La Scuderia complice di un lager!
Oggi gli studenti della Rete Universitaria,insieme alle altre realtà  
che promuovono la No_ Border_Parade, hanno fatto visita alla Scuderia  
di Piazza Verdi per ricordare a tutti che l'azienda che gestisce il  
locale, la Concerta, è la stessa che ha in appalto la distribuzione  
dei pasti ai migranti detenuti nel CPT di via Mattei. Un'azienda che è  
quindi complice di ciò che rappresenta il CPT e di ciò che vi accade  
all'interno, non facendosi scrupoli di una sistematica segregazione  
etnica e delle violenze quotidiane. Non stupisce che il barista della  
Scuderia abbia immediatamente minacciato di "tagliare la gola" a chi  
stava distribuendo dei volantini...
PER LA CHIUSURA IMMEDIATA DEI CPT!
SABATO 7 OTTOBRE H16 TUTTI ALL'INCROCIO VIA INDIPENDENZA/VIA RIGHI PER  
LA NO_BORDER_PARADE!
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La Scuderia, locale dell?Arstud (Azienda Regionale per il diritto allo  
Studio), è affidato in gestione alla Concerta S.p.A. e alla Ruvido  
S.r.l. La Concerta è la stessa azienda che gestisce la mensa  
universitaria di Piazza Puntoni e che ha l?appalto per le forniture di  
pasti ai CPT di Via Mattei a Bologna e di S. Anna a Modena.
Si tratta quindi di un?azienda che non solo lucra sui bisogni degli  
studenti (la mensa di Piazza Puntoni è la più cara d?Italia) ma si  
rende complice di quel carcere etnico che è il CPT. Un luogo dove  
vengono rinchiusi migranti che non hanno commesso alcun reato, e che  
scontano fino a 60 giorni di reclusione fino al momento del rimpatrio.  
Un luogo funzionale al controllo sistematico del desiderio, del  
bisogno e del diritto universale di attraversare il mondo. Un luogo  
che è dispositivo istituzionale di precarizzazione globale del lavoro  
e delle esistenze. Un luogo fatto di violenza e segregazione, pestaggi  
e morti sospette.
Una struttura costruita sulla base delle disposizioni contenute nella  
legge Turco-Napolitano e poi adeguata alle norme ancora più razziste  
della Bossi-Fini. Una struttura aperta e gestita con il  
silenzio-assenso degli enti locali bolognesi (Cofferati in campagna  
elettorale ne aveva promesso il ?superamento? ma nulla è stato fatto  
in questa direzione) ma anche con la collaborazione di aziende come la  
Concerta e la Misericordia e di organizzazioni come la Croce Rossa.
E se la complicità della Concerta nella gestione del CPT è evidente,  
noi vogliamo sottolineare anche la complicità dell?Arstud, che ha  
consapevolmente appaltato due strutture centrali nel cuore della zona  
universitaria ad un?azienda disposta a tutto in nome del profitto.
Le conseguenze sono evidenti: le esternalizzazioni portano ad una  
gestione aziendalista fatta di servizi scadenti e insufficienti,  
prezzi inaccessibili e pesante sfruttamento dei dipendenti, allo scopo  
di ingrassare le casse di aziende ?amiche? come la Concerta. Per  
questo abbiamo sempre sostenuto e ribadiamo che la mensa dovrebbe  
essere gratuita e gestita direttamente dall?Arstud.
Alla Scuderia poi l?esternalizzazione ha portato conseguenze ben più  
gravi del semplice aumento dei prezzi o dello stravolgimento della  
funzione di un locale che anni fa era a sua volta una mensa  
universitaria. In questi anni infatti abbiamo raccolto numerose  
testimonianze di discriminazioni evidenti compiute in quel luogo. Dal  
negare l?accesso ad un ragazzo di colore al decidere chi può entrare  
in base all?abbigliamento, fino allo sconcertante divieto di studiare  
dentro al locale. Tutto questo da aggiungersi ovviamente alla  
selezione economica creata da serate con ingresso a 10 euro?
In Piazza Verdi, nel cuore della zona universitaria, esiste quindi uno  
spazio in origine pubblico che è diventato luogo di discriminazione e  
di selezione, di profitto e di sfruttamento.
Costruiamo iniziative di controinformazione, di conflitto e di  
riappropriazione, perché Concerta e Arstud devono essere messe di  
fronte alle loro responsabilità!
Vogliamo che spazi fondamentali per il diritto allo studio, come la  
Scuderia e la mensa, siano gestite dall?università e non privatizzate  
ad aziende infami come la Concerta!
Mobilitiamoci per la chiusura immediata dei CPT e per la libertà dei migranti!
Rete Universitaria Bologna
per l'autorganizzazione sociale
reteuniversitariabologna@???
http://www.inventati.org/uniboom
assemblea ogni lunedì ore 21 @vag61 v. Paolo Fabbri 110
radioboom - in onda ogni lunedì ore 14 radiocittà fujiko fm103.1
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NO_BORDER_PARADE
Siamo le parole che diciamo. Siamo i conflitti che agiamo. Siamo le  
strade che attraversiamo.
Siamo occupanti di case che pensano che il diritto all?abitare non  
passa attraverso il mercato degli affiti dai prezzi insostenibili,  
siamo giovani che costruiscono isole di libertà e di condivisione  
autogestendo centri sociali, siamo studenti che si autoriducono la  
mensa e precari che rivendicano la gratuità dei trasporti.
Siamo i sentieri tracciati dai nostri desideri: piazze, strade e spazi  
liberi da vivere in comune e senza limiti di orario e senza  
controllori, film copyriot e libri gratuiti. E la voglia di  
riprenderci tutto quello che non abbiamo ancora avuto e che ci spetta.
Siamo parte integrante di un tessuto connettivo che si esprime in  
molteplici forme di vita e produce la ricchezza materiale e  
immateriale dei territori in cui viviamo, siamo corpi e macchine  
comunicanti in movimento la cui vita è quotidianamente messa a valore  
e sfuttata nei mille modi in cui questa città è capace.
Sabato 7 ottobre
è giornata di mobilitazione europea dei migranti. I linguaggi e le  
pratiche del conflitto attraverseranno lo spazio metropolitano: le  
reti sociali si incontreranno nelle strade e nelle piazze di Bologna  
per chiedere l?immediata chiusura dei cpt, l?abrogazione immediata  
della legge Bossi- Fini e un?Europa sociale senza alcuna frontiera.
Chiudere i Cpt è affermare il diritto di tutti gli uomini e di tutte  
le donne alla cittadinza universale.
Chiudere i Cpt è smontare un anello della catena del comando sul  
desiderio autonomo di migrare.
Chiudere i Cpt é combattere lo sfruttamento del capitale sul lavoro.
La NoBorderParade è manifestazione cittadina comunic-attiva di chi non  
vuole confini, nemmeno nella nostra città, la *bolognarossa* dello  
sceriffo Cofferati, degli sgomberi e delle deportazioni nel lager  
etnico di via Mattei, delle complicità delle imprese private nella  
gestione del Cpt (Concerta spa, Confraternita della Misericordia), del  
business delle cooperative nel settore edilizio, della pulizia, dei  
servizi alla persona.
La NoBorderParade è la parata di chi vuole abbattere le barriere e i  
confini mobili delle metropoli contemporanee, gli occhi invadenti  
delle telecamere e la militarizzazione delle strade, è un assalto  
linguistico e comucativo al paradigma della sicurezza.
La NoBorderParade è la nostra risposta a chi crede di poter  
disciplinare i nostri comportamenti, a chi vorrebbe rinchiudere la  
nostra socialità in luoghi e orari predefiniti.
Nella Bologna del proibizionismo, delle piazze invase dalle  
camionette, dei portici ornati di telecamere non possiamo che tessere  
il territorio comune del conflitto.
Un territorio espressivo e molteplice , un fiume in piena che abbatte  
ogni divieto.
Cominciando da sabato 7. Ci vediamo alle 16.00 in via Indipendenza.
CHIUDERE I CPT ABROGARE LA BOSSIFINI.
CREARE DAL BASSO UNA CITTA? DI DIRITTI E CONFLITTI.
Promuovono:
RETE UNIVERSITARIA, CRASH, MAO, PASSEPARTOUT, VAG61, CUA, TPO
Adesioni&Informazioni: noborderparade@???