[NuovoLab] Newsletter ABITI PULITI n.9: appello in sostegno …

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Author: deb
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To: lilliput-ge, forumgenova, gas-ge
Subject: [NuovoLab] Newsletter ABITI PULITI n.9: appello in sostegno di Roberto Saviano autore di Gomorra che mette a nudo i rapporti tra tessile e camorra.
Newsletter n.9
Ottobre 2006

CLEAN CLOTHES NEWS
Uno strumento per fornire informazioni provenienti dalle campagne in corso
ma anche dalle imprese e dal mondo delle istituzioni, per fornire maggiori
elementi di analisi su un settore in continuo mutamento e grande
ristrutturazione che ci riguarda da vicino. Segnalateci notizie su articoli,
studi e comunicazioni relativi al settore tessile-abbigliamento e calzature
e soprattutto fateci avere vostri commenti e proposte sulle possibili
alternative "critiche" alla ricerca di filiere che rispettano i diritti
sociali e ambientali nel Nord e nel Sud del Mondo.


Inauguriamo con questo numero la rubrica ³Note di storia e cultura². Se
avete qualche ricordo di famiglia, ricordo di fabbrica, il testo di una
canzone popolare, un brano di letteratura da suggerirci attinenti al tema,
scrivete a: ersilia.monti@???, deb@???.

SOMMARIO
L'approfondimento
- Economie criminali: Made in..Gomorra, Le navi officina
Dalle istituzioni
- Approvate le misure antidumping definitive per le calzature.
Dalle imprese
- Al Quds, Benetton, Cerruti, Cisalfa sport, Hanesbrand, Prada, La
Rinascente, Wal mart.
Altre notizie
- Tessile e salute: quello che le etichette non raccontano.
- La scarpa ecologica di Monte Urano.
- In commercio i jeans certificati da Fairtrade transfair Italia
Note di storia e cultura
- In ricordo di Peter Norman protagonista di un piccolo grande gesto alle
olimpiadi di Città del Messico.
- Il ³promesso sposo² Renzo Tramaglino, filatore di seta, prototipo
dell¹imprenditore globalizzato? Leggere per credere.

ECONOMIE CRIMINALI


MADE IN... GOMORRA
Ovvero la camorra nel tessile. Leggete questo libro bellissimo e coraggioso,
di autentica denuncia e passione civile e scoprite come il "sistema"
camorristico ha saputo potenziarsi ed espandersi capillarmente grazie alla
gestione delle merci, che partono dalla Cina o dal Bangladesh, arrivano nel
porto di Napoli, la porta per l'Europa e lì scompaiono: si, perchè diventano
merce fantasma, che sfugge al controlli doganali e non paga tasse, per farsi
materia prima pronta per la contraffazione e la produzione nei laboratori in
nero collocati in palazzi sventrati del napoletano, perfettamente
organizzati per il confezionamento di tessile per tutti i mercati. Le merci
fantasma cucite da lavoratori fantasma arrivano nei nostri outlet, nelle
catene distributive di tutto il mondo, sui marciapiedi gestiti dagli
ambulanti e persino sul corpo prestigioso di Angelina Jolie. Cinesi che
fanno concorrenza ai cinesi, merci che comprano tutti e che alla fine
diventano rifiuti, tossici e buoni da interrare ovunque capiti, dando vita a
terreni edficabili dalle imprese del cemento del "sistema".
Roberto Saviano è stato messo sotto scorta per quello che ha scritto e per
aver sfidato la cultura camorristica mettendo in chiaro meccanismi, nomi e
cognomi, collusioni con i poteri forti e con le economie legali.

Per questo vi invitiamo ad inviare una e-mail di solidarietà a Roberto
Saviano indirizzata a
iostoconroberto@???
Il blog in suo sostegno lo trovate su
http://www.iostoconroberto.blogspot.com

Ecco il testo:

Esprimo sincera solidarietà a Roberto Saviano; chiedo alle istituzioni ed
alle imprese che operano con onestà di fare sentire la voce di una società
che non intende piegarsi alle leggi mortali e immorali della camorra e di
tutte le mafie attraverso comportamenti concreti, a partire dalla difesa di
coloro che hanno il coraggio della denuncia e dall'assunzione in prima
persona di comportamenti responsabili e trasparenti.

Firma
____________

LE NAVI OFFICINA
Le voci che da qualche tempo circolano nel nostro ambiente hanno trovato
conferma: i mari sono solcati da navi che al posto di merci trasportano
operai alla macchina da cucire. Lo rivela un¹inchiesta del Sole 24 ore che,
attraverso l¹esca gettata a un operatore di una società cinese di
import-export, ha ricostruito le rotte delle navi officina, navi che
imbarcano illegalmente semilavorati in Cina per scaricare dopo un mese
prodotti finiti nei porti europei.

>> Leggi tutto <http://www.abitipuliti.org:8080/abitipuliti/news/news9>


DALLE ISTITUZIONI


APPROVATE LE MISURE ANTIDUMPING DEFINITIVE PER LE CALZATURE

L¹Unione europea ha approvato con un compromesso i dazi definitivi sulle
importazioni di scarpe in cuoio da Cina e Vietnam: dureranno 2 anni al posto
di 5 e si applicheranno nella misura del 16,5% alle calzature cinesi e del
10% a quelle vietnamite (contro rispettivamente il 19,4% e il 16,8% dei dazi
provvisori entrati in vigore lo scorso marzo). L¹Anci (Ass. nazionale
calzaturieri italiani) ha espresso soddisfazione, ma gli importatori europei
e i governi di Cina e Vietnam minacciano azioni legali e criticano il
sistema di voto che conta le astensioni insieme ai voti favorevoli.
Dall¹accordo sono escluse le scarpe sportive che da tempo non vengono più
prodotte in Europa.
(Fonte: Il Sole 24 ore, 4/5.10.2006; Fashionmagazine, 4/9.10.2006)

DAL MONDO DELLE IMPRESE


CESSIONI/ACQUISIZIONI, RISTRUTTURAZIONI, ATTUALITA¹ & FUTILITA¹

Si sono concluse a settembre le sfilate di ³Milano Moda² con un conto della
spesa miliardario: da 8 a 80 mila euro al minuto il costo per ogni
passerella, fra location, modelle e voci varie. Un mondo dell¹effimero di
lusso che si rivolge ai cosiddetti ³High net worth individuals² (Hnwi),
persone con un patrimonio personale che supera il milione di dollari. Stando
a una recente indagine, nel 2005 il numero di ³Hnwi² è aumentato nel mondo
del 7% toccando gli 8,3 milioni di persone. In Italia, entro il 2009,
saranno poco meno di 600 mila, in crescita del 20% rispetto al 2005.
Ma nel mondo ci sono anche 1,3 miliardi di musulmani, a molti dei quali più
semplicemente piacciono i jeans, un capo però troppo scomodo da indossare
nelle quotidiane genuflessioni della preghiera. Ecco che un¹azienda
friulana, Al Quds, ha fatto anche di loro un target commerciale, proponendo
un modello ad hoc, di taglio ampio, vita alta, e molte tasche, fatto
produrre in un paese musulmano, il Pakistan, e distribuito da Carrefour, che
in un altro paese musulmano, il Bangladesh, continua tuttavia a rifiutare di
finanziare il fondo per il risarcimento delle vittime del crollo della
Spectrum, azienda tessile di cui era committente. Non tutto il mondo è
paese.

BENETTON: dopo il via libera dell¹Antitrust Ue, cresce la probabilità che il
tormentone Autostrade-Abertis si concluda alla fine con la fusione, meno
scontato è se il ministro Di Pietro ce la farà a imporre più investimenti e
minori tariffe sulle autostrade. Il governo calcola in 2 miliardi di euro la
mancata realizzazione di investimenti da parte di Autostrade in sei anni di
attività, a fronte di 3 miliardi le plusvalenze ottenute dai Benetton nello
stesso periodo di tempo. Stessa cifra, ma in dollari, il valore del
contratto della durata di 30 anni rinnovato ad Autogrill per la gestione di
aree di ristoro sulla Pennsylvania Turnpike, un¹arteria di 853 chilometri
che collega la East Coast al Mid West degli Stati Uniti. Di questi giorni la
notizia dell¹acquisizione da parte di Autogrill del pacchetto di maggioranza
di Carestel group, primo operatore belga nei servizi di ristorazione in
concessione. Imminente la ristrutturazione societaria di Benetton group.

Lo storico marchio del lusso maschile CERRUTI, reduce dal fallimento della
holding proprietaria e l¹arresto del nuovo titolare, passa nelle mani del
fondo anglo-americano Matlin Patterson, mentre Banca Intesa entra nel
capitale di PRADA rilevando una quota del 5%. Passa invece al fondo
Investitori Associati il 67,5% di CISALFA SPORT, il maggiore gruppo italiano
nella distribuzione di articoli sportivi, proprietario fra gli altri di
Longoni Sport. Cisalfa ha 160 punti di vendita e 2.500 dipendenti.
Investitori Associati ha rilevato nel 2005, insieme a DB, Pirelli Re e al
gruppo Borletti, La Rinascente/Upim.

HANESBRAND, colosso americano dell¹intimo con i marchi Playtex e Wonderbra,
fino allo scorso luglio marchio di SARA LEE, annuncia la chiusura di tre
stabilimenti in USA e in Messico per delocalizzare nei Carabi e nell¹Europa
centrale. Risultato di questa operazione, oltre 2mila dipendenti vanno ad
aggiungersi ai 4 mila già licenziati negli ultimi anni.

WAL MART è stata condannata dal tribunale di Philadelphia a pagare 78
milioni di dollari di risarcimento a 187 mila dipendenti dei suoi grandi
magazzini della Pennsylvania, che l¹accusavano di aver soppresso le pause
spettanti per legge allo scopo di aumentare le ore di lavoro. La prova
decisiva è venuta dai circuiti televisivi installati dalla compagnia nei
reparti di vendita. Wal Mart ha intanto raggiunto un accordo per acquistare
la più grande catena di ipermercati presente in Cina.

Maurizio Borletti, presidente de LA RINASCENTE, insieme al fondo immobiliare
Rreef (Deutsche Bank), ha ottenuto dal tribunale di Parigi il rigetto della
causa intentata dai dipendenti della catena di distribuzione francese
Printemps, che contestavano l¹insufficienza di informazioni fornite in vista
dell¹acquisizione. Borletti e Rreef assicurano di voler investire
nell¹attività di Printemps e aspettano il via libera da Bruxelles.

(Fonte: Il Sole 24 ore, vari numeri marzo;luglio-ottobre 2006; Il Manifesto,
17.10.2006; Fashionmagazine, 18.9.2006; Finanza&Mercati, 31.8.2006)


ALTRE NOTIZIE


TESSILE E SALUTE: QUELLO CHE LE ETICHETTE NON RACCONTANO
Il settimanale Il Salvagente ha dedicato questo mese un articolo al tema
della salute nel consumo di prodotti tessili, realizzato con il contributo
della Campagna Abiti Puliti. Al centro due studi condotti rispettivamente
dall¹Italian textile fashion (organismo delle Camere di commercio italiane
per il comparto moda), presentato a Bruxelles, e dall¹Unione industriali di
Como, dai quali emerge che buona parte dei capi di abbigliamento in
commercio nell¹Unione europea non rispetta la normativa comunitaria sulla
composizione del tessuto, la presenza di sostanze tossiche e
l¹etichettatura.

>> Leggi tutto e scarico l'articolo tratto da Il Salvagente

<http://www.abitipuliti.org:8080/abitipuliti/news/news9>
LA SCARPA ECOLOGICA DI MONTE URANO
Presentata dalla Provincia di Ascoli Piceno al ³Sana² la prima scarpa
ecologica marchigiana. Ideata dall¹associazione ³Un punto macrobiotico² di
Fermo, che ne detiene il brevetto, è prodotta dall¹azienda calzaturiera IN
di Ripani Mirella di Monte Urano, che garantisce di realizzarla con prodotti
naturali ed ecocompatibili: niente sostanze nocive o allergizzanti come
cromo, mercurio, o pentaclorofenolo (PCF), tutto il cuoio è a concia
vegetale, i plantari sono in cuoio o sughero, il filo per cucire è misto
cotone, la tomaia in pelle è colorata senza sostanze tossiche, tutti i pezzi
sono controllati e rifiniti a mano. La scarpa potrà avere un prezzo finale
al pubblico inferiore agli 80-90 euro, specie se acquistata direttamente in
fabbrica o attraverso lo sportello attivato dalla Provincia di Ascoli Piceno
³Filieracorta picena², nato per mettere in contatto diretto consumatori e
produttori biologici del piceno.
(Fonte: Il Resto del carlino, 13.9.2006)

IN COMMERCIO I JEANS CERTIFICATI DA FAIRTRADE TRANSFAIR ITALIA
Da questo mese, in 25 punti vendita della catena Iper del centro e nord
Italia, sono in vendita i jeans in cotone certificato da Fairtrade transfair
Italia, firmati dall¹azienda francese Rica Lewis. Il cotone proviene da
organizzazioni di produttori del Camerun, viene tessuto in Italia e
confezionato in Tunisia. Fairtrade transfair Italia assicura che tutta la
filiera viene controllata dal sistema Fairtrade: FLO per la parte
produttori, Max Havelaar Francia e Fairtrade transfair Italia per la parte
aziende.
(Fonte: Comunicato stampa Fairtrade transfair Italia, 5.10.2006; per
informazioni: info@???)


NOTE DI STORIA E DI CULTURA


E¹ morto l¹ex atleta australiano Peter Norman, protagonista di un piccolo,
grande gesto di solidarietà alle Olimpiadi di Città del Messico

Olimpiadi di Città del Messico 1968, sei mesi dall¹assassinio di Martin
Luther King e pochi giorni dal massacro degli studenti sulla Plaza de las
tres culturas, che a quelle olimpiadi avrebbero preferito più libertà.
Mancano pochi minuti alla premiazione della finale dei 200 metri, e Peter
Norman sta per salire sul podio, medaglia d¹argento, accanto ai due
velocisti afroamericani Tommie Smith e John Carlos, che lo informano in quel
momento delle loro intenzioni. Peter ha poco tempo per decidere, ma non ha
dubbi. Là dove oggi campeggia il logo dello sponsor, sulla sobria giacca
della sua tuta di cotone blu, Norman appunta, in segno di solidarietà, il
distintivo dell¹Olympic project for human rights, ed è lui a suggerire ai
compagni di dividersi l¹unico paio di guanti, poiché uno è andato perso.
Smith e Carlos fanno il loro ingresso nello stadio olimpico scalzi, in una
mano una scarpa con cui hanno corso (una Puma), a significare che il valore
di una persona non si misura dalla funzione delle sue scarpe. Ascoltano
l¹inno americano a testa bassa, il pugno chiuso alzato e guantato di nero,
che ricorda il saluto delle Pantere nere, per protestare contro uno stato
che si ricorda dei neri solo per sfruttare le loro doti atletiche. Il Cio li
priverà delle medaglie e, rispediti a casa, saranno espulsi dalla comunità
sportiva. Norman continuerà a correre, ma per sua ammissione, quel giorno
gli cambierà la vita e segnerà l¹inizio di un¹amicizia duratura con i
protagonisti della protesta più memorabile nella storia dello sport.

Il ³promesso sposo² Renzo Tramaglino, filatore di seta, prototipo
dell¹imprenditore globalizzato? Leggere per credere.

Al termine del celebre romanzo manzoniano, il protagonista Renzo Tramaglino,
abile filatore di seta, si ritrova in possesso di un gruzzoletto che impiega
per acquistare insieme a un cugino un filatoio nella bergamasca. Sentite a
quali condizioni Renzo diventa imprenditore:
³Gli affari andavano d¹incanto: sul principio ci fu un po¹ d¹incaglio per
la scarsezza de¹ lavoranti [molti erano morti di peste, n.d.r.] e per lo
sviamento e le pretensioni de¹ pochi che erano rimasti. Furono pubblicati
editti che limitavano le paghe degli operai [] Arrivò da Venezia un altro
editto un po¹ più ragionevole: esenzione, per dieci anni, da ogni carico
reale e personale ai forestieri che venissero ad abitare in quello stato
[Renzo veniva dallo Stato di Milano, era pertanto uno straniero nello Stato
di Venezia, n.d.r.]. Per i nostri fu una nuova cuccagna² (cap. XXXVIII).
In pratica, Renzo avvia un¹attività di produzione di filo per tessuti in un
paese straniero e ottiene due importanti agevolazioni: paghe basse per i
suoi operai ed esenzioni fiscali per sé e per la sua attività. Il risultato
³fu una cuccagna², come tutti ben sappiamo.

(a cura di Ersilia Monti, Deborah Lucchetti, Claudio Brocanelli)


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FAIR, Mani Tese con l'adesione di CTM-Altromercato

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