ATTENZIONE!! RICORDIAMO CHE QUESTO LUNEDI SARA RECUPERATA LA PROIEZIONE DI
THE TAKE PREVISTA PER LUNEDI 9
Lunedì 23 ottobre ore 21.30
Videoproiezione Un cinema equo e solidale
THE TAKE LA PRESA
di Abi Lewis
presso lauditorium della Parrocchia dellArancio
Martedì 24 ottobre ore 21.30
Prime visioni
VIAGGIO ALLA MECCA
di Ismael Ferroukhi, Marocco 2004 105
con Nicolas Cazalé, Mohamed Majd
Mostra Venezia 2004 Settimana della critica
Il grande viaggio del titolo originale è quello che ogni musulmano nella
vita deve compiere. Quello alla Mecca, sede della religiosità araba, tempio
della fede, meta verso la quale si rivolgono le preghiere di un vecchio
padre arabo, Mustapha, emigrato a Marsiglia anni orsono, e oggi deciso,
prima che sia troppo tardi, a ricongiungersi con il suo Dio. Chiede, senza
possibilità di rifiuto, al figlio adolescente Réda di accompagnarlo.
Insieme, con una macchina riarrangiata alla belle meglio, attraversano
lItalia, lex Jugoslavia, la Bulgaria, la Turchia e infine approdano in
Arabia Saudita. In macchina, e non in aereo, non per un motivo economico, ma
filosofico: per riavvicinarsi a Dio, ci vuole tempo, dedizione, preparazione
agli imprevisti della strada. Il film di Ismaël Ferroukhi, premio Luigi De
Laurentiis come opera prima a Venezia nel 2004, ha la struttura semplice e
classica del road movie intergenerazionale e due interpreti fuori dal
comune, Nicolas Cazale e Mohamed Majd. La schematicità dellimpianto e
lesemplarità del soggetto non compromettono il risultato, impreziosito da
un finale misterioso e per una volta non conciliante, supportato da reali
panoramiche sulle migliaia di fedeli in preghiera. La sceneggiatura di
Ferroukhi esalta attraverso i silenzi le differenze tra i due viaggiatori,
lasciando allo spettatore lo spazio e il modo di riflettere. Non è poco.
(Da: Film Tv)
Mercoledì 25 ottobre ore 21.30
Prime visioni
UN PO PER CASO, UN PO PER DESIDERIO
di Danielle Thompson, Francia 2005 102
con Cecile de France, Laura Morante, Sidney Pollack
Parigi. Tre giorni nel lussuoso quartiere dellAvenue Montaigne, tra sale da
concerto, teatri, case daste e hotel esclusivi, dove si incrociano i
destini di vari personaggi: lacclamato pianista Jean-François Lefort e la
moglie-manager Valentine, impegnati nellorganizzazione di un attesissimo
concerto; la celebre attrice Catherine Versen, artista eclettica ed
iperattiva, adorata da pubblico e critica, ma stressata e insoddisfatta in
cerca del traguardo più ambizioso della propria carriera; Jacques Grumberg,
facoltoso collezionista darte che sta per vendere allasta il suo intero
patrimonio, e suo figlio Frèdèric. Per tutti loro il punto dincontro è il
Bar des Theâtres dove lavora la cameriera Jessica, una ragazza di provincia
giunta a Parigi per trovare lavoro dietro consiglio dellarzilla nonna.
La commedia francese anzi parigina più graziosa della stagione; il che
non le impedisce di dire cose intelligenti, col tocco benefico della
leggerezza. (...) Una semplice metafora attraversa il film di Danièle
Thompson, sapientemente teso come un ponte tra sorriso e emozione: se è vero
che la vita è teatro, ciascuno pensa che ci sia una poltrona migliore della
sua e cerca di sedersi lì. Con esiti variabili. (...) Ma uno dei privilegi
del cinema è proprio quello dintensificare la vita, eliminando i tempi
morti. Poiché la Thompson lo sa bene, la sua piccola commedia umana ne
acquista in ritmo e agilità. Unottima compagnia di attori disegna caratteri
mai caricaturali, in credibile equilibrio tra pregi e difetti. (Roberto
Nepoti, La Repubblica)
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