Re: [Hackmeeting] Considerazioni su Google, che comunque e' …

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Autor: Claudio
Data:  
A: hackmeeting
Assumptes vells: Re: [Hackmeeting] Considerazioni su Google, La Fonera e Skype
Assumpte: Re: [Hackmeeting] Considerazioni su Google, che comunque e' sempre la mia start page

psicosi448 ha scritto:

> un servizio di metamotore di ricerca come clusty ad esempio non e'
> sufficiente ad arginare i problemi di profilazione dell'utenza

vero,
ma la profilazione tra l'altro si puo' vedere in due aspetti:

1) profilazione fatta da parte di chi riceve i dati, in questo caso si
affida ad un livello applicativo (i cookie), per evitarlo servono o
tecnologie d'anonimato su quel livello (su www.google-watch.com trovi
info) oppure cercare le informazioni in altri modi (ed un sistema
distribuito, basato su user ratings sarebbe molto meglio)

2) profilazione da parte di chi puo' analizzare il traffico, non
dimentichiamo che le leggi sulla data retention CI SONO. le nostre email
possono essere cifrate, le nostre sessioni protette, ma non ricordo
nessun motore di ricerca che offre servizio su https. inoltre l'analisi
del traffico dei motori toglierebbe all'analista il grosso problema
della quantita' di dati. sniffare e memorizzare il traffico web/emule e'
troppo, ma sniffare il traffico web verso i motori di ricerca puo'
rivelarsi ben peggio di un DB con su il nostro DNA, il DNA non significa
nulla, le nostre ricerche significano noi stessi.

3) trackmenot richiede un discorso a parte


> tu dici che il predominio di un servizio o di un motore non e' un
> problema, imho e' una leggerezza

non dimentichiamo che, nonostante le possibilita' di profilazione e
nonostante le possibilita' di disinformazione, google e' una societa'
che guadagna con il marketing. non e' nato come strumento di controllo e
probabilmente non lo sara' mai.

se la disinformazione e' un mezzo attivo e su questo google ne e' parte
spettatrisce, la profilazione puo' essere anche un mezzo passivo e non
e' di certo l'uso di alltheweb piuttosto che di yahoo ad evitarla.

(ah, tra l'altro, tutto il thread di fonera l'ho saltato quindi non so
bene di che si parlava, scusate)

> e' una scappatoia filosofica quella di dire che un _fatto_ debba essere
> preso da fonti alternative a quella predominante, proprio perche'
> Internet non e' una fonte di verita' assoluta

questo d'accordo e sopratutto, internet ti da la possibilita' di essere
collegato ad ogni altro peer della rete con un rapporto di 1 a 1.
l'informazione ha sempre passato per una via piramidale, per cui, prima
doveva prendere rilevanza, poi passare al giornalista, poi passare
all'editore, poi essere pubblicata ed essere letta. ora puo' andare
direttamente da sorgente a destinatario. qual'e' il problema ? che prima
c'era fiducia nei confronti di una testata piuttosto che di un'altra,
ora ci puo' essere l'user ratings, l'e-democracy, il collaborative
filtering...

di recente mi sono stati segnalati:
www.digg.com e www.reddit.com, qualcuno li conosce ?


> una "stronzata" :) detta durante il seminario diceva che oramai si da'
> per scontato che quello che si riesce a trovare sulla rete (con la
> ricerca piu' fine sul motore di ricerca piu' imparziale) sia vero

sul concetto di verita' ci sarebbe molto da dire, piu' che la verita' in
se, la cosa piu' preoccupante/fastidiosa e' la resistenza che la mente
applica ai cambiamenti. e' facile apprendere ed acquisire, ma difficile
cambiare.

in quest'ottica prende una fastidiosa importanza "il primo link", che,
mancando di obiettivita', puo' influenzare alla lunga chi/cosa apprende
roba sulla rete.

wikipedia, nonostante in un mondo nero si possa vedere come strumento di
controllo delle masse (www.wikipedia-watch.org mi pare un po'
squilibrato), mi pare molto piu' collaborativo/ininfuenzabile/obiettivo,
pero' non e' la soluzione.



> se ho interpretato bene il tuo pensiero, secondo te e' sufficiente
> incrociare fonti diverse magari piu' specializzate di quella di google
> per ottenere un _fatto_
> secondo me e' un grave errore

in questo modo eviti, potenzialmente.
1) la non visibilita' sulle parti non indicizzate
2) l'eventuale ranking modificato di una notizia rispetto un'altra


> il progetto delirante della comunita' scrivente ippolita sollevera'
> anche piu' di una perplessita' tecnica, ma sicuramente colpisce nel
> segno il _vero_ problema, cioe' il _vero_ lato oscuro di google, quello
> di essere una fonte che subdolamente (senza colpa) ha diffuso il
> concetto che siccome riesco ad indicizzare tutto allora posso conoscere
> tutta Internet omettendo il fatto che l'entry point e' tutt'altro che un
> entry point ma e' un filtro a tutto gli effetti, omettendo inoltre che
> le prestazioni sorprendenti che raggiunge nella velocita' e nella
> precisione delle risposte (addirittura si permette di correggerti le
> domande) sono a scapito di una violazione della privacy dell'utonto
> medio che cmq se ne frega

eh non dico nulla che del progetto ippolita non so cosa dire (sapevo
solo del libro), ma mi informo

>
> la soluzione non puo' essere smettere di usare google
> la soluzione non puo' essere usare e incrociare motori simili a google

:)

haloa,
vecna