> mi pare un approccio interessante. e anche il paragone con il 270 bis,
> che e' diverso per tanti aspetti, ma dal lato che dici te in effetti ha
> tante similitudini.
> la differenza forse piu' evidente e' che per il reato di 270 bis si
> tirano in ballo persone che fanno sempre parte in qualche modo di una
> minoranza.
vero, anche se (purtroppo) solo in parte. ultimamente han fatto numeri
surreali. tipo hanno indagato per associazione sovversiva con tanto di
perquisa familiari di ex morosi di amici di un tempo etc etc...ora
vero è che parliamo di numeri e ambiti differenti, tuttavia quello che
mi premeva dire prima era:
- non importa colpire direttamente o indirettamente, importa attivare
livelli di controllo sia diffuso che settorializzato (sia come
soggetti che come "punizione": gabbio, firme obbligatorie, cash,
sequestri di materiale informatico, panico, ecc..).
- sul piano prettamente politico poi c'è anche l'aspetto non
secondario di rompere le relazioni (e la solidrietà). nell'ambito
delle autoproduzioni differente è il tipo di iniziativa, di
conseguenza anche il controllo viene attivato su altri percorsi.
tuttavia gli obiettivi di fondo rimangono i medesimi, a mio avviso.
nella costruzione di un tessuto di rapporti e (auto)produzioni,
punterebbero a rompere le maglie che uniscono i nodi e moltiplicano
gli snodi. le denunce fanno paura. la polizia postale pure. da 4 o 5
anni per specifiche attività giudiziarie (politiche ma legate alla
telematica) si muove la guardia di finanza. ma a polizia postale,
denunce e guardia di finanza ci si può opporre, in vari modi.
- facendo il percorso al contrario, se il panico creato ad hoc è una
forma di controllo fattivo e preventivo, si inizia a "superare" il
controllo contrastando il panico.
> facciamo uscire qualcosa?
> un testo... un boh...
sì, non sarebbe affatto male.
r
i got whoo! jacklamotta
{scrivano}
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