> chiariamoci subito: il senso di queste denunce e' puramente mediatico e
> il P2P non ne risentira' minimamente.
concordo, ma non credo sia circoscritto all'ambito propagandistico.
> ho pensato di scrivere qualcosa su questo aspetto, di come cioe'
> giornali e media parlino del file-sharing in maniera davvero distorta.
> secondo me una cosa molto subdola che viene fatta e' che si tacciono
> completamente alcuni FATTI:
> -finora NESSUNO e' stato condannato per filesharing di musica,
> nonostante decine di migliaia di denunce in piu' di 4 anni
> -le condanne per filesharing in generale sono state POCHISSIME rispetto
> al numero delle denunce
> -NESSUNO e' stato _nemmeno denunciato_ per aver scaricato (ma solo,
> eventualmente per aver uploadato, cioe' condiviso)
il fatto che nessuno sia stato attualmente condannato è solo una parte  
della faccenda. dividiamo il controllo su due piani: quello  
poliziesco, il primo, nell'immediato, col supporto di mass-media e  
affaristi di turno: si crea paura e  si producono cattivi, si punta a  
spingere a più non posso il senso di "legalità" (di chi? e di che  
cosa?), si offre una mano(ina) a chi ci specula; poi c'è il piano  
giudiziario, immediatamente successivo a quello poliziesco, con  
l'obiettivo di "giudicare" i frutti del grande lavoro dei solerti in  
divisa (e in borghese) e possibilmente di punire un po' a vanvera chi  
capita a tiro.
da questa angolatura, il fatto che non vi siano oggettivamente dei  
condannati non significa che dal loro punto di vista non si siano  
ottenuti risultati. mi viene in mente, cambiando per un attimo di  
ambito (ma rimandendo sul livello del controllo), l'utilizzo che dal  
'99 si sta facendo in italia del 270bis. l'unica condanna concreta in  
questo senso, nel corso di 7 anni, alcune guerre guerreggiate, g8, etc  
etc, è stata data, in primo grado, soltanto pochi mesi fa, a compagni  
anarchici in toscana. nel frattempo centinaia di perquisizioni grazie  
a questo articolo, indagati, collettivi disfatti, sedi chiuse e zero  
solidarietà. senza condanne eh. limitandosi, i controllori, al primo  
piano, quello poliziesco. quando hanno provato a passare per qualche  
tribunale, ciao, accuse declassate, ps e digossini che non sapevano da  
dove arrivassero i documenti da loro firmati, e via dicendo.
ora, dato per scontato il controllo (e la sua duplice qualità di base,  
più le varianti e le variabli impazzite), bisognerebbe capire su quali  
corde spingere affinchè i riflessi dei solerti controllori vengano da  
una parte "smascherati" (in questo senso mi sembra positivo il post su  
copydown) e dall'altra parte superati con pratiche collettive. mi  
verrebbe da chiamare sta cosa "autodifesa" e mi vengono in mente le  
pantere nere; contemporaneamente però meglio costruire anche, percorsi  
e strumenti adeguati del tipo "scavalchiamo e rilanciamo". tiè.
r
i got whoo! jacklamotta
{scrivano}
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