[Forumlucca] RESOCONTO INCONTRO 28 SETTEMBRE CON MANLIO DIN…

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Autor: Fabio e Grazia
Data:  
A: forumlucca
Assumpte: [Forumlucca] RESOCONTO INCONTRO 28 SETTEMBRE CON MANLIO DINUCCI
Invio qui sotto il resoconto dell'incontro con Manlio Dinucci sulle ragioni del "no" alla

missione militare in Libano e nel frattempo vi ricordo la prossima riunione del gruppo di

lavoro contro la "Guerra Infinita" che, come già comunicato, si terrà:

GIOVEDI' 12 OTTOBRE ALLE ORE 21

AL CIRCOLO "IL MATTACCIO" DI TASSIGNANO.

A presto......

Fabio Lucchesi





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La sera del 28 Settembre si è tenuto, presso la sala delle riunioni del Comune di Capannori, il partecipato incontro pubblico con Manlio Dinucci sulle ragioni del no alla missione militare in Libano .

L'interessante intervento di Dinucci si è articolato principalmente su 3 punti:



1)L'invasione israeliana del Libano;

2)Il ruolo dell'ONU in questo frangente e la storia delle precedenti missioni di "pace" in Libano ;

3)La politica estera italiana e il nuovo modello di difesa.

Rispetto al primo punto il relatore ha evidenziato come la cattura di due soldati israeliani da parte di hezbollah sia stato solo il pretesto per scatenare un'invasione già programmata da tempo. I costi -per i libanesi- di 33 giorni di guerra non possono essere ancora quantificati. Un dato di fatto tre tutti:l'uso di decina di migliaia di bombe a frammentazione ( cluster bomb) su di un territorio, il sud del Libano, esteso meno della provincia di Lucca, ha lasciato in eredità ad un paese semidistrutto un milione di minibombe inesplose , pronte ad accogliere il ritorno della popolazione civile alle loro "case". Inoltre c'è il fondato sospetto che siano state sperimentate armi di nuovo tipo con effetti raccapriccianti sulle vittime colpite.

Sul ruolo giocato dall'Onu , Dinucci ha insistito sull'intervento tardivo del Consiglio di Sicurezza - dopo 33 giorni di bombardamento a tappeto del Libano- che è sembrato più utile a mettere una toppa sul fallimento della offensiva di Israele bloccata in modo inaspettato da hezbollah che non a garantire una possibilità di pace giusta.

La stessa risoluzione 1701 del consiglio di Sicurezza che parla di interposizione e poi " stranamente" pretende che i caschi blu non si dispieghino tra Israele e Libano ma esclusivamente nel territorio di quest'ultimo, sembra destinata ad avere l'esito fallimentare delle precedenti missioni di pace in Libano che hanno di fatto poi coperto le peggiori violazioni da parte-o per conto israeliano( ricordiamoci del massacro nei campi profughi di Sabra e Chatila nel 1982 ).

Si è poi passati ad esaminare perché è comunque censurabile la partecipazione italiana alla missione militare in Libano. Anche qualora il carattere della missione fosse stato effettivamente di pace, sarebbe stata in ogni caso da escludere la partecipazione italiana in quanto paese non equidistante tra i contendenti poiché legato da due anni da un accordo di collaborazione militare con Israele. Allora perché il Governo italiano -con l'appoggio quasi unanime del Parlamento-ha potuto varare questa missione. Di fatto nel corso di quindici anni è cambiata la "nostra " poltica esterae conseguentemente è stato progressivamente stravolto il ruolo delle forze armate: infatti mentre il loro compito costituzionale sarebbe la difesa del territorio, sono in realtà state trasformate ( a questo è servita l'abolizione della leva ) ed attrezzate per intervenire nelle aree di crisi dove siano in gioco interessi economico-strategici italiani. Così , in linea con quanto avvenuto da tempo ,prima negli Usa e poi in altri paesi ( Gran Bretagna, Francia etc.. ) e in barba all'articolo 11 della Costituzione, si sono organizzate le forze di rapido intervento sempre più coinvolte in " guerre umanitarie" o " missioni di pace ". Tutto ciò, oltre ad essere avvenuto in palese violazione della Costituzione ha comportato un netto aumento delle spese militari tale da portare l'Italia al settimo posto nel mondo per la percentuale di bilancio destinata al capitolo Difesa.

In questa politica- purtroppo- governi reazionari e governi " amici " sono stati ( e sono tuttora ) squallidamente simili e disposti a tagliare ( come prevede la prossima finanziaria) fondi per enti locali, sanità e scuola a vantaggio delle spese di guerra.

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