Da più parti, si invoca una stretta regolazione in
materia.

³La tecnologia sta avanzando molto più velocemente
della regolazione²,
ha
detto Osagie Obasogie del Center for Genetics and
Society con base a
Oakland, che si oppone agli esperimenti chimerici. I
sostenitori delle
chimere, invece, dicono che si tratta di una ricerca
eticamente giusta
perché servirà alla cura di gravi malattie. Secondo
Doug Melton, un
ricercatore di Harvard che sta combattendo contro la
donazione di ovuli
per
la ricerca sulla clonazione che intende creare cellule
staminali
embrionali
umane in uova di coniglio, ³la prospettiva di far
nascere delle chimere
è a
dir poco inquietante².

Nel frattempo, in Inghilterra, un gruppo di
ricercatori guidato dal
celebre
creatore di Dolly, Ian Wilmut, sta pianificando una
serie di
esperimenti
chimerici sl modello di quelli cinesi con le capre.
Nell'isola di St.
Kitts,
invece, si spera, ³umanizzando² le scimmie, di poter
invertire il
processo
che causa il Parkinson (si crede sia l'assenza di
dopamina, ndr). Il
bioetico Christopher Scott della Stanford University
dice: ³gli
esperimenti
che sollevano le maggiori preoccupazioni e perplessità
sono quelli che
impiantano cellule umane nel cervello degli animali²,
proprio come
nell'isola di St.Kitts, novella ³Isola del Dr.
Moreau².

Lo scorso dicembre, ricercatori del Salk Institute di
San Diego
annunciarono
di aver creato un topo con lo 01% di cellule umane
dopo aver iniettato
circa
100.000 cellule staminali embrionali in ogni topo. Il
problema è che
l'architettura degli animali non è in grado di
sostenere un cervello
composto in gran parte di cellule umane.

Lo scorso anno, la National Academy of Sciences si è
pronunciata sulla
questione rendendo nota una serie di linee guida
riguardanti la ricerca
sulle cellule staminali, proclamando vitale per la
ricerca la fusione
di
tessuti umani e animali, con l'obiettivo di sviluppare
nuovi farmaci
sperimentali e nuove terapie. Riguardo all'idea che
cellule neuronali
umane
possano partecipare alle funzioni cerebrali in
animali, il rapporto si
mostrava invece molto cauto, raccomandando ad ogni
istituto coinvolto
nella
ricerca sulle cellule staminali la creazione di una
commissione di
controllo
per vigilare, in particolar modo, proprio sulle
ibridazioni tra cellule
umane e animali.

Ufficialmente, dunque, è proibito mixare cellule
staminali umane con
embrioni di scimmia o di altri primati. Eppure, gli
esperimenti
chimerici di
questo tipo, più o meno segretamente, vengono
tranquillamente portati
avanti. ³Nessuno vuole una scimmia col 95% del suo
cervello composto da
cellule umane², ha detto Obasogie, ³per esserne sicuri
c'è bisogno di
più
che una raccomandazione².

Fonte: Technology Review / Associated Press / giugno
2006


Istituzioni scientifiche correlate all'articolo:

Center for Genetics and Society:
http://genetics-and-society.org/

Melton Laboratory: http://www.mcb.harvard.edu/Melton/

The National Academies Advisers to the Nation on
Science, Engineering,
and
Medicine: http://www.nationalacademies.org/

Stem Cells and Society - Stanford Center for
Biomedical Ethics (SCBE) -
Stanford University School of Medicine:
http://scbe.stanford.edu/stemcells/

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Esperimenti chimerici:
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Esperimenti+chimerici-/0
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E-mail Alessio Mannucci: mannucciales@???

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Mezzo secolo di animali clonati


redazione Ecplanet



1952: Robert Briggs e Thomas King, americani,
trapiantano il nucleo di
una
cellula embrionale di rana nell'ovocita di un animale
adulto.

1962: John Gurdon, inglese, inserisce il nucleo di una
cellula
intestinale
di girino in un ovocita di rana; l'embrione ottenuto
muore dopo pochi
giorni, ma la strada è aperta.

1984: Steen Willadsen ottiene a Cambridge
(Inghilterra) cinque pecore
uguali
da un embrione solo per mezzo della tecnica dell
«embryo splitting»
(fissione gemellare), la divisione delle cellule
embrionali nei primi
stadi
di sviluppo. Cosa che avviene in natura quando nascono
dei gemelli
monozigoti, in cui un embrione in stadi precoci si può
dividere in due
e dar
luogo a due feti identici (se la divisione avviene più
tardivamente,
quando
il programma di differenziamento cellulare che
stabilisce il destino di
ogni
cellula è già iniziato, si ottengono i gemelli
siamesi). A differenza
del
trasferimento nucleare, gli animali ottenuti con la
tecnica di embryo
splitting sono geneticamente identici fra di loro ma
non al genitore,
in
quanto derivano da un oocita fecondato da uno
spermatozoo che ha dato
origine a più embrioni. Pertanto, il loro genoma è il
risultato del
rimescolamento del patrimonio genetico dei due
genitori durante la
fecondazione. Quindi la fissione gemellare non può
essere utilizzata
come
tecnica base per clonare partendo da individui adulti.


1984: Ancora a Cambridge viene clonata per la prima
volta una pecora
mediante trasferimento nucleare: il nucleo trapiantato
nell'ovocita
deriva
da una cellula embrionale e non da una cellula adulta.


1988: Sette tori vengono «prodotti» a Houston, in
Texas, con la tecnica
dell'embryo splitting.

1995: A Edimburgo vengono clonati gli agnelli Megan e
Morag. Il
materiale
genetico proviene da feti, non da animali adulti.

1996: Ancora a Edimburgo, il 5 luglio, viene alla luce
la pecora Dolly,
il
primo animale ottenuto per trasferimento nucleare. Lo
scienziato Ian
Wilmut
insieme a Keith Campbell utilizza il Dna di una
cellula prelevata dalla
mammella di una pecora di sei anni e lo inserisce in
un ovocita di un
altro
animale. La nascita venne annunciata in tutto il mondo
nel febbraio
1997
dalla rivista «Nature».

1997: Ancora a Edimburgo, viene clonata Polly, la
prima pecora
transgenica.

1998: Dolly diventata mamma di agnellino, Bonnie;
all'università delle
Hawaii vengono prodotti più topi partendo dalle
cellule di un'unica
donatrice. La tecnica è italiana, sviluppata dal
professor Carlo
Alberto
Redi dell'università degli Studi di Pavia.

1999: Viene clonato il primo animale in Italia: è il
toro Galileo.
Viene
creato da Cesare Galli, direttore del Laboratorio di
Tecnologie della
Riproduzione (LTR) associato all'Istituto sperimentale
italiano Lazzaro
Spallanzani di Cremona.

2000: Nasce nell'Oregon la prima scimmia clonata,
prodotta con la
tecnica
dell'embryo splitting.

2001: Viene clonato il primo animale domestico. È la
gatta Copycat.
Nasce in
Texas. Curiosamente non assomiglia molto alla «madre»:
è diversa per
colore
e carattere. È comunque il primo animale domestico
clonato.

2001: In Italia viene clonato per la prima volta un
animale selvatico:
il
muflone Ombretta; In Australia si ottiene il clone di
un maiale, da una
cellula epiteliale conservata in frigo per due anni;
In Cina vengono
clonate
le prime mucche.

2003: Dolly muore il 14 febbraio, dopo aver contratto
una forma di
artrite
al bacino e alla zampa posteriore sinistra, e poi una
malattia
polmonare
irreversibile che ha costretto gli scienziati a
ricorrere
all'eutanasia; in
Nuova Zelanda vengono clonate nove mucche a partire da
un animale
geneticamente modificato per produrre latte più ricco
di caseina e
ottenere
formaggi in tempi record; a Cremona, Cesare Galli
clona la puledra
Prometea.
È la prima volta al mondo in cui l'animale fotocopia è
stato portato in
utero dal suo «originale»; nasce il primo coniglio
clonato, in Polonia,
a
Cracovia: è una femmina bianca battezzata NT20 e
realizzata con la
tecnica
di clonazione somatica, ovvero utilizzando cellule
prelevate
dall'orecchio
di una femmina adulta geneticamente modificata.

2005: Nascono i primi 14 maialini clonati in Italia, a
Cremona. Questa
volta
gli obiettivi sono terapeutici: rilanciare la ricerca
sugli
xenotrapianti e
contribuire agli studi sulle cellule staminali come
«pezzi di ricambio»
per
riparare gli organi umani danneggiati; dopo il toro
Galileo e la
puledra
Promotea, è la volta di Pieraz II, fotocopia di un
cavallo campione,
naturalmente omonimo, ormai in pensione; nasce Snuppy,
il primo cane
fotocopia di un cucciolo di levriero afghano dopo una
normale
gravidanza in
una madre surrogata di razza labrador. La «paternità»
è dello
scienziato
sudcoreano Hwang Woo Suk, poi finito nell'occhio del
ciclone per aver
falsificato alcune sue ricerche.

2006: Un'equipe della Università of Pittsburgh
annuncia la clonazione
di
suini GM, realizzati a partire da cellule
geneticamente modificate.
Possono
fabbricare acidi grassi omega-3; Ian Wilmut, il
«padre» della pecora
Dolly,
dice di non essere il vero artefice della
rivoluzionaria tecnica di
clonazione. Il vero inventore, nonochè papà del primo
animale fotocopia
è,
invece, il suo collega e co-autore dello studio, Keith
Campbell. La
dichiarazione di Wilmut, davanti ai giudici del
tribunale del lavoro di
Edimburgo, è arrivata durante un dibattimento per una
causa di
discriminazione razziale. Wilmut ha rivelato di avere
avuto solo un
ruolo di
«supervisione» del progetto, sia pure «non
irrilevante»; in Cina viene
clonato un vitello nel cui DNA sono stati inseriti
geni che proteggono
dal
morbo della mucca pazza, o Bse.

Fonte: Corriere della Sera / luglio 2006


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