[NuovoLab] A Genova per la manifestazione contro Grandi Op…

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Auteur: antonio bruno
Date:  
À: forumgenova, forumsociale-ponge, ambiente_liguria
CC: aderentiretecontrog8
Sujet: [NuovoLab] A Genova per la manifestazione contro Grandi Opere (Roma, 14 ottobre)
Anche a Genova stiamo organizzando l’adesione e la partecipazione di
associazioni, comitati, coordinamenti, forze politiche e sociali, singoli
cittadini e cittadine alla manifestazione nazionale contro le Grandi Opere
per l'abolizione della legge obiettivo (Roma, 14 ottobre 2006).

Le adesioni e le disponibilita' alla partecipazione vanno inviate alla
seguente email: bruno@???

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No Ponte, No Mose, No Tav, Coordinamento comuni Val di Susa,
Conferenza Permanente dei Sindaci della tratta ad AV Verona-Padova

con le prime adesioni di:
Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Campagna Sbilanciamoci, Rete del Nuovo
Municipio, Fiom, Carta cantieri sociali, il Manifesto,

ORGANIZZANO Manifestazione Nazionale

14 OTTOBRE ore 14,30 A ROMA

CONTRO LA LEGGE OBIETTIVO E LE GRANDI OPERE DANNOSE, PER UN NUOVO PIANO DEI
TRASPORTI E DELLA MOBILITA’ E PER LE INFRASTRUTTURE CHE SERVONO AL PAESE E
AL TERRITORIO

Dal 2001 al 2005, con il governo Berlusconi, abbiamo vissuto una stagione
in cui le politiche governative hanno tentato di imporre scelte
infrastrutturali e impiantistiche nel campo dei trasporti, dell’energia e
dei rifiuti, contro gli interessi strategici del Paese, senza un reale
coinvolgimento delle comunità locali e dei loro diretti rappresentanti,
eludendo la valutazione ambientale strategica preventiva di piani e
programmi, facendo carta straccia della valutazione di impatto ambientale.

In questo periodo, con le norme derivanti dalla Legge Obiettivo e le scelte
contenute nel Primo Programma delle infrastrutture strategiche, è stata
esasperata la logica del "realizzare senza pensare" opere contro il senso
comune e la razionalità, oltre che spesso contro l'ambiente, la cultura e
il paesaggio italiano e contro, gli stessi vincoli economico-finanziari del
bilancio dello Stato.

Le grandi opere che veramente servono all’Italia dovrebbero essere
finalizzate a trasferire le merci dalla strada, alla ferrovia e alle navi;
a creare una rete logistica intermodale; a realizzare politiche coordinate
per la mobilità urbana; a razionalizzare i sistemi idrici; a prevenire e
contrastare il dissesto idrogeologico; a risanare e riqualificare i beni
culturali, artistici e archeologici; a tutelare, valorizzare e promuovere
il territorio, il paesaggio e la biodiversità.

Finora, invece, sono state sottovalutate le condizioni del territorio, sia
in termini di fragilità dell'assetto idrogeologico che rispetto alla
perdita di funzionalità e di qualità del paesaggio legata agli eccessi di
urbanizzazione e infrastruturazione registratisi in questi anni.

Al tempo stesso, le comunità territoriali e gli stessi comuni sono stati
quasi del tutto esclusi dal confronto e dalle decisioni sulle
infrastrutture da realizzare. Oggi occorre tornare al più presto a un
normale funzionamento dei meccanismi democratici e della partecipazione:
chi vive nei territori interessati da grandi progetti infrastrutturali non
rivendica un potere di veto ma pretende di non essere considerato “oggetto”
di scelte decise altrove.

Non sono stati neanche fatti i conti con la reale disponibilità di risorse
economiche-finanziarie, impostando un programma di interventi “a pioggia”,
per la realizzazione di 531 progetti dal costo complessivo di 264 miliardi
di euro, che costituisce un’ipoteca che graverà sui conti pubblici per i
prossimi 20 anni.

Nel programma del Governo è stato dichiarato il fallimento della Legge
Obiettivo, ma non sono stati ancora compiuti atti chiari e univoci per
superare le norme e le procedure che da questa derivano e abbandonare il
programma delle infrastrutture strategiche, cominciando dai progetti sul
ponte sullo Stretto di Messina e delle tratte dell’Alta Velocità.

Per questo noi scendiamo in piazza il 14 ottobre a Roma per chiedere:

il superamento della Legge Obiettivo e dei provvedimenti da questa derivati
e il congelamento (a partire dalla Legge Finanziaria 2007) del Primo
Programma delle infrastrutture strategiche, che hanno consentito di fare
carta straccia delle valutazioni ambientali su piani, programmi e progetti
e hanno umiliato la partecipazione degli enti e delle popolazioni locali;

l’adeguamento del Piano generale dei Trasporti varato nell’aprile 2001 alle
esigenze di mobilità del Paese e la redazione di nuovi Piani e Programmi,
nazionali e regionali, per l'energia, i rifiuti, il territorio, il
paesaggio, realizzati secondo l'approccio irrinunciabile della tutela e
valorizzazione ambientale, della partecipazione dei cittadini e della reale
utilità economica e sociale degli interventi proposti,

una nuova stagione di sicurezza, trasparenza e legalità nel mercato dei
lavori pubblici, che superi le norme criminogene sui general contractor, le
rendite di posizione dei concessionari e l’abuso incontrollato dei
sub-appalti.

TUTTI A ROMA IL 14 OTTOBRE

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Sulla base di questa piattaforma chiediamo l’adesione
e la partecipazione di associazioni, comitati, coordinamenti, enti locali,
forze politiche e sociali, singoli cittadini e cittadine!

Le adesioni vanno inviate alla seguente email: romalazio@???
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"Eppure il vento soffia ancora...." Pierangelo Bertoli (1942 - 2002)

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antonio bruno FORUM VERSO LA SINISTRA EUROPEA 339 3442011
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aggiornata rassegna stampa.
per aiutare le vittime della violenza delle forze dell'ordine a Genova
(luglio 2001).
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Genova
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