Testo finale (almeno fino a domani!), con le ultime aggiunte e
modifiche proposte. In caso di modifiche e aggiunte dell’ultimo
momento, forse c’
è
tempo fino al corteo del pomeriggio (magari se ne parla all’assemblea
nazionale al Forte).
Per ora non mi sento autorizzato a inserire i nomi di Ciclofficina
DonChisciotte,
Forum energia e terra/Terra come aderenti: se non ricevo email
esplicite di richiesta, lascerei soltanto i loro indirizzi come
“alcuni
indirizzi email di iniziative ecologiste a roma”.
Ho aggiunto due adesioni pervenute: Usi e Unicobas (spero di averle
scritte correttamente), che mi sembrano importanti e dimostrano che i
sindacati non sono “tutti uguali” (ammesso che qualcuno tra noi lo
pensi). Spero che questo preluda a una crescente convergenza dei
rispettivi percorsi.
Infine, di mia iniziativa ho aggiunto un riferimento all'ampliamento
della Laurentina, tema introdotto da Nunzio in ml.
A domani (app.to 14.30, davanti Museo Nazionale Romano),
Matteo
TUTTA LA TERRA È IL NOSTRO CORTILE
Le grandi opere sono inutili, costose e dannose, qualsiasi procedura
decisionale si segua: legge obiettivo o procedure ordinarie.
“Il movimento popolare contro il TAV si è ripreso la libertà di
decidere sul proprio futuro, sulla tutela della salute e sulla
salvaguardia del territorio. Riteniamo, pertanto, scorretto il metodo
che ha definito la piattaforma di convocazione della Manifestazione
romana del 14 ottobre 2006.
Non dubitiamo delle buone intenzioni che hanno guidato la stesura del
documento, ma diventare organizzatori senza essere coinvolti non
rispecchia le modalità che abbiamo scelto.”
“La Legge Obiettivo è il coronamento di un processo ultra ventennale,
volto a spianare la strada al partito unico degli affari.”
(stralci dal comunicato elaborato a Condove il 2 ottobre)
FUORI DAL MODELLO DELLA CRESCITA…
Le scelte sugli obiettivi, le priorità, i benefici e i costi dello
sviluppo sono il terreno decisivo di confronto fra interessi e visioni
realmente alternativi: portarle al centro del dibattito politico
sarebbe di per sé un risultato importante.
Al centro della retorica, vuota e anacronistica, della vecchia
politica c’è invece ancora il dogma della crescita. Da parte dei
vertici dello Stato, dei partiti, della Confindustria, si insiste
proprio sull’idea di crescita dell’economia italiana, in una logica
nazionalistica di competizione con le economie di altri paesi. Anche le
varie formazioni della sinistra radicale (per non parlare dei
sindacati) sono nel complesso lontane dal porre in cima alla loro
agenda una contestazione aperta del modello della crescita.
Nei movimenti e nelle comunità locali, al contrario, si diffonde la
consapevolezza che lo “sviluppismo” non sia altro che un’ideologia che
copre gli interessi dei poteri forti, con cui cercano di giustificare
tutto, dalla riproposta dell’energia nucleare all’aumento della
precarietà e al peggioramento delle condizioni di lavoro, dalla rapina
delle risorse del Sud del mondo fino agli interventi militari all’
estero. Di fronte alla crisi globale, alla cui radice sono proprio le
politiche di questo tipo, di fronte a una lunga serie di crimini dello
Sviluppo, da Seveso a Bhopal, da Porto Marghera all’amianto di
Monfalcone, a Cernobyl, si fanno strada idee diverse sull’economia e
sui rapporti della società umana con il territorio e con il Pianeta.
… PER UNA NUOVA QUALITA’ DELLA VITA
Anche vicino a noi, non mancano i terreni di conflitto e di
costruzione: si pensi alla questione della mobilità, dove alle
dinamiche ecologiche avviate dietro l’impulso di Critical Mass, si
risponde con progetti come l’ampliamento della via Laurentina, o come
quello di un parcheggio sotto il Pincio, che certo non risolverà, se
non per pochi privilegiati, il problema della domanda di posti auto
(domanda che così viene incrementata), ma in compenso avrà alti costi
economici e ambientali. Si pensi al progetto di centrale a carbone a
Civitavecchia, al problema dei rifiuti, esploso a Malagrotta, alla
devastazione ambientale e sociale della Valle del Sacco a opera dell’
industria chimica e militare, alle tante battaglie locali (Aprilia,
Blera, Ciampino, e a Roma, fra le tante, la sopraelevata, le espansioni
edilizie, la TAV…); si pensi, anche, ai tanti gruppi impegnati a
costruire pratiche ecologiche e autogestite per la difesa della terra e
dell’acqua, per il risparmio energetico, per le reti di acquisto
ecologico e solidale…
COLLEGARE FRA LORO QUESTI CONFLITTI E PROGETTI, COME SI È GIÀ INIZIATO
A FARE, RAPPRESENTA UN SALTO DI QUALITÀ IMPORTANTE: allargando il
discorso al futuro del Cortile globale, le battaglie dei singoli
cortili acquistano nuovi argomenti e nuova forza. Invitiamo tutti a
partecipare e a pensare insieme, anche a Roma e nel Lazio, gli
obiettivi e le forme di questo percorso comune.
DOMENICA 15 OTTOBRE dalle 10 a sera al C.s.o.a. Forte Prenestino (Via
F. Delpino):
terra/Terra, mercato di prodotti etici e naturali, incontri,
spettacoli
(appuntamento successivo il 19/11)
ALTRI APPUNTAMENTI A ROMA
27 ottobre, P.le Ostiense h. 18:
Critical Mass
Critical Mass si concentra sul diritto dei ciclisti e dei pedoni di
utilizzare le strade. Punta anche l'attenzione sul
deteriorarsi della qualità della vita - a partire dai livelli di
inquinamento dell'aria e dell'inquinamento acustico - che le automobili
creano nelle città.
1 novembre, Viale Aventino, dalle 10 a sera:
Mercato contadino
per l’autonomia alimentare, in occasione del vertice Fao
15-17 dicembre, dalle 10 a sera al C.s.o.a. Forte Prenestino (Via F.
Delpino):
terra/Terra
tre giorni di mercato, incontri, assemblee, spettacoli
a cura di:
Gruppo di lavoro per la comunicazione e le culture
ecologiste – Roma
matteo.podrecca@???
alcuni indirizzi email di iniziative ecologiste a Roma:
ciclofficina.donchisciotte@???; segreteriaforumenergia@inventati.
org; osteria@???
adesioni pervenute al testo di questo volantino:
USI AIT Lazio (usiaitl@???)
Unicobas Scuola Roma
S.i.p. ROMA 14/10/06
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