(L) [WIKI] Spiegazione

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Autor: pinna
Data:  
A: autoprod - muzak - no-copyright - etc.
Assumptes nous: (L) benefit
Assumpte: (L) [WIKI] Spiegazione

ho aggiornato la pagina:
http://diy.mianonna.it/index.php/Spiegazione

incollo il testo attuale della pagina piu' sotto, cosi' se avete dei
commenti veloci da fare li potete fare qui e io poi li riporto nel wiki.


note:

* ho aggiunto la cosa messa da pinke sul forum (pero' pinke guardala
perche' te l'ho un po' cambiata).

* le altre definizioni o riflessioni sul DIY che ho trovato finora le ho
messe in un elenco puntato.
in questo modo non serve che puntiamo a scrivere un discorso sul DIY
unitario e omogeneo, difficile da scrivere, ma possiamo includere con
tranquillita' anche le due frasi che ci vengono in mente per caso, o una
citazione dei Fugazi (e' solo un esempio).
in questo modo dovrebbe anche essere piu' semplice includere riferimenti
a esperienze di autoproduzione magari un po' divergenti tra loro (v.
thread su HOMEMADE di qualche giorno fa, dove sono emerse alcune
differenze).


ciao
pinna



'''Stiamo creando un portale, un luogo di visibilita' per chi fa
autoproduzione''' ''(o solo autoproduzioni musicali?)''.

Se vuoi partecipare alla discussione
[https://autistici.org/mailman/listinfo/left iscriviti alla mailing
list], oppure scrivi su questo stesso
[http://diy.mianonna.it/index.php/Pagina_principale wiki].

Nel frattempo stiamo allestendo [http://www1.autistici.org/diy/ uno
spazio piu' definitivo].

Oltre alla rete, discutiamo e proseguiamo i lavori anche faccia a faccia
nei nostri [http://diy.mianonna.it/index.php/Incontri incontri].


== Il portale ==

[http://diy.autistici.org Anteprima]

Ogni band avra' la sua paginetta dedicata, che potra' essere piu' o meno
personalizzata. Nella paginetta sara' possibile inserire e aggiornare
informazioni sulla band, interagire con gli altri utenti del portale,
pubblicare musica (...''altro''...).

Il fatto che per questo tipo di comunicazione moltissime band si
appoggino a MySpace e' stato lo spunto per una riflessione. Abbiamo
analizzato vari aspetti di MySpace che per noi sono negativi. Il
confronto che ne e' seguito ci ha portati a iniziare la costruzione di
questo portale. Non intendiamo proporre questo portale come
un'alternativa a MySpace: oggi come oggi non e' possibile fare
concorrenza a MySpace neanche per i piu' potenti soggetti commerciali, e
non intendiamo certo farlo noi.

Ma possiamo mettere in piedi alcuni degli strumenti che offrono servizi
come MySpace, perche' sono utili, e condividerli con chi fa
autoproduzioni. Vogliamo, per quanto possibile, avere il pieno controllo
sugli strumenti di cui ci serviamo.


== Il DIY per noi ==


* DIY significa ''Do It Yourself'' ("Fallo da te"). In italiano di
solito si parla di '''autoproduzioni'''. Per noi e' qualcosa di
strettamente legato all'esperienza dell'autogestione, alla
sperimentazione di modi diversi di affrontare la realta', alla
costruzione in prima persona delle cose e al controllo diretto degli
strumenti con cui le si fanno.

* Il DIY e' un modo di stare al mondo. Significa porre l'accento sul
piacere di autogestire le proprie attivita', al di' la' dei soldi, della
fama, al di' la' di tutto quel sistema di valori che trova piena
realizzazione soltanto in un supermercato. Riscoprire il significato di
creare per il piacere di farlo, o prendere qualcosa di già fatto e
modellarlo, adattarlo, ricostruirlo o distruggerlo per poi ricrearlo con
nuova linfa, ritrovare il contatto manuale con le cose appena fatte per
conoscerne anche l'anima.

* Il DIY non giudica in base ai criteri di vincenti o perdenti, di tanti
o pochi soldi, ma da' peso alle relazioni tra le persone, allo
sbattimento che c'e' dietro anche alle autoproduzioni piu' modeste,
all'attitudine che le anima e che le rende carne e sangue in un mondo di
illusioni e plastica. Il DIY è il rifiuto di stili di vita imposti dalle
varie MTV, dalla pubblicità o da quei momenti di incontro creati su
misura per incanalare sempre più gente, che danno l'illusione di poter
fare una vera scelta in libertà, quando invece ci si trova sempre più a
che fare con lo squallido ''produci-consuma-crepa''...il rifiuto dei
lustrini, delle etichette, degli schemi per non farsi catalogare,
organizzare e intrappolare in target pubblicitari, in possibili fonti di
guadagno per padroni, pubblicitari, psicologi, esperti di marketing e
tutti i rappresentanti di questa società che ti succhia fino all'ultimo
neurone per farti diventare l'ennesimo cliente modello.

* DIY e P2P: autoproduzioni che nascono libere, e produzioni commerciali
che vengono liberate. I due argomenti per troppo tempo sono restati
confinati in due mondi separati, l'uno legato spesso a una élite
musicale, l'altro a una élite tecnofila. Chi frequenta assiduamente i
circuiti del file-sharing spesso non conosce il mondo sotterraneo delle
autoproduzioni, cosi' come chi passa la vita a autoprodurre dischi
magari ignora tutte le discussioni che ruotano intorno al P2P
(dall'inadeguatezza delle attuali leggi repressive sul copyright, alla
diffusione di modelli alternativi come le licenze libere, alle
rivendicazioni del no-copyright). Abbiamo cominciato a discuterne e
abbiamo concluso che sarebbe bello che questi due mondi si incontrassero
di piu', che trovassero modi per contaminarsi o anche solo per "unire le
forze".