[Cm-roma] Patacche e il solito sovversivo

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Un'altra patacca:

Da lunedì 30 ottobre Trastevere si trasforma nella prima "Zona a Traffico
Pedonale Privilegiato" (ZTPP) di Roma. Una rivoluzione che restituisce ai
pedoni la priorità, in una delle zone a più alta 'vocazione pedonale' della
città e del suo centro storico. Novità principale, il limite di velocità
imposto a tutti veicoli che circolano nel settore G: in queste strade, a
partire da lunedì, non si potranno superare i 30 chilometri orari.
http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/pcr

Non è che hanno levato le macchine, si sono inventati una sigla, hanno messo
un limite che è una presa d'atto della velocità che può avere un mezzo a
motore a trastevere (a esse ottimisti), hanno tariffato una quantità de
parcheggi che nun me risulta siano per le scarpe dei pedoni, due sensi unici
(sempre per le auto), fatto l'elenco degli autobus che già ce stavano,
stampato una cartina, fatto nuna gran bella pubblicità al nuovo business
dell'Atac:

......"Insomma, Trastevere è sempre di più un rione da percorrere a piedi.
Anche perché aumentano le possibilità di lasciare l'auto, come al parcheggio
Atac del vecchio deposito di viale delle Mura Portuensi, all'angolo con
largo Bernardino da Feltre (nei pressi del Ministero della Pubblica .....
Se ripetete il sacro mantra riuscirete a convincervi anche voi.
Trastevere a misura di pedone, da lunedì, da lunedì, da lunedì, da lunedì,
Trastevere a misura di pedone, da lunedì, da lunedì, da lunedì, da lunedì,
Trastevere a misura di pedone, da lunedì, da lunedì, da lunedì, da lunedì,
Trastevere a misura di pedone, da lunedì, da lunedì, da lunedì, da lunedì,

(Ovviamente il venerdì oncologico, vista la qualità dell'aria, non merita
nemmeno un trafiletto sul sito del comune)

Invece sempre il sovversivo su Metro insiste:

Caro lettore...
E invece le due ruote sono ecologiche
25/10/2006 11:42
Egregio Signor Fusco, i suoi profondissimi dubbi sulla vena ecologista dei
motociclisti, noi motociclisti li abbiamo nei riguardi di quei giornalisti
demagoghi che pur di sbandierare la loro passione ecologica perdono il
contatto con la realtà. Dire che la difesa delle moto riguardo a traffico e
inquinamento non ha riscontro con la realtà vuol dire negare che le moto
occupano meno spazio per i parcheggi, vuol dire negare che viaggiano più
veloci quindi non stanno ferme nel traffico a motore acceso ad inquinare,
vuol dire negare che la gente si sposta anche su lunghe distanze e quindi
non per tutti è possibile pedalare per raggiungere il proprio posto di
lavoro. Mi sembra che il contatto con la realtà manchi un poco a Lei.
MANUELA REGGIORI

Sapevo che a parlar male dei motociclisti ci si prende qualche sberla. E,
come vedete, in pagina ce n'è una bella razione. Come tutte le categorie che
si sentono (ingiustamente) attaccate, anche i paladini delle due ruote
reagiscono a testa bassa. Proprio come i farmacisti e gli avvocati. Stessi
meccanismi. Ognuno si crede intoccabile. In questo caso, forse conviene
riflettere su un aspetto del problema: il fatto di non usare la macchina,
optando per le due ruote, non mette di per sé i motociclisti nel girone dei
virtuosi. Né sul piano dell'inquinamento, né su quello dei parcheggi. Ovvio
che una moto occupi meno spazio, questo lo sa anche Fusco. Peccato che per
le moto tutto sia parcheggio. Vedere Roma per credere. Questione aria
pulita: prima di arrivare a mezzi ecologici passeranno molti lustri. Quanto
sarebbe bello se questi nostri amici avessero l'onestà di ammettere che la
loro scelta è dettata da puro e giustificatissimo opportunismo, visto l'orrendo
traffico delle nostre città. E invece ci tocca anche il pistolotto morale,
la teoria del lamento, aiuto, aiuto, siamo tartassati dal governo. A Milano
direbbero: su ragazzi, non fate i piangina.
MICHELE FUSCO