Re: [Cm-roma] la vicenza Angelo Mai:: un riassunto delle pun…

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Autore: alberto bertolazzi
Data:  
To: Prepariamoci a invadere Roma
Oggetto: Re: [Cm-roma] la vicenza Angelo Mai:: un riassunto delle puntate precedenti
Dajeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
In un mondo dove domina l'incoerenza, noi non ci staremo mai!

"capomeccanico .." <rercobra@???> ha scritto:

Ecco un bel riassunto sulla vicenda Angelo Mai ( non so chi sia il ragazzo/a
a scrivere ) :: e capirete perchè da tempo la maggior parte della
ciclofficina centrale ha pensato di non mettere più piedi all'interno della
struttura per continuare con delle trattative separate con il comune di Roma
per un'altra SEDE.

preso da:
http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1159921_comment.php#1159923
:::::::::::::::::::::::::::

e bastaaa!!!
ma è possibile che si continua a dare retta a sta storia dell'angelo mai?
porco °°°° un po' di coerenza!
per chi non ne sa nulla, o meglio sa poco e male:

1- all'inizio l'angelo mai era una occupazione solo a scopo abitativo fatta
esplicitamente in prospettiva di uno scambio, per far "definitivamente"
assegnare delle abitazioni a 25 nuclei famigliari (singoli/e e famiglie),
occupazione portata avanti dal CPLC (Comitato Popolare di Lotta per la Casa)
i cui referenti più in vista erano Pinona e Gino, quando lavoravano
politicamente ancora insieme.

2- Dopo, e cerchiamo di capirci che vuol dire dopo in una occupazione, cioè
quando il rischio di denuncie e pizze era ben passato, si sono formate altre
due strutture interne, ben separate tra loro: la CiclOfficina Popolare, con
il Boscaiolo e gli altri, cmq sempre più o meno interna a dinamiche di
movimento, e un gruppo di persone che avevano deciso di fare e gestire
(vedremo poi che significa) attività culturali, soprattutto teatrali,
all'interno dell'angelo mai.
un poco alla volta, ma abbastanza in fretta, è venuto fuori la vera natura
di questi "teatranti": borghese, schifosamente ed esplicitamente borghese.
hanno lavorato di fino però, bisogna ammetterlo.
la prima grossa contraddizione è arrivata quasi subito: poco dopo
l'nsediamento dei teatranti, la famiglie occupanti si sono trovate tutte le
stanze del piano terra chiuse con il lucchetto, la cappella, che si usava
per le iniziative, chiusa anch'essa e divenuta deposito materiali e sala
prove ESCLUSIVA dei teatranti, la sala cinema del convitto trasformata in
teatro (niente più cine)ESCLUSIVO dei teatranti, azz! un bell'inizio!
alla richiesta di chiarimenti, soprattutto per le stanze chiuse, poche e
vaghe risposte, del tipo "in una facciamo tango, in quell'altra prove di
altre compagnie, qui vogliamo il bar del teatro, etc. etc."

3- allora per chi ha un po' di esperienza di che cosa è una occupazione e di
quanto sia difficile gestirla, sa che queste sono decisioni che si prendono
collettivamente, e che soprattutto sa che il concetto di "è mio" è una
contraddizione macroscopica in una occupazione!!
se anche si utilzza uno spazio, soprattutto per performance temporanee, tipo
il tango, che sarà al max 3 gg a settimana, è chiaro che nel resto dei gg ci
si può fare altre cose, a meno che nn diventa TUO, e te lo chiudi con il
lucchetto, occupandolo quindi SOLO 6 ORE A SETTIMANA, e poi lasciandolo
inutilizzato perchè è tuo (manco te lo sei occupato) tanto per dirne una.
prendiamo l'esempio del bar. il bar non è serviva a finanziare
lìoccupazione, ma le attività culturali, cosa che ci può anche stare, ma se
poi qualche altra stuttura, come ad esempio la ciclofficina (ma anche
altre!), decide di farne uno (anche temporaneo) per finanziare delle
iniziative sglegate dal teatro, "eh no, così ci fate CONCORRENZA!"
roba da libero mercato e proprietà privata, ci mancava solo che chiedevano
l'occupazione di suolo pubblico!
la gestione delle stanze lucchettate completamente in proprio, stanze
AFFITTATE (manco se le so occupate) per le prove e addirittura per casting
(senza neanche chiedersi se quello che veniva prodotto era qualcosa in linea
con lo spirito di una occupazione)!
il problema è che mancando, o anche non volendoci essere, un controllo un
po' più serio da parte del comitato popolare, sti teatranti borghesi de
merda hanno fatto le mosche cavalline sul sudore dei proletari senza casa!
però le attività teatrali bisogna ammettere che erano di qualità.
e infatti tanti pupazzi e donnine coi tacchi, o alternativi radical-chic,
vabbè..a ognuno il suo..
4- a quel punto, siccome si SAPEVA che il posto era temporaneo, indovinate
un po', nasce la Onlus Probasis, tatatà :-)
ma che bravi..certo una onlus di teatro ci mancava proprio in una
occupazione proletaria..stavamo tutti a scalpità!
ma a che serve questa onlus? facile!
ufficializzando le attività culturali, anche attraverso la fitta rete di
contatti che giorgina, una delle teatranti, aveva nel mondo della sinistra
dello spettacolo, e dulcis in fondo, facendo uan raccolta firme tra questi
personaggi famosi, a sostegno proprio di quelle attività teatrali, si è
creata una seconda merce di scambio con il comune..non male, eh?!
"ma come, nn solo siamo occupanti, ma svolgiamo anche attività culturali di
grande rilievo, guarda quanti artisti ci sostengono, daje walter dacce un
posto pure a noi"..roba di altri tempi, questo è politichese puro!!
5- e quindi la soluzione era: residence de merda, e probabilmente
temporanei, per la famiglie proletarie, che si sono fatte l'occupazione,
denuncie e manganellate incluse, ma quelle i proletari le mettono sempre in
conto, e un bel posto dove fare "arte" per sti quattro borghesucci
ammanicati, che hanno sfuttato sto posto per farsene dare uno tutto LORO..
e il sor walter, che è sensibile allìarte, c'era pure cascato, ma gli ci è
voluto poco pure a lui per capire che sti teatranti stavano detazzando.
gli sono stati offerti ben tre posti, ma:
uno era in "periferia", angolo casilina-togliatti (mi sa che nn lo sanno
qual'è la vera periferia a roma), troppo lontano "eh insomma, come ce lo
portiamo il NOSTRO pubblico (cioè i radical-chic del centro città)?", ma non
volevate fare un'oprazione di accesso alla cultura per i ceti meno abbienti,
quale miglior posto dove sviluppare una iniziativa del genere, da quelle
parti c'è solo lo storico teatro della forma, No! Periferia!
vabbè, seconda opzione: l'ex-bingo vicino alla stazione, cioè niente popo di
meno che l'ex-cinema volurno, un posto della madonna, centinaia di strutture
culurali se lo sognerebbero un po' di spazio in un posto così, e invece no,
non va bene, perchè avrebbero dovuto gestirlo con altre attività, niente
esclusiva..insomma si potrebbe andare avanti a lungo..

quindi, please, pur contestando, sempre e comunque, lo sgombero, niente
piagnistei..
INFORMATEVI prima di dire cialtronate
e non venite a chiedere ai compagni/e di solidarizzare con qualcosa che non
c'entra veramente nulla con il/i movimento/i, ne tantomeno è mai stato un
centro sociale, così come è stato inteso, almeno fino a prima della
delibera, una pratica di riappropriazione, elaborazione e soprattutto
liberazione del presente.

"Troppo in basso per fighetti, troppo in alto per le merde"
Capomeccanico
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