Ciao Stella,
I filtri compositi sono (l'ho letto in alcune pagine web, niemte di cosi' scientifico) combinazioni di carboni attivi e membrane a porosita' nota (di solito 0.45 micron). I carboni attivi presenteno una struttura a pori all'interno della quale le molecole che ci passano vicine vengono piu' o meno adsorbite (legate). Dai una occhiata, per esempio, alla pagina
http://www.nonsoloaria.com/adsri.htm. Tratta di filtri ad aria, ma il mecccanismo e' lo stesso. Tra le varie molecole che si possono legare ci sono anche i prodotti della reazione tra il cloro disciolto da Hera nell'acqua potabile e le sostanze organiche. Sono questi che danno all'acqua quello che viene chiamato "odore di cloro" (il cloro, in reala', non ha odore). L'odore e' piu' forte nelle piscine che nell'acqua che bevi poiche' di sostanze organiche nelle piscine ce ne sono molte di piu' (residui di pelle, capelli ...). Ricordo che queste sostanze sono acide, tant'e' che una delle malattie professionali dei nuotatori e' la carie (in ambiente acido i batteri cariogeni crescono meglio). E qui arrivano i tannini. I tannini contenuti nel caffe', the, vino etc hanno il brutto vizio di legarsi gli uni agli altri formando aggregati che, al ragiungimento di una massa critica, possono precipitare. Chi fa vino li odia perche', cosi' facendo, si trascinano parte del polifenoli che rendono il vino colorato. I tannini, in bocca, possono legarsi al lisozima, proteina contenuta nella saliva che lubrifica le pareti interne. La perdita di efficacia del lisozima da la sensazione che chaimano allappamento. L'aggregazione dei tannini tra loro e di questi col lisozima dipendono dal pH. Qualcosa mi dice che la perdita dell'odore di cloro, la mancata formazione del fondo nella tazzina e il cambio di gusto siano legati piu' o meno in questo modo. In effetti quando tu metti il limone (acido citrico) nel the, questo cambia colore a razzo. Quando ho letto la tua mail avevo pensato alla sottrazione, da parte dei carboni, di alcuni cationi (calcio, magnesio ...). Questi cationi possono formare sali insolubili con i tannini, facendoli precipitare. Poi pero' ho letto in alcune pubblicita' su filtri a carboni che questi non modificano la durezza dell'acqua, cioe' proprio la concentrazione di questi cationi.
Il problema dei carboni attivi e' che i loro pori sono ostruiti dalle medesime sostanze che adsorbono. Nel caso dell'acqua che esce dai rubinetti il loro tempo di vita dovrebbe essere ragionevole, perche' e' acqua che e' gia' stata resa potabile da Hera. Hera cioe' ha gia' fatto a monte quello che i filtri domestici fanno a valle.
Prendi queste informazioni come non troppo scientifiche, ma piu' come "riflessioni a voce alta".
Luca, in versione Piero Angela.