Il 4 novembre prossimo si svolgerà a Roma una manifestazione contro la precarietà. Vorremmo esserci perchè ci sentiamo libere di stare in piazza e per le strade, risignificandole con i nostri modi ed i nostri contenuti. Il lavoro di cura da secoli svolto dalle donne - relazionale e affettivo, ma insieme flessibile, indistinto e pervasivo ­ è stato assunto come paradigma del lavoro in generale. Le sfere della produzione e della riproduzione - intesa in senso biologico, relazionale, linguistico, affettivo, in una parola, sociale - risultano interrellate fino a sovrapporsi, rendendo sempre più sfumata la separazione tra lavoro e vita. Hanno promesso quella flessibilità che potrebbe liberare dalle logiche schiaccianti del posto fisso e del cartellino come modalità di autogestione e autovalorizzazione del proprio
spazio/tempo di vita e di lavoro. Ci hanno dato precarietà. Costrette a prendere quello che è concesso finchè dura, siamo in bilico, ricattabili, esposte a vecchie forme di violenza e a nuove logiche di sottrazione dei nostri desideri e dei nostri corpi, sia nella sfera privata che nella sfera pubblica.Il tentativo di mettere al lavoro le nostre vite e di appropriarsi dei nostri corpi strappandoli al desiderio, sotteso alla legge 30 e ancora prima al pacchetto Treu, ha trovato compiutezza nell'impianto familista, scientista e oscurantista della legge 40 sulla fecondazione assistita. Un tentativo al quale non si è sottratto il nuovo governo inauguratosi con l'istituzione del Ministero della famiglia e con una finanziaria che, modellando ancora una volta i dispositivi di protezione sociale sulla famiglia patriarcale e sul lavoro garantito, disconosce la vita di donne
precarie, single o con relazioni non certificate.Equilibriste del lavoro e delle relazioni affettive, da tutto questo noi usciamo, anzi siamo già fuori. Fuori dal lavoro, fuori dalla famiglia: per un reddito garantito e incondizionato che permetta a tutte di autodeterminarsi e di uscire dal ricatto e dalla violenza, contro l'impianto lavorista e familista della finanziaria e contro ogni tentativo di normare i nostri corpi e i nostri desideri. Per questo vorremmo attraversare la manifestazione del 4 novembre con un percorso nomade, autonomo, critico e comunicativo. Per sottrarci alla logica delle prossimità e dei distanziamenti, mettendo in gioco una pratica della parodia sia dei ruoli di genere che delle forme tradizionali della politica. Perchè, con tante altre, su questi temi desideriamo costruire un percorso di analisi e di iniziativa politica che venga
prima del 4 novembre per andare ben oltre.per proposte, suggerimenti e info: amatrix@???Express yourself instantly with MSN Messenger! MSN Messenger Download today it's FREE!