[NuovoLab] appello urgente per Chiapas

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Vanhat otsikot: [NuovoLab] 20 luglio '06
Aihe: [NuovoLab] appello urgente per Chiapas


Continuiamo ad illuminare La Realidad

Dal 2001 funziona ormai ininterrottamente la Turbina per produrre energia
elettrica in forma autonoma e eco-compatibile nella Comunità Zapatista de La
Realidad in Chiapas Messico.
Il progetto, subito dopo il primo Incontro Intercontinentale promosso dagli
zapatisti, era nato dalla volontà di garantire l’accesso all’energia
elettrica negato dal Governo Messicano a molte delle comunità indigene,
nonostante l’intero Chiapas produca energia elettrica per l’intero Messico.

Il sogno della Turbina si è fatto realtà attraverso il lavoro di decine di
volontari italiani, messicani, indigeni e con il contributo di numerose
Amministrazioni Italiane che colsero in questa sfida l’occasione per
affermare una diplomazia diretta e dal basso tra comunità.
La Turbina ha illuminato e accompagnato in questi anni tanti momenti
importanti grandi e piccoli: dal lancio della Marcia Zapatista nella
capitale alla nascita delle Giunte del Buongoverno fino alla proposta
dell’Otra Campana ..ha significato un miglioramento delle condizioni di
vita, la possibilità di sperimentare innovazioni nel campo delle
comunicazioni, della sanità, dell’istruzione.
Tutto questo all’interno della strada delle Comunità Zapatiste di una
sperimentazione quotidiana dell’autonomia e dell’autogoverno.
Oggi la “nostra cara” Turbina ha bisogno con urgenza di una manutenzione
radicale e di ricambi originali non solo per permetterle di fare il proprio
dovere ma per aumentare la produzione elettrica mettendosi al passo con le
necessità della Comunità

Per questo noi facciamo appello

a tutti quelli che hanno conosciuto le comunità zapatiste e La Realidad
direttamente
a tutti quelli che ne hanno sentito parlare
a tutti quelli che si riflettono nei molti mondi disegnati dagli zapatisti
a tutti quelli che pensano che la solidarietà viaggia oltre gli oceani
PER UNA GRANDE ED URGENTE
RACCOLTA DI FONDI PER LA TURBINA A LA REALIDAD.

I fondi possono essere inviati presso:
Conto Corrente n. 512390 di Banca Popolare Etica
intestato a "Associazione Ya Basta! Genova O.n.l.u.s."
ABI 05018 CAB 12101 CIN M
specificando causale: “turbina a La Realidad”.

Referente della campagna ILLUMINIAMO LA REALIDAD
Associazione Ya Basta! Genova O.n.l.u.s.,
Via B. Bianco 4, Genova, tel. 3473116140 mail yabastagenova@???

Siamo disponibili per l’organizzazione di eventi, dibattiti, cene ed ogni
altra iniziativa che ci permetta di raccontare quello che sta succedendo nel
Messico dell’Otra Campana e l’esperienza delle comunità zapatiste.

UN PO’ DI STORIA
Nel 1997 durante una delegazione d’incontro con gli zapatisti nella Comunità
de LaRealidad alla domanda di cosa avessero bisogno ci fu detto “..
l’energia elettrica”. Tornati a casa iniziammo a ripensarci e a cercare di
capire come realmente si poteva dare energia elettrica in quello sperduto
posto della Selva Lacandona in cui volutamente il Governo Messicano lasciava
le comunità indigene senza accesso all’energia nonostante l’intero Chiapas
ne produca per tutto il Messico.
Nell’autunno dello stesso anno una delegazione di Basi d’Appoggio Zapatiste
furono nostre ospiti a Venezia e davanti a centinaia di persone ricordarono
a noi ed in particolare al Vice Sindaco di Venezia Gianfranco Bettin
l’impegno che ci eravamo presi …

Da quel momento l’idea della Turbina iniziò a diventare realtà …
Trovammo la collaborazione del CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca
sui Paesi in via di Sviluppo) e poi del LITA Laboratorio Itinerante
Tecnologie Appropriate) che furono fondamentali per la realizzazione tecnica
del progetto così come a partire dall’Amministrazione di Venezia si creò una
cordata di Enti Locali che finanziarono il progetto, tra i quali il Comune
di Genova con un appoggio di Lit. 10.000.000.
Intanto nel 1998 molti di noi furono espulsi dal Messico per essersi recati
in una Comunità assediata dai paramilitari. Erano gli anni in cui la guerra
di bassa intensità contro le comunità indigene segnava la sua strada di
morte: la strage di Acteal nel dicembre 1997 ne fu l’esempio più brutale.
Il Progetto della Turbina servì non solo a materializzare la possibilità di
garantire energia elettrica in forma autonoma ma anche a mantenere viva
l’attenzione sull’accerchiamento militare che tentava di chiudere
l’esperienza zapatista. Il riconoscimento diretto delle Amministrazioni
italiane ai Municipi Autonomi Zapatisti era un modo chiaro di praticare una
diplomazia diretta dal basso al di là delle istituzioni nazionali.
Per tutti gli anni seguenti decine di volontari, “turbineros” diedero corpo
insieme alla Comunità ai lavori necessari per poter installare la turbina ..
e nel dicembre 2000, accompagnata da una folta delegazione, la turbina
arrivò alla Realidad. Nelle stesse ore l’EZLN annunciava la proposta della
Marcha a Città del Messico ..
Infine .. nel 2001 la luce fu accesa.
Da allora la turbina ha garantito la produzione di energia elettrica con
tutto quello che questo significa in termini di miglioramento e nuovi
progetti nella comunità, nel Caracoles dove oggi ha sede la Giunta del
Buongoverno Hacia la Esperanza …
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto è la realizzazione di un impianto idroelettrico utile a
soddisfare i fabbisogni energetici di una piccola comunita' indigena: "La
Realidad", nello stato messicano del Chiapas.
Il tipo di tecnologia ed i criteri metodologici scelti, conferiscono al
progetto un profilo altamente innovativo dal punto di vista ambientale,
economico, sociale e culturale.
Un corso d'acqua, nel quale viene posta una piccola turbina per generare
energia elettrica, viene considerato una "fonte energetica rinnovabile".
Questa fonte e' virtualmente inesauribile, ovvero si rigenera con velocita'
maggiore di quella con cui viene utilizzata. Inoltre l'impiego delle fonti
energetiche rinnovabili non produce trasformazioni irreversibili
dell'ecosistema e ha un basso impatto ambientale. La fonte energetica
attualmente piu' utilizzata e' costituita dagli idrocarburi (petrolio e
derivati) che oltre a non essere rinnovabile, in quanto il tempo necessario
per "produrli" e' infinitamente maggiore a quello di utilizzo, provoca
ingenti danni all'ambiente (emissione di CO2 ed effetto serra). La scelta di
una tecnologia appropriata che fa uso di una fonte energetica rinnovabile
sottintende la volonta' di costruire un nuovo rapporto tra uomo e ambiente:
non piu' fondato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali,
bensi' su di un loro uso razionale e compatibile con l'ecosistema. Per mezzo
del controllo sulla produzione di energia si esercita implicitamente un
controllo su i bisogni, i valori, e l'economia della societa'. Attualmente
il controllo delle fonti energetiche e della tecnologia necessaria per
utilizzarle, e' in mano a pochi gruppi di potere che tendono ad imporre a
tutto il mondo la cultura e il modello di sviluppo occidentale. Pensare ad
una societa' che abbia come obbiettivo il soddisfare i bisogni primari di
ogni uomo in maniera compatibile con l'ambiente, il rispetto della dignita'
di ciascun individuo e l'interazione costruttiva tra le diverse culture
significa anche modificare l'attuale sistema di produzione di energia,
attraverso una piu' equa ridistribuzione e un uso razionale delle risorse.
Il piccolo impianto idroelettrico è completamente autogestito e permette
alla comunita' di soddisfare i propri bisogni, senza dover sottostare alla
politica economica e all'organizzazione sociale dello stato nazionale.