[Paesibaschiliberi] Dal Parlamento Europeo, com'è ovvio, nie…

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Autore: Ge-Eh
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To: paesibaschiliberi
Oggetto: [Paesibaschiliberi] Dal Parlamento Europeo, com'è ovvio, niente di nuovo
L'Europarlamento ha approvato il testo proposto dal PSOE a proposito della
soluzione del conflitto basco. Nulla di nuovo assolutamente. Le solite
pretese unilaterali, cioè che intendono dialogare con chi rinuncerà alla
violenza, che l'unico interlocutore possibile è quello eletto legalmente
dal popolo, eccetera. Il punto è che lo Stato non rinuncia alla violenza
nè alla repressione, e lo dimostrano i recennti arresti ed operazioni
poliziesche con autentiche retate nelle Herriko Taberna, le nuove denunce,
torture reiterate, accanimento contro i prigionieri politici attraverso la
dispersione ed il tentativo di rendere perenni le loro condane. O forse
che non è violenza la morte di altri tre operai sul lavoro, verificatasi
in questi giorni? Il punto è che il popolo basco non può scegliere
legalmente un'opzione di sinistra in quanto a parte la messa fuorilegge
del partito di unità popolare Batasuna, tutte le liste presentate negli
ultimi anni sono state proibite con un pretesto o l'altro.
Risulta evidente come non ci sia da aspettarsi nulla da parte dei governi
e dei partiti che rappresentano gli interessi della borghesia imperialista
europea; così come è un grave errore dare ancora ascolto a personaggi
squallidi e reazionari come Cossiga che fanno di Euskal Herria strumento
per le loro sordide operazioni di partito.
L'unica via d'uscita al conflitto la può dare la lotta di lavoratori e
lavoratrici baschi per ottenere una società autodeterminata e libera dallo
sfruttamento.
Di seguito la proposta del PSOE approvata dall'Europarlamento. Testo
reperibile in lingua originale, in pdf, sul quotidiano GARA.


RE\636095ES.doc Pi 379.689v01-00
PARLAMENTO EUROPEO
2004    2009
Documento di sessione
17.10.2006 B6-0527/2006
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
A seguito delle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione presentata  
in conformità col comma 2 dell'articolo 103 del Regolamento da
Martín Schulz, a nome del Gruppo del PSE
Graham Watson, a nome del Gruppo ALDE
Francis Wurtz, a nome del Gruppo GUE/NGL
Mónica Frassoni e Daniel Cohn-Bendit, a nome del Gruppo Verts/ALE
sul processo di pace in Spagna
Pi 379.689v01-00 2/2 RE\636095ES.doc


B6-0527/2006
Risoluzione del Parlamento Europeo sul processo di pace in Spagna
Il Parlamento Europeo,
. Visto il comma 2 dell'articolo 103 del suo Regolamento,
1. Fa sua la Dichiarazione del Consiglio Europeo del 23 e 24 di marzo 2006
sotto Presidenza Austriaca, nella quale "il Consiglio celebra la notizia
data dal Presidente del Governo spagnolo sull'annuncio di un cessate il
fuoco permanente fatto dal gruppo terroristico ETA";
2. Appoggia la comunicazione del Presidente del Parlamento Europeo Josep
Borrell del 22 di Marzo 2006 a tenore della quale "è una buona notizia per
la società spagnola e per tutta l'Europa che dimostra che può combattersi
il terrorismo con la forza della democrazia; è un momento per dimostrare
serenità e prudenza; è un momento per ricordare le molte vittime del
terrorismo; ed è un momento per la speranza, per l'unità di tutte le forze
politiche democratiche";
3. Chiede al Consiglio e la Commissione che agiscano di conseguenza;
4. Condanna la violenza perché è moralmente inaccettabile ed assolutamente
incompatibile con la democrazia;
5. Esprime la sua solidarietà con le vittime del terrorismo;
6. Appoggia la lotta contro il terrorismo ed il processo di pace sui Paesi
Baschi nei termini fissati dal Congresso dei Deputati della Spagna nella
sua Risoluzione del 20 Maggio 2005, secondo la quale "convinti come siamo
che la politica può e deve contribuire alla fine della violenza,
riaffermiamo che, se si produrrano le condizioni adeguate per una fine
dialogata della violenza, basata su una chiara volontà per mettere fine
alla stessa ed in atteggiamenti inequivocabili che possano condurre a
quella convinzione, appoggiamo processi di dialogo tra i poteri competenti
dello Stato e chi decida di abbandonare la violenza, rispettando in ogni
momento il principio democratico irrinunciabile che le questioni politiche
devono risolversi unicamente attraverso i rappresentanti legittimi della
volontà popolare. La violenza non ha prezzo politico e la democrazia
spagnola non accetterà mai il ricatto della violenza";
7. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente Risoluzione al
Consiglio, alla Commissione ed ai Governi degli Stati Membri.



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