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La staffetta
La mamma di Carlo al posto del dimissionario Luigi Malabarba. La prima votazione e le emozioni
Entra in Senato Haidi Giuliani "Ma speravo di fare la nonna"
WANDA VALLI
Haidi Giuliani, la madre di Carlo, il ragazzo ucciso durante il G8 di Genova, da ieri è senatrice, indipendente, per Rifondazione comunista. Prende il posto, come era stato concordato in campagna elettorale, di Gigi Malabarba, operaio dell´Alfa Romeo di Arese. Doveva accadere tutto il 20 luglio, il giorno in cui, nel 2001, venne ucciso durante gli scontri di piazza Carlo Giuliani. Ma la richiesta di dimissioni presentata da Malabarba è stata respinta due volte e Haidi ha dovuto aspettare fino a ieri. Appena subentrata si è trovata subito a votare, poi in giro per Roma dove ha vissuto tre anni, quando il marito Giuliano, sindacalista della Cgil, si era spostato lì per lavoro. Roma, dove era nato Carlo, nel 1978. Lei appena uscita dall´aula a chi le domanda se ha provato emozione, timore, per il nuovo, importante, compito che l´attende, risponde: «Semplicemente, visto che sono sopravvissuta al 20 luglio del 2001, null´altro può turbarmi». Aggiunge, con la voce appena venata dalla commozione: «non è la cosa che immaginavo per la mia vecchiaia. Sognavo di essere la nonna dei miei nipotini e anche di altri non miei, di bimbi con la pelle colorata. Invece la vita ha deciso diversamente». Haidi Giuliani si batterà per la Commissione d´inchiesta sui fatti del G8 perché non crede che sia stato il destino a cambiare la sua vita, a spezzare quella del figlio, ma un insieme di circostanze ancora da chiarire. «Per ora la commissione di inchiesta è prevista solo nel programma nell´Unione, ci sarà da lavorare e tanto, ma il lavoro non mi spaventa». E a chi, nell´Unione, non è favorevole, Haidi Giuliani ribatte: «credo sia necessario istituire la commissione non solo per fatto personale e non solo per quel 20 luglio, ma per tutti i giorni del G8, per quanto è accaduto a Genova. E´ una questione di democrazia, di verità. Chi ha la coscienza a posto non ha nulla da temere». Poi, Haidi Giuliani conferma un altro obiettivo: «sono una donna piccola, minuta, che farà sempre parte delle persone piccole, semplici. Spero di riuscire a dar voce a chi non ce l´ha». E ha parole di stima e affetto per Gigi Malabarba. «Non sarò mai alla sua altezza, lo ammiro, lo stimo per il suo impegno morale, civile politico, ecco, se penso a questo, provo un grande timore per il compito che mi aspetta». La sua vita non cambierà di molto: «verrò a Roma, ma continuerò a girare l´Italia come faccio da cinque anni, per incontrare altre madri, altre persone che credono e sperano in una società più giusta». Ai guai dell´Unione al Senato, incalzata da una maggioranza strettissima, confessa di non avere ancora pensato. Non ne ha avuto il tempo. Di Carlo, il suo ragazzo dice: «è stato lui a portarmi dove sono, sarà lui a tenermi per mano».
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