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Dichiarazione di rifiuto di servire nell¹esercito
israeliano
(18 ottobre 2006)
Care tutte e tutti,
vi inoltro la dichiarazione coraggiosa di Omri Evron
che si è rifiutato
di
servire nei territori occupati palestinesi e che ora
sta scontando 14
giorni
di carcere militare in isolamento. Domani andrà a
giudizio un altro
coraggioso refuskink Lior Volynitz.
La lettera di Omri è stata tradotta all¹italiano da
sua zia Raya Cohen.
Un abbraccio
Luisa Morgantini
Io, Omri Evron, rifiuto di servire nell¹esercito
perché intendo restare
fedele ai principi morali in cui credo. Il mio rifiuto
di arruolarmi è
un
atto di protesta contro l¹occupazione militare
protratta del popolo
palestinese, un occupazione che approfondisce e
fortifica l¹odio e il
terrore fra i popoli. Mi oppongo alla partecipazione
alla guerra
crudele per
il controllo dei territori occupati, una guerra
condotta per proteggere
le
colonie israeliane e per mantenere l¹ideologia della
³Grande Israele².
Rifiuto di servire un¹ideologia che non riconosce il
diritto di tutte
le
nazioni all¹indipendenza e alla coesistenza pacifica.
Non sono
preparato a
contribuire in alcun modo all¹oppressione sistematica
di una
popolazione
civile e alla privazione dei suoi diritti, così come
essa viene
effettuata
dal regime dell¹apartheid e dalle truppe israeliane
nei territori
occupati.
Sono sdegnato per l¹incarcerazione di milioni di
persone dietro muri e
checkpoint, e per la fame che ne consegue. Mi rifiuto
di arruolarmi
perché
non credo che la violenza sia una soluzione e che la
guerra porti la
pace.
Mi rifiuto di servire le industrie degli armamenti, le
aziende globali,
gli
avidi appaltatori, i predicatori di razzismo e i
cinici leader la cui
attività è volta all¹incremento della sofferenza, e
che deprivano le
persone
dei loro diritti umani basilari. Il mio rifiuto serva
a portare
l¹attenzione
sul fatto che non tutti sono pronti a farsi
indottrinare e cooptare per
cause nazionaliste e razziste. Con questo atto voglio
esprimere la mia
solidarietà con tutti i prigionieri per la libertà in
tutto il mondo.
Mi
rifiuto di credere alle bugie diffuse allo scopo di
indurre divisioni e
antagonismi fra i lavoratori delle due parti così che
essi non possano
allearsi nella lotta per i loro diritti. Vorrei che il
mio rifiuto sia
un
messaggio di pace e di solidarietà e un appello a
coloro che uccidono e
sono
pronti a farsi uccidere per interessi che non sono i
loro, a deporre le
armi
e a unirsi nella lotta per un mondo più giusto.
Sebbene sia conscio che questo atto costituisce una
violazione delle
leggi
israeliane, mi sento tenuto a mantenere i miei valori
democratici,
umanistici ed egualitari. Il governo militare di
milioni di Palestinesi
non
è democratico. È mio dovere oppormi a qualunque legge
che renda
possibile
privare altri dei loro diritti e della libertà, o
trattarli con tale
violenza da negare la loro umanità fondamentale.
Rifiuto di uccidere! Rifiuto di opprimere! Rifiuto di
occupare!
Dichiaro la mia lealtà alla pace e rifiuto di servire
la guerra e
l¹occupazione!
Tel Aviv 12 Ottobre 2006
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(
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o7696)
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