Ricevo ed inoltro.
ciao
Norma
-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: [bastaguerra] Fwd: [FSF] Report assemblea nazionale del
movimento per la pace e contro la guerra del 21-22 ottobre
Data: Tue, 24 Oct 2006 23:28:55 +0200
Da: Doretta <dococchi@???>
Rispondi-a: bastaguerra@???
A: bastaguerra@???
Referenze: <20061024143900.35214.qmail@???>
Inizio messaggio inoltrato:
> Da: Massimo Torelli <massimotorelli@???>
> Data: 24 ottobre 2006 16:39:00 GMT+02:00
> A: fsf <fsf@???>
> Oggetto: [FSF] Report assemblea nazionale del movimento per la pace
> e contro la guerra del 21-22 ottobre
>
> Report dell?Assemblea del Movimento per la pace e
> contro la guerra del 21-22 ottobre, a cura del Tavolo
> fiorentino per l?assemblea nazionale.
>
> L?ASSEMBLEA NAZIONALE DEI MOVIMENTI PER LA PACE E
> CONTRO LA GUERRA tenutasi il 21-22 ottobre a Firenze
> ha chiuso i suoi lavori dopo due giorni intensissimi
> che hanno visto la partecipazione di oltre 200 persone
> e che sono stati resi vivi e appassionati da 102
> interventi.
>
> L?assemblea ha dibattuto sui vari temi che sono
> all?ordine del giorno del Movimento, assumendo alla
> fine decisioni condivise che rappresentano un
> importante contributo per l?azione futura.
>
> C?è stata un?ampia discussione sulla Palestina, con
> spunti e accenti diversi che hanno comunque tutti
> sottolineato la "centralità" della soluzione del
> conflitto israelo-palestinese e l'urgenza di
> un'iniziativa per "salvare la Palestina" e i
> palestinesi di fornte all'intensificarsi delle
> politiche aggressive israeliane. in particolare sono
> stati sottolineati i temi dell?urgenza della fine
> dell?occupazione militare israeliana dei territori
> palestinese; dell?applicazione delle risoluzioni
> dell?Onu; del rispetto del diritto internazionale e
> del parere della Corte de l?Aia, con il conseguente
> abbattimento del muro dell?apartheid; della
> cancellazione dell?accordo militare tra Italia e
> Israele; dello sblocco dei fondi italiani ed europei
> destinati al governo dell?Autorità palestinese.
>
> A proposito dell?Afghanistan l?assemblea si è
> pronunciata unanimemente e risolutamente per il ritiro
> delle truppe italiane. La discussione si è incentrata
> su tempi, modalità di mobilitazione e di creazione
> delle condizioni per coinvolgere la maggioranza del
> paese.
>
> ------------
>
> Fin dal primo giorno l?assemblea ha approvato il
> seguente appello per la liberazione di Gabriele
> Torsello:
>
> I PACIFISTI ITALIANI AI RAPITORI DI TORSELLO :
> "LIBERATELO, E' CONTRO LA GUERRA E L'OCCUPAZIONE
> DELL'AFGHANISTAN"
>
> L'assemblea nazionale dei movimenti per la pace e
> contro la guerra in corso a Firenze rivolge un appello
> ai sequestratori di Gabriele Torsello affinchè lo
> rilascino libero ed incolume.
> Gabriele è uno di noi, è parte cioè di quella grande
> maggioranza del popolo italiano che non vuole nè la
> guerra nè l'occupazione dell'Afghanistan.
> La sua eventuale uccisione colpirebbe il movimento per
> la pace e verrebbe usato come pretesto per proseguire
> l'inaccettabile missione militare italiana in quel
> Paese.
> Ribadiamo la nostra solidarietà al popolo afghano ed
> in particolare alle troppe vittime civili di questa
> assurda e atroce guerra.
> Chiediamo al Governo e al Parlamento italiano di
> rivedere la decisione di proseguire la partecipazione
> italiana alla missione ISAF della NATO, predisponendo
> il ritiro immediato delle nostre truppe
> dall'Afghanistan.
>
> ------------
>
> Al termine dei lavori è stato condiviso il seguente
> documento sulla Finanziaria sul quale è importante
> avviare iniziative di informazione ovunque possibile:
>
> Finanziaria, disarmiamola!!!!
> L?assemblea nazionale dei movimenti per la pace e
> contro la guerra di Firenze ha preso atto che:
>
> La spesa militare con il progetto di legge
> Finanziaria 2007 ? comprensiva di Bilancio della
> Difesa, fondo missioni all?estero e fondi ed esso
> collegati, fondi per i caccia Efa e per le fregate
> Fremm ? raggiunge la cifra record di 21.364 milioni di
> euro.
> Di fronte a tagli pesanti alle spese sociali (scuola,
> università, sanità etc), la reintroduzione dei ticket
> sul pronto soccorso ed altre prestazioni ospedaliere,
> l?aumento delle spese militari del 13,7% appare ancora
> di più inaccettabile.
> Così come sarebbe inaccettabile il tentativo di creare
> un automatismo nell?approvazione delle missioni
> militari all?estero attraverso la costituzione del
> fondo apposito nelle legge finanziaria con l?unico
> obiettivo concreto di bypassare la discussione
> parlamentare sulle singole missioni.
> L?assemblea si impegna ad intensificare le iniziative
> per il disarmo, per la smilitarizzazione, per la
> riconversione ad uso civile delle basi militari e
> dell?industria bellica e per la riduzione delle spese
> militari.
> Questa assemblea chiede al Parlamento chiamato ad
> approvare la legge finanziaria:
>
> a) di stralciare dal testo il fondo sulle missioni
> militari all?estero;
> b) di tagliare le spese militari dando un segno di
> reale controtendenza rispetto al governo Berlusconi
> c) di utilizzare tali fondi reperiti dal taglio delle
> spese militari per aumentare la spesa sociale e quella
> alla cooperazione allo sviluppo nonché al
> finanziamento di corpi civili di pace e di
> interposizione nonviolenta nei luoghi del conflitto.
> (cooperazione e corpi civili che non possono in alcun
> modo essere concepiti come complementari a missioni e
> logiche militari)
>
> Chiede inoltre alle reti di movimento e alle forze
> sociali di far vivere questi punti nelle loro
> mobilitazioni a cominciare dalla manifestazione ?Stop
> Precarietà? del 4 novembre.
> ------------
>
> L'assemblea ha infine condiviso i seguenti impegni:
>
> - adesione alla manifestazione del 2 dicembre a
> Vicenza, contro la totale militarizzazione
> dell?aeroporto Dal Molin, come APPUNTAMENTO NAZIONALE
> UNITARIO, che rappresenta un?occasione di rilancio di
> una campagna PER LA CHIUSURA DELLE BASI MILITARI E PER
> IL DISARMO;
> - convocazione per sabato 16 dicembre a Roma di
> un?Assemblea Nazionale partecipata e larga per IL
> RITIRO DELLE TRUPPE DALL?AFGHANISTAN, in cui
> coinvolgere tutte le reti, le associazioni, i comitati
> locali, gli esponenti del pacifismo e le
> organizzazioni disponibili, quale prima tappa di una
> mobilitazione unitaria e condivisa. Per
> l?organizzazione di quest?appuntamento verrà
> predisposto un apposito gruppo di lavoro aperto a
> tutti i contributi.
>
>
> La redazione del report è a completa cura del Tavolo
> fiorentino per l?assemblea nazionale.
>
>
>
>
>
> CONTRIBUTI APPROVATI PER ACCLAMAZIONE
>
> APPELLO PER SALVARE LA VITA DELL?AVV. BEHIC ASCI, DI
> GULCAN GORUROGLU E DI SEVCI SAYMAZ, SCIOPERANTI DELLA
> FAME CONTRO L?ISOLAMENTO CARCERARIO IN TURCHIA!!
>
> Invitiamo tutte le forze politiche e sociali
> democratiche, le organizzazioni sindacali, gli Enti
> Locali, i Parlamentari di Camera, Senato ed Europa, il
> Governo Italiano ed in particolare i Ministri della
> Giustizia e degli Esteri, le Associazioni che si
> battono per i Diritti Umani ad esercitare in questi
> giorni la massima pressione politica sul Governo
> Turco, sul Ministro della Giustizia Turco, affinché
> accetti, dopo sei anni di lotte e scioperi della fame,
> l?invito al dialogo con gli Avvocati, i Giuristi, i
> rappresentanti dei detenuti politici in merito alla
> drammatica questione dell?isolamento carcerario in
> Turchia.
>
> Questo urgente e pressante appello, che proviene dal
> Simposio Internazionale contro l?Isolamento
> Carcerario, tenutosi il 14-15 ott. in Istanbul, a cui
> abbiamo partecipato e aderito, ha lo scopo di salvare
> la vita dell?Avvocato Behic Asci, di Gulcan Goruroglu
> e di Sevci Saymaz in sciopero della fame da 190
> giorni, che, per interrompere la loro drammatica
> protesta, chiedono esclusivamente l?avvio di una seria
> trattativa sulle condizioni dei detenuti e
> sull?isolamento carcerario.
>
> Dopo sei anni di lotte e di scioperi della fame in
> Turchia durante i quali sono già morte 122 persone,
> nella più completa indifferenza del Governo Turco ed
> anche dell?opinione pubblica internazionale, oggi è
> possibile fermare questa spirale di sofferenza e di
> morte, è possibile una svolta!
> Sia per la maggiore attenzione dell?Europa sulle
> libertà democratiche in Turchia in relazione al suo
> ingresso nella U.E., sia per la solidarietà e la
> mobilitazione di importanti settori della società
> turca (avvocati, giuristi, sindacalisti) cresciuta in
> questi mesi intorno allo sciopero della fame dell?Avv.
> Behic Asci, da sempre difensore dei diritti umani e
> dei detenuti politici, mobilitazione che le Autorità
> Turche non possono più ignorare, è possibile oggi
> cambiare ed avviare il superamento dell?isolamento
> carcerario.
> Solo negli ultimi sei anni migliaia e migliaia di
> detenuti politici, ma anche comuni, sono stati tenuti
> in isolamento in apposite celle denominate F- type.
> Di fronte alla diffusione della forma di lotta dello
> sciopero della fame, lo Stato Turco ha alimentato a
> forza centinaia di detenuti con la conseguenza che
> oggi almeno 600 persone, di cui una parte ancora in
> carcere, hanno contratto la sindrome
> Wernicke-Korsakoff, con perdita di memoria e
> difficoltà nell?uso degli arti.
> L?isolamento carcerario rappresenta una moderna forma
> di tortura fisica e psicologica che mira alla
> distruzione della persona, privandola del vitale
> elemento della socialità, e costituisce una gravissima
> violazione dei diritti dell?uomo, con pesanti e
> permanenti conseguenze sulla salute e l?equilibrio
> mentale (malattie, disturbi, suicidi, autolesionismo).
> I diritti fondamentali della persona non hanno
> confini, dire basta all?isolamento carcerario dipende
> anche da noi!
> Salviamo la vita all?Avv. Behic Asci ed alle altre due
> donne in sciopero della fame!!
>
> ------------
>
> Generale, l?uomo fa di tutto
> Può volare e può uccidere
> Ma ha un difetto:
> Può pensare.
> (Bertolt Brecht)
>
> SOLIDARIETÀ con l?obiettore di coscienza statunitense
> AGUSTÍN AGUAYO
> con tutti i militari che resistono contro la guerra
>
> Secondo il Pentagono, circa 40.000 militari in oltre
> 700 basi militari usa sparse in tutto il mondo hanno
> disertato le forze armate usa dal 2000 - ma fonti
> pacifiste indicano che il numero reale è più alto.
> Piuttosto che andare a combattere nelle guerre
> immorali in Iraq e Afghanistan, queste donne e uomini
> hanno scelto una vita di esilio o di clandestinità,
> con il rischio di arresto e di processo davanti a una
> corte marziale, con la possibilità di anni di carcere
> duro. Le pene previste includono ?la radiazione con
> disonore? e fino a 5 anni di carcere, mentre in tempi
> di guerra i disertori potrebbero ricevere addirittura
> la pena di morte.
>
> Augustín Aguayo, un obiettore di coscienza attualmente
> incarcerato in una prigione militare della base
> statunitense a Mannheim in Germania, è il primo
> soldato usa di stanza in Germania a rifiutare
> pubblicamente di tornare con la sua brigata in Iraq.
> Immigrato messicano con cittadinanza usa, 34 anni e
> padre di 2 figlie gemelle di 11 anni, Aguayo si era
> arruolato nel 2002, dopo l¹11 settembre e con la
> promessa che i suoi prestiti universitari sarebbero
> stati ripagati dall?Esercito, ma a causa delle sue
> esperienze negative nelle forze armate ha chiesto il
> riconoscimento dello status di obiettore di coscienza
> nel 2004. Ancora in attesa dell?esito legale della
> sua richiesta, è stato inviato a Tikrit in Iraq dove
> ha fatto un anno di servizio militare come ausiliare
> medico di combattimento. Mentre era in Iraq, la sua
> richiesta è stata respinta dalle autorità militari e
> Aguayo ha fatto formale appello.
> Nel 2005 Aguayo è tornato con la sua brigata in
> Germania e nell?agosto 2006 il suo appello è stato
> respinto e gli è stato ordinato di prepararsi per
> essere rispedito con la sua brigata in Iraq. Nello
> stesso tempo gli è stato comunicato che - secondo la
> Legge ?Stop-Loss? voluta dal Presidente Bush che
> permette l?estensione arbitraria del servizio militare
> attivo dei soldati in Iraq invece di essere
> congedato dall¹Esercito nel gennaio 2007 secondo i
> termini del contratto di arruolamento, Aguayo
> dovrebbe rimanere in servizio attivo almeno fino al
> settembre 2007.
> Quindi dopo più di 2 anni e mezzo di battaglie legali
> per ottenere il riconoscimento come obiettore di
> coscienza, il 1 settembre 2006 Aguayo non si è
> presentato alla partenza della sua brigata per l?Iraq.
> La mattina dopo si è costituito alla polizia
> militare, pronto per i suoi ideali ad affrontare la
> corte marziale e il carcere. Ma il comandante
> militare ha ordinato il suo immediato invio in Iraq,
> anche in manette se necessario. La polizia militare a
> quel punto l?ha portato a casa con le istruzioni di
> fargli prendere le sue cose per partire per l?Iraq.
> Mentre i poliziotti aspettavano con sua moglie in
> salotto, Aguayo è saltato da una finestra della camera
> da letto ed è fuggito dalla base e poi è riuscito a
> tornare in maniera clandestina negli USA. Il 26
> settembre Aguayo si è di nuovo costituito alle
> autorità militari, questa volta in California, ed è
> stato arrestato, ammanettato e rispedito in Germania,
> al carcere della base usa a Mannheim. Adesso Aguayo
> rischia fino a 5 anni di galera ma se viene accolto il
> suo ricorso civile davanti ad una corte federale a
> Washington a novembre, allora potrebbe finalmente
> ottenere la sua liberazione. Agustín Aguayo è un
> esempio per tutti noi!
>
> Cosa si può fare per aiutare Augustín Aguayo?
> Inviare messaggi di solidarietà!
> <aguayodefense@???
> Poi, se possibile, inviare un aiuto materiale:
> l¹Esercito ha tolto la paga e i benefici famigliari,
> inclusa l¹assicurazionesanitaria, per Aguayo e la sua
> famiglia.
> Inoltre ci sono tante spese legalida affrontare. Un
> Fondo per la Difesa di Agustín Aguayo è stato creato
> dadiverse organizzazioni (p.e. Military Counseling
> Network, Center for
> Conscience and War e American Voices Abroad, una rete
> di attivisti
> statunitensi contro la guerra residenti in 8 paesi
> europei e Libano).
>
> Per sostenere la famiglia Aguayo:
> www.AguayoDefense.org
> Per messaggi di solidarietà a Agustín Aguayo:
> <aguayodefense@???
> oppure presso Helga Aguayo, 36838 57th Street East,
> Palmdale, California
> 93552
> Per informazioni su American Voices Abroad (AVA):
> www.avaworld.org
>
> a cura degli Statunitensi contro la guerra (Firenze)
> <comiraqusa@???
>
> N.B. Agustín proviene da una famiglia povera di
> immigrati messicani in California. Sua moglie e sue
> figlie gemelle di 11 anni stanno passando un periodo
> molto difficile, e non solo in termini economici.
> Bisogna inviare messaggi formali di solidarietà ma
> anche informali di solidarietà umana e di amicizia
> (anche in spagnolo, sua moglie Helga è nicaraguense)
> all'indirizzo <aguayodefense@???.
> Come diceva Che Guevara: "la solidarietà è la
> tenerezza fra i popoli."
> ------------
>
> Libertà per Mumia Abu-Jamal,
> prigioniero politico nel braccio della morte in
> Pennyslvania
>
> L?Assemblea nazionale dei movimenti per la pace e
> contro la guerra, riunitasi a Firenze nei giorni 21-22
> ottobre 2006, esprime tutta la sua solidarietà a Mumia
> Abu-Jamal, ex-Pantera nera, giornalista e attivista
> storico nella lotta per i diritti umani degli
> afro-americani e per la giustizia sociale negli Stati
> Uniti d?America.
>
> Mumia Abu-Jamal è nel braccio della morte nello stato
> di Pennsylvania da oltre 25 anni, un uomo innocente
> condannato a morte per un crimine che non ha mai
> commesso.
>
> Una immensa campagna di solidarietà internazionale è
> riuscita
> nell¹estate del 1995 a salvargli la vita a pochi
> giorni dalla sua esecuzione.
> Adesso, dopo oltre 10 anni, l¹appello di Mumia
> Abu-Jamal è ora in fase di ³procedura accelerata²
> davanti alla Corte d¹appello federale e lo Stato è
> determinato a portare fino in fondo la sua condanna a
> morte.
>
> Oggi con più di 2 milioni di prigionieri in carcere,
> gli U.S.A. hanno il più alto tasso di incarcerazione
> del mondo intero. Ci sono attualmente più di 4.000
> persone nel braccio della morte negli U.S.A., in gran
> parte afro-americani, ispanici e altre minoranze
> etniche.
>
> Il caso di Mumia Abu-Jamal esemplifica questa
> tremenda oppressione razzista e classista del sistema
> giudiziario statunitense contro le classi popolari,
> gli immigrati, gli afro-americani, gli ispanici, i
> poveri e tutti gli oppressi, sistema giudiziario che
> poi storicamente ha sempre usato la pena di morte come
> una vera e propria forma di linciaggio legale.
>
> L¹Assemblea nazionale dei movimenti per la pace e
> contro la guerra, quindi, si associa ai milioni di
> persone in tutto il mondo che chiedono l?abolizione
> della pena di morte negli U.S.A. e nel resto del mondo
> e l¹immediata liberazione del compagno e fratello
> Mumia Abu-Jamal.
>
> approvato per acclamazione
> Firenze, 21 ottobre 2006
>
>
> CONTRIBUTI scritti
>
> 1) OPPONIAMOCI ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
> I DIRITTI DELLE DONNE SONO DIRITTI UMANI
> I CRIMINI DI GUERRA NON SONO FATTI IN NOSTRO NOME.
>
> Vorrei restituire, nei pochi minuti disponibili, la
> discussione e il confronto che hanno attraversato il
> seminario di Trieste del 6-7 ottobre u.s. su
> :?Violenza e Patriarcato?; una campagna europea contro
> la violenza sulle donne; negli workshops ?violenza e
> guerre?; ?violenza e povertà?; ?violenza in
> famiglia?;, ?prostituzione? hanno agito tante
> soggettività di associazioni femminili e femministe.
> La violenza contro le donne, sia nei luoghi di
> conflitto e non, ci riguarda come movimenti per la
> pace e contro le guerre.
> Mi hanno coinvolta molto le pratiche femministe e
> femminili, il dialogo, la comunicazione, la sincerità
> che ci permettevano di avere una relazione e di
> sentire un tutt?uno con corpo e mente.
> Oggi la violenza, nei confronti delle donne,
> costituisce il crimine peggiore, in quanto lede i
> diritti della persona, la dignità, l?integrità,
> annullando l?identità personale.
> Nelle guerre le donne sono oggetto di stupro e nei
> tempi di ?pace? vivono l?inferno tra le mura
> domestiche.
> La violenza è uno dei cardini sul quale si fonda il
> Patriarcato, si manifesta sotto diversi aspetti:
> violazione del diritto di autodeterminazione, violenza
> fisica e sessuale, sfruttamento, tratta delle donne e
> delle bambine, umiliazioni e discriminazioni nei
> luoghi di lavoro.
> Il 70-80% delle vittime nelle guerre contemporanee
> sono civili, gran parte donne e bambine\i.
> Nei campi profughi o nelle prigioni subiscono torture,
> abusi, stupri sistematici che annientano la mente e il
> corpo. Tante sono le forme di oppressione e di
> repressione dovute a ragioni politiche, etniche,
> religiose, economiche.
> I fondamentalismi,i nazionalismi, le nuove culture
> fasciste, hanno la pretesa di controllare il corpo
> femminile, di militarizzarlo per rendere le donne
> docili, asservite e complici del potere patriarcale.
> La guerra è la logica militarista di guardare il
> mondo: le donne, gli uomini, i bambini\e sono
> sacrificati in nome del dominio del più forte. Il
> Patriarcato impone la punizione,la vendetta, l?odio,
> il risentimento: queste sono le risposte ai conflitti
> e ai problemi sociali, invece di praticare la
> com-passione, condivisione, equità e libertà.
> Durante le guerre ci sono esempi di donne che si
> attivano, creano progetti, portano avanti l?istruzione
> per i propri figli. La scuola è vista come continuità
> della vita, una speranza di cambiamento. Hanno dato
> prova di vitalità, di resistenza agli eserciti
> occupanti, di cooperazione con donne occidentali delle
> ONG e dei movimenti pacifisti.
> Nonviolenza e femminismo si saldano strettamente, solo
> la nonviolenza è la strada da scegliere.
> C?è bisogno di ?parola di donne? pacifiste e
> femministe, una parola pubblica non delegata ad altri
> o al privato-personale,ma assunzione di
> responsabilità per costruire una rete di donne animate
> da valori condivisi e che abbiano la pazienza e il
> coraggio di portare avanti un progetto politico.
> Proprio per questo fine, il 26 novembre è stata
> dichiarata giornata internazionale di protesta contro
> la violenza alle donne, si aprirà tra giorni la
> campagna europea. C?E' BISOGNO DI UN FILO COMUNE CHE
> POSSA UNIRE ESPERIENZE, PROGETTI, ELABORAZIONI TRA
> DONNE CHE VIVONO IN LUOGHI DI GUERRA E NON.
>
> Firenze, 21.10.2006
> Verdi Myriam
>
> 2) Consegnato in cartaceo alla presidenza il
> contributo di Fratesco de Lorenzo
> Lettera aperta per l?uscita dell?Italia dall?alleanza
> militare con Usa, Isreale e Nato
>
>
> 3) Mozione in cartaceo dell?associazione di Amicizia
> Italo-palestinese Onlus-Firenze con richiesta di
> invito da parte dei gruppi parlamentari di esponenti
> del governo palestinese e rifiuto del riconoscimento
> dell?evento di Milano ?Sull?arte e vita d?Israele
> 1906-2006?
>
> 4) Mozione in cartaceo a firma Ottanetti e altri per
> un incontro con i parlamentari per emendamenti sulla
> finanziaria
>
>
> 5) DICHIARIAMO IL 4 NOVEMBRE
> ?GIORNATA DELLE FORZE DISARMATE?
>
> Il 4 novembre l'Italia ricorda la vittoria nella prima
> guerra mondiale
>
> l Quella guerra costò all?Italia circa 650 mila morti
> e 1 milione di feriti e mutilati,molti di più di
> quanti erano gli abitanti di Trento e Trieste, i
> territori ?irredenti? ottenuti con la vittoria, che
> erano già stati concessi all?Italia dall?Austria in
> cambio della non belligeranza.
> l La festa del 4 novembre fu istituita dal fascismo
> per trasformare la vittoria militare in una
> esaltazione dell'esercito e delle virtù militari del
> nostro paese
> l Noi vogliamo particolarmente ricordare le vittime di
> quella carneficina (soprattutto contadini, pastori e
> operai);quella guerra spietata devastò l'Europa e ne
> distrusse la gioventù.
> l Noi crediamo che quella guerra fu un?inutile strage,
> come le guerre che la precedettero e quelle che la
> seguirono e quelle che, ancora oggi, offendono
> l'umanità.
>
> Non ce la sentiamo di festeggiare una vittoria che
> costò tanta sofferenza, per testimoniarlo invitiamo
> tutte/i le/i cittadine/i a trasformare questa giornata
> di lutto in
>
> FESTA DELLE FORZE DISARMATE
>
> per L?ABOLIZIONE DI TUTTE LE ARMI E DEGLI ESERCITI
> per IL DISARMO NUCLEARE
> per PORRE FINE ALLA CORSA AGLI ARMAMENTI
> per LA DISTRUZIONE DEGLI ARSENALI NUCLEARI
> per DIRE INSIEME: MAI PIU? GUERRE SU QUESTO PIANETA
>
> LA MATTINA, DALLE ORE 10.00, AL MERCATO E NEL
> QUARTIERE DI SANT?AMBROGIO, PORTIAMO SIMBOLI, COLORI,
> OGGETTI, VOLANTINI, MASCHERE, CANTI, GESTI DI PACE
> FESTEGGIAMO QUESTA GIORNATA CON GLI UNICI ?FUNGHI? CHE
> CI PIACCIONO: PORCINI, PRATAIOLI, OVOLI,
> PENNENCIOLE...
> MAI PIU' FUNGHI ATOMICI CHE INVECE SEMBRANO TORNARE
> MINACCIOSI SULLE CITTA' DEGLI UOMINI (CI SPAVENTANO LE
> PAROLE DEL PRESIDENTE USA CHE, PROPRIO IN QUESTI
> GIRONI, NE PREVEDE L'USO CONTRO L'IRAN)
>
> Giornata promossa da
> Fucina per la nonviolenza
> Partito Umanista
> Donne in nero
> Gruppo vialebombedaviano-comitato fermiamo la guerra
>
>
>
>
> __________________________________________________
> Do You Yahoo!?
> Poco spazio e tanto spam? Yahoo! Mail ti protegge dallo spam e ti
> da tanto spazio gratuito per i tuoi file e i messaggi
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> _______________________________________________
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