[NuovoLab] lo scandalo della carige

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Author: brunoa01
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To: forumgenova, ambiente_liguria
Subject: [NuovoLab] lo scandalo della carige
lavoro repubblica
LE SCELTE DEI PARTITI
I giudici vogliono vedere le carte
Aperto il fascicolo sul caso Carige: acquisirà gli atti di Bankitalia
l´indagine

Il sostituto procuratore Cozzi iscrive l´indagine negli atti di accertamento
Sotto la lente le società di assicurazione e le operazioni immobiliari
VINCENZO CURIA


massimo minella
sono due i possibili fronti di indagine: le assicurazioni e gli immobili. Nelle ore successive alla decisione della Procura di Genova di aprire un fascicolo sulla vicenda-Carige, emerge già un primo quadro di azione che tende a escludere la prima delle tre pesanti accuse rinfocolate dal dossier del Corriere della Sera (il "nepotismo") e si concentra sugli altri due elementi: le "iniezioni di liquidità" nella controllata Carige Assicurazioni e le "speculazioni immobiliari". Il fatto che il figlio del presidente della banca Giovanni Berneschi o la figlia dell´amministratore delegato della controllata assicurativa Ferdinando Menconi siano nei consigli di società partecipate o controllate da Carige non ha alcun rilievo penale. Si tratta di società per azioni private. L´attenzione, invece, si concentrerà sugli altri due aspetti. Il punto di partenza è l´apertura del fascicolo, "modello 45", (acquisizione di atti relativi e nessuna ipotesi di reato). Decisione presa dal procuratore aggiunto Francesco Cozzi, responsabile del settore creditizio-finanziario, dopo un incontro con il procuratore capo Francesco Lalla e il sostituto Valeria Fazio. Il pubblico ministero infatti è già stata titolare, negli anni scorsi, di un´inchiesta sulla Carige, in particolare sulle assicurazioni Levante Norditalia, guidate da Menconi, poi acquisite dal Gruppo Carige. L´inchiesta però, avviata dal pm genovese, era poi passata per competenza alla Procura di Milano. «Non abbiamo in mano alcun atto che possa fare ipotizzare una qualsiasi ipotesi di reato» spiega il capo della procura, Francesco Lalla «Si tratta di accertamenti preliminari. Dovuti. Né si può parlare di indagati noti o ignoti». Tutto il resto è top secret. A palazzo di giustizia viene comunque raccolto qualche scampolo di indiscrezione. Le notizie riguardanti situazioni di "nepotismo", si diceva, non vengono nemmeno prese in considerazione. «Perché ci si trova di fronte a un ente privato, la cui gestione é una questione di famiglia». Si accenna a indagini di natura economica. «Ma anche questo aspetto è tutto da verificare. Ovviamente, attraverso l´acquisizione di documenti». Lalla non ha ancora assegnato il fascicolo. Il capo della procura coordinerà l´inchiesta, gli accertamenti per il momento sono di pertinenza del suo aggiunto, Franco Cozzi, un magistrato specializzato in indagini su reati finanziari. Ma si fa anche il nome del piemme Valeria Fazio, come destinataria finale del fascicolo, anche questa prevalentemente impegnata in addebiti di natura economica-tributaria. «Non escludo che debba occuparmene» ammette la Fazio «Siamo comunque appena agli inizi». Estrema attenzione verrà riservata alla vicenda assicurativa. L´Isvap, l´ente di vigilanza delle assicurazioni, ha spiegato ieri a Repubblica che valuterà il piano di risanamento nei tempi già fissati, vale a dire la fine del 2006. Anche se il presidente Berneschi ha spiegato che il piano si è già concluso, con sei mesi di anticipo, nel giugno di quest´anno. E proprio una decina di giorni fa, il consiglio di amministrazione di Carige Assicurazioni ha approvato la delibera che porta il margine di solvibilità a 186 milioni contro i 100 richiesti dall´Isvap.
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L´ex parlamentare europeo per tre anni ha fatto parte del cda della Fondazione
Speciale: "Tutte uscite di scena le voci critiche delle assicurazioni"

"Non possiamo fare a meno di una Carige affidabile e inattaccabile"
DONATELLA ALFONSO


«FACCIAMOCI coraggio e cerchiamo di avere trasparenza, senza urlare e senza andare in piazza, perché qui non c´è da fare gli innocentisti o i colpevolisti. Ma partiti e istituzioni devono ragionare che per il futuro di Genova e della Liguria non possono fare a meno di una Carige affidabile e inattaccabile. E questa affidabilità, con quelle tre pagine di giornale, è stata incrinata. Perciò mi aspetterei che Banca e Fondazione riunissero i cda e chiarissero come stanno le cose». Roberto Speciale, già europarlamentare ds, presidente del circolo "In Europa" e della Fondazione Casa America, è stato per tre anni nel consiglio di amministrazione della Fondazione Carige, pagando con la mancata riconferma l´intenzione di fare il consigliere a tutto campo. E anche dire magari qualcosa di sgradito.
Perché, secondo lei, questo silenzio delle istituzioni e della città?
«Faccio un ragionamento politico; tutti a ragione considerano Banca e Fondazione grandissime risorse, che aiutano le attività in un momento di estrema penuria finanziaria. Posso capire l´imbarazzo, ma non è l´atteggiamento giusto. Chi ha responsabilità deve difendere sì un patrimonio come Carige, ma nello stesso tempo chiedere di acclarare cosa sia successo. Anche perché l´attività della banca è fondamentale per tutti, enti e imprese; ma non lo fa graziosamente, è un suo dovere verso il territorio».
Tre pagine del CorriereEconomia, ora un´indagine della Procura. Il silenzio è anche originato dai dubbi che qualche problema ci sia?
«Mi auguro di no, ma se non c´è un chiarimento su tutti i fatti, si può anche dubitare che il giornale abbia detto la verità. Dovrebbe essere il compito dei consigli di amministrazione di Banca e Fondazione riunirsi subito per tranquillizzare i cittadini e rispondere alle accuse: se non lo fanno, è un cenno di debolezza. Inoltre mi aspetterei, e non li ho sentiti, il parere dei vertici delle assicurazioni: perché non parlano anche loro, per spiegare e tranquillizzare?».
Anche i partiti mostrano grande cautela. Eccessiva?
«Compito della politica e dei partiti è difendere questo patrimonio, ma anche chiedere la verità, ripeto. E´ che danno l´impressione di essere "nanizzati", di occuparsi d´altro, e non come dovrebbero, della politica e dei cittadini. Bisogna occuparsi di questa vicenda con equilibrio, senza estremismi. Non bisogna dividersi tra innocentisti e colpevolisti, ma chiedere certezza e verità. E´ un compito anche sindacale, per difendere i tantissimi bravi dirigenti da sospetti su carriere non limpide».
Ma sulle assicurazioni e altro c´erano polemiche da tempo...
«Mi stupisce un po´, e sarà mia malizia o solo coincidenza, che alcuni di quelli che sono stati più critici o hanno affrontato il ruolo delle assicurazioni, non hanno più responsabilità nel mondo Carige. Sarà un caso».

----------------Gustavino: primo difenderla
"Il gioco al massacro non serve"
le reazioni

Broglia, Udc: "Non si ripeta il caso della Chiavari"



La vicenda Carige continua a suscitare preoccupazioni nel mondo politico-istituzionale, che però nei vertici intesi come i massimi rappresentanti delle singole istituzioni, continua a tacere. Claudio Gustavino, capogruppo in Regione de l´Ulivo (Margherita-Ds), si schiera per la difesa della banca, «che è stata ed è una banca in cui la città si è riconosciuta. Il fatto che sia appetita dimostra che ha risposto alle esigenze anche dei cittadini. Ma prima di perderla, prima di farla cadere in qualche buco nero, che potrebbe anche interessare i dipendenti, occupiamocene». Stesso leit motiv di Fabio Broglia, capogruppo dell´Udc: «Le questioni personali - sostiene - dovranno essere chiarite dai diretti interessati. Il vero problema è che noi dobbiamo difendere con forza la genovesità di questo polo bancario. Se tutto questo dibattito serve per portare Carige su altri lidi, c´è già bastato il Banco di Chiavari. Le istituzioni devono schierarsi». Ubaldo Benvenuti, ds, parla di indifferenza che non dovrebbe esistere, «da parte di chi ha le principali responsabilità e da parte degli azionisti che sarebbe bene, invece, contribuissero a fare chiarezza. Premesso che stiamo parlando di un´azienda importante, con tanti lavoratori, non si può non essere sconcertati dalla dimensione che un grande giornale italiano ha dedicato alla questione. Colpisce che non ci siano state smentite, a rilievi pesanti di cui il nepotismo (antipatico e da deprecare) è solo uno». Luigi Morgillo, Forza Italia: «Sono molto preoccupato. Ancora una volta intorno alle banche si scatenano strani poteri e non si sa quale sia l´obiettivo, ma la situazione è delicata in quanto sta avendo effetti negativi sui mercati finanziari. Non è il solito "dispettuccio", qui c´è qualcuno che vuol fare del male. Carige è una risorsa economica della nostra Regione e credo che la politica debba stringersi attorno a questa istituzione». Gianni Plinio di An distingue i due aspetti: «Se qualcuno ha messo in atto comportamenti di natura penale, sta alla magistratura individuarli. Ma non vorrei che qualcuno o qualche ambiente avesse ordito un attacco a Carige, che rappresenta uno storico punto di riferimento per la realtà economica ligure». Marco Nesci, capogruppo di Rifondazione e portavoce del forum della sinistra, chiede chiarezza: «sul modo con cui i poteri forti continuano a gestire anche pezzi del potere politico. In questa vicenda è evidente l´intreccio tra il sistema politico ed il sistema economico».









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