Auteur: Alessio Ciacci Date: À: forumlucca Sujet: [Forumlucca] Da far circolare il più possibile! Occorre reagire!
Solidarietà ad Ymane Chfouka
incredibilmente e ingiustamente sospesa dall'Università
Chiediamo alle Istituzioni di dare una risposta positiva e conclusiva perché la famiglia Chfouka rimanga unita a far parte della nostra comunità
Chiediamo diritti di cittadinanza per i migranti, meno parole e più fatti.
Siamo associazioni, sindacati, organizzazioni, semplici persone, impegnati da tempo tutti i giorni sui temi dell'immigrazione, della povertà e dell'emarginazione. Non accettiamo le ingiustizie palesi, l'arbitrio, il razzismo e la xenofobia, vogliamo un mondo più giusto e più solidale.
Con questo spirito ci siamo schierati contro la legge Bossi-Fini, contro i centri di detenzione temporanea rivelatisi incivili contenitori di disumanità, e abbiamo aperto a Lucca come in altre parti della Toscana e d'Italia, vertenze sociali per ridurre i tempi di attesa per le pratiche burocratiche dei cittadini immigrati, per rivendicare progetti di formazione e lavoro, per realizzare Fondazioni Casa e Agenzie Casa, per conquistare la cittadinanza di residenza e la pienezza dei diritti politici per i cittadini migranti. In questo contesto abbiamo sostenuto la mobilitazione di solidarietà con il prof. Salah Chfouka e la sua famiglia in questi ultimi due anni, contro la negazione dei più elementari diritti umani e di cittadinanza. Dopo lunghe vicissitudini Salah, rappresentante della comunità marocchina a Lucca e in Toscana, in Italia da oltre sedici anni, ha ottenuto un permesso di soggiorno, come indicato dai Tribunali, per motivi familiari, a sostegno della figlia Hind che diviene maggiorenne il 7 Novembre 2006, quindi un permesso a scadenza ravvicinata, con il concreto rischio di non poterlo convertire-né rinnovare. In questi giorni alla figlia maggiore Ymane, che, dopo due anni, non per sua responsabilità, è ancora in attesa di regolarizzazione, l'Università di Pisa ha inviato, su sollecitazione della Questura di Lucca, una fredda e burocratica comunicazione di sospensione dell'iscrizione al terzo anno della facoltà di Economia e Commercio e della Borsa di studio che aveva da due anni, dopo aver superato con ottimi voti ben 12 esami. Ricacciare fuori dal nostro paese il prof Salah dopo 16 anni di permanenza in Italia, frantumare un nucleo familiare, così ben inserito nella nostra comunità, ( anche la moglie Latifa lavora, la figlia Hind frequenta con successo l'Istituto professionale per il turismo ), è un percorso inaccettabile da ogni punto di vista: umano, morale, civile e giuridico.
Per questi motivi chiediamo alle Istituzioni una risposta positiva per Salah e la sua famiglia, per porre fine ad una vicenda kafkiana, per dare loro una certezza di futuro rimanendo a far parte della nostra comunità. Occorre cambiare strada, cominciando a smantellare la legge Bossi-Fini, chiudendo i CPT, attuando a livello nazionale e locale urgenti misure per dare dignità di persone ai cittadini migranti.
Venerdì 29 Settembre ore 21 presso ARCI via S. Gemma Galgani 46
ASSEMBLEA PUBBLICA per:
socializzare l'evoluzione della vicenda di Salah e della sua famiglia
aggiornare la nostra piattaforma e definire le modalità operative di una rapida e forte mobilitazione con un'iniziativa di lotta straordinaria, pacifica e non violenta a partire dai primi giorni di Ottobre.
Primi firmatari: Aimac, Arci, Associazione di Mutuo Soccorso Andrea Macchia, Cgil, Cisl, Uil, Cittadinanzattiva, Mani Tese