carissimi,
vi comunico che nel periodo compreso tra il 9 ed il 16 Novembre è indetta la settimana di mobilitazione europea contro il muro in Palestina.
Sarebbe importante che anche a Genova si facesse qualcosa sull'argomento, visto anche che alla recente assemblea del 21 22 Ottobre a Firenze si è sottolineato che la questione israelo - palestinese è ritenuta un momento "centrale" nella lotta politica internazionale.
IN occasione dell'ultima riunione di Action for peace, tenutasi il 15 Settembre a Roma, si è deciso che durante la settimana contro il Muro si vuole dare impulso alla campagna europea per le sanzioni contro l'occupazione, l'applicazione delle risoluzioni dell'ONU, il rispetto del parere della Corte di Giustizia dell'Aia, la cancellazione dell'accordo di cooperazione militare tra italia ed israele, lo sblocco dei fondi italiani ed europei destinati al Governo palestinese, etc.
Ritengo pertanto che sarebbe utile creare un gruppo di lavoro, che potrebbe anche chiamarsi Action for peace Genova, di cui potrebbero fare parte le associazioni che già aderiscono a livello nazionale ad Action for peace (di cui mi risulta facciano parte CGIL, ARCI, Giuristi Democratici, Donne in nero e altre organizzazioni ancora), che si coordini e lavori per una campagna di sensibilizzazione e di promozione politica della causa palestinese, che potrebbe già lavorare per una iniziativa per la settimana dal 9 al 16, o comunque per iniziare a lavorare sul tema, anche in vista di futuri appuntamenti, che purtroppo saranno sempre necessari.
Iniziative possibili: mostre fotografiche, proiezione di filmati, incontri pubblici, e come minimo un volantinaggio.
E' in fase organizzativa un incontro alla Bianchini per la sera di Venerdì 17.
Credo che una iniziativa di impatto e molto visibile potrebbe essere quella di organizzare un check point con un muro di cartone in piazza De Ferrari, con un finto posto di blocco con finti soldati israeliani etc.
Ciao
dario.
allego testo per la campagna europea per le sanzioni contro israele che è già circolato a Luglio anche a Genova, e che si può sottoscrivere sul sito
www.actionforpeace.org
Come cittadine e cittadini di uno Stato dell'Unione europea, preghiamo immediatamente il nostro ministro degli Affari esteri, il Consiglio dell'Unione europea e le Nazioni unite di assumere tutte le misure politiche ed economiche, ivi comprese quelle delle sanzioni, per impedire a Israele di continuare la costruzione del Muro e per costringerla a rispettare il parere della Corte internazionale di Giustizia.
Fare pressione su Israele è più urgente che mai se vogliamo arrivare a una pace basata sul Diritto internazionale.
Per questo chiediamo:
- che l'accordo di associazione economica Ue-Israele venga sospeso;
- che gli Accordi e gli scambi di materiali e tenologie militari, armi con Israele siano totalmente
congelati;
- che nessun finanziamento, sostegno alla ricerca o sforzo di coordinamento siano destinati alla costruzione di tunnel e porte - che contribuirebbero al mantenimento ella situazione creata dalla
costruzione del Muro - né dalla Banca mondiale né da alcuno Stato membro dell'Unione europea.
Esigiamo, tanto da Israele che dal nostro Governo, che rispettino i loro obblighi come stabiliti dal Parere della Corte internazionale di Giustizia, ivi compresi gli obblighi derivanti dalla Quarta Convenzione internazionale di Ginevra e tutte le Risoluzioni delle Nazioni unite sulla questione.
*****
ricordo inoltre che è in atto oltre che una campagna di informazione una campagna di raccolta fondi da parte di action for peace, che si potrebbe rilanciare durante la settimana contro il muro.
Le prime iniziative che finanzieremo sono:
Jabalia Campo Profughi -Gaza: acquisto di un generatore per mantenere aperto il poliambulatorio del villaggio; Beit Hanoun; Scheda
Gaza: Women Club di Beit Hanoun. Riattivazione di produzione alimentare per 60 famiglie (preparazione dei terreni e del vivaio ortofrutticolo e l'acquisto delle piante); scheda
Yatta villaggio a sud di Hebron: rifornimento della clinica Ard el Atfal Palestine di Yatta (medicine per bambini anemici e malnutriti; acquisto di apparecchi acustici e materiale didattico per bambini sordomuti);
Biddu (Distretto di Gerusalemme, Cisgiordania): acquisto di mobili e materiali vari. Pagamento di un anno di affitto dello Women Club di Biddu, associazione di oltre 70 donne, che gestisce un asilo infantile per i bambini di Biddu e di 7 villaggi del circondario, attualmente isolati da Gerusalemme e da Ramallah a causa del muro; scheda
Villaggio Beit Duqqo (Distretto di Gerusalemme): Beit Duqqo Development Society. Acquisto di materiali per la scuola, per consentire l'apertura del prossimo anno scolastico; Scheda
Al Badan (Nablus): sistema di irrigazione; Qalqilya: monitor per ospedale. scheda
Il conto su cui versare i vostri contributi:
"LA PALESTINA HA BISOGNO DI NOI" BANCA ETICA c/c n. 545454 ABI 05018 - CAB 03200
Action for Peace
Altri progetti sono in fase di preparazione
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