[RSF] I: La PACE nel 17° DVD Roxy Bar in edicola!

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著者: pilar
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題目: [RSF] I: La PACE nel 17° DVD Roxy Bar in edicola!
Ciao
Mentre tutti (Tv, giornali, cinema, radio, etc.) hanno ulteriormente rinverdito il noi il terrore per l'11 settembre, la paura, la rabbia...
Noi no
Abbiamo realizzato un DVD Roxy Bar con in copertina il pacifismo di Gandhi
Sì, perché nessuno prima dell'11 settembre ha segnalato il 100° anniversario della dichiarazione di lotta non violenta che Gandhi fece in Sudafrica l'11.9.1906. E' stato solo nei giorni successivi, guarda caso dopo che il sito www.roxybar.it lo ha quasi urlato e che l'opera che ho ispirato a Marco Lodola è stata presentate pubblicamente, che qualche giornale ha scritto di questo ben più importante anniversario.
Certo, quando mi sono ritrovato fra le mani il DVD sono rimasto un po' perplesso. Un conto è pensare qualcosa che va controcorrente, altra cosa e vederla realizzata, quando non puoi più tornare indietro. Chi, in tempo di guerra interna e di paura dilagante, oggi comprerà un DVD con una vecchia icona in bianco e nero in copertina, nota ai più perché utilizzata come testimonial di uno spot Telecom che per il suo impegno pacifista e rivoluzionario?
Quando Gianni Fantoni mi è venuto a trovare, gli ho mostrato il DVD che sarebbe uscito e gli ho chiesto:
"Ma si può fare un DVD con Gandhi in copertina?"
Lui, tranquillamente, mi ha risposto:
"Se non lo fai tu, chi lo fa?"
E' stato disarmante. Come lo è stato Gianni Minà a Roma, in casa sua, alcuni giorni fa:
"Red, tu ti occupavi di intrattenimento e lo facevi bene e poco a poco, dentro di te, non si sa perché, hai sentito il bisogno deciso di fare questo lavoro con le nuove tecnologie, che è controinformazione, quella che tu stai facendo. Evidentemente, se uno è una persona in pace con se stessa e si è occupato tutta la vita delle cose che gli piacciono e lo entusiasmano e attorno a sé si accorge che tutto è falso..."
Deve rivolgere le sue attenzioni a questo.
Obbedisco.
Ecco la copertina del DVD in edicola e, più sotto, il contenuto del libretto che racconta tutte le "pagine" delle 3 ore e mezza di contenuti video che ci sono.
Per commenti e informazioni: www.roxybar.it
A presto
Red Ronnie



17° DVD Articolo Presentazione

Pagina 1
Editoriale
11.9.2001, cinque anni fa, una data che ci hanno scolpito a fuoco nella memoria. Quante volte ci hanno fatto vedere le due torri gemelle di New York in fiamme?!? Chi furono i mandanti di quell'attentato? Subito il nemico da odiare e combattere era già pronto: Bin Laden. E' servito ad iniziare una guerra assurda, non solo in Irak. Poi sono emerse altre ipotesi; alcune enunciate da Michael Moore nel suo documentario. La verità forse non la sapremo mai. Rimangono i fatti: grazie a quel forte impatto mediatico, il "terrorismo" tanto caro a Bush, ha cancellato ogni altro problema. Di recente, negli Stati Uniti è stata censurata una pubblicità che riportava queste cifre: "Nell'attentato alle due torri ci sono stati 2.863 morti. Nel mondo ci sono 40 milioni di persone infette con HIV, 824 milioni che hanno fame e 630 milioni di senza tetto". Ecco le vere cifre. E quanti sono già stati i morti in Irak, solo tra i civili? E quanti quelli conseguenti alla guerra nel medioriente, che è
stata iniziata con la "scusa" delle due torri?
11.9.1906, cento anni fa, una data che ben pochi conoscono. A Johannesburg, in Sudafrica, un giovane Gandhi lanciava la lotta non violenta contro l'Apartheid che era in vigore nei confronti di neri e asiatici. Parlò di disobbedienza civile e resistenza passiva. Definì questa forma di lotta pacifica Satyagraha. "Satya" significa "Verità" e "Agraha" è "Ricerca della". Non solo, Gandhi definì anche la vita come una ricerca della verità. L'intera sua vita fu tesa a questo e riuscì a mantenere l'impegno di pace anche nella lotta, di non reagire a nessuna violenza e di accettare tutte le volte in cui fu imprigionato e, sicuramente, anche il fatto di essere assassinato.
Volevo contrapporre alla violenza terroristica, con cui ci nutrono quotidianamente, il pacifismo di Gandhi, raccontato da Tara, la sua nipote. Quando Stefano Dallari le ha comunicato che avrei inserito la sua intervista nel DVD, Tara mi ha telefonato dall'India per manifestarmi la felicità, annunciandomi il 100° anniversario dell'inizio della lotta non violenta per suo nonno. Ho fatto una ricerca su internet ed ho scoperto l'incredibile coincidenza sulla data. Il sito di riferimento è:
www.nyc-dop.com/gandhi
Ho scelto e realizzato interviste inerenti questo dualismo tra distruzione e ricreazione. L'11.9.2001 ero a Reggio Emilia per il concerto dove Andrea Griminelli aveva invitato Ian Anderson dei Jethro Tull. Patti Smith a Ferrara ha esposto le sue opere che raffigurano le macerie delle due torri e ha incontrato gli studenti liceali. Donovan aveva iniziato come menestrello, poi era diventato, al pari di Bob Dylan, leader delle canzoni di protesta... per capire che doveva andare dentro se stesso, con la meditazione. Yari ha attraversato varie volte l'India e finalmente ha pubblicato il suo CD, co-prodotto da Jovanotti. Una campagna contro le mine, un filmato che dimostra le violenze che facciamo sugli animali, anche solo per portarli nel luogo dove li uccideranno. Poi c'è la speranza dei ragazzi che riusciamo ad inserire in Miti della Musica. Bengi dei Ridillo racconta modi alternativi per sopravvivere nel mondo della musica.
La storia dell'opera in copertina è anche questa strana. Stupito dalla coincidenze delle date, ho immediatamente comunicato questa notizia a Lodola, non so perché. Dopo poche ore ho ricevuto via mail il disegno di un'opera che vede le due torri con i colori della pace e davanti un Gandhi nero. Lodola non sapeva che la dichiarazione di non violenza era stata fatta in Africa, quindi inconsciamente ha disegnato un Gandhi nero. Ha subito realizzato anche un totem, che mi ha inviato nello studio per la presentazione, e una serie di opere piccole. Ho visto nascere un'opera d'arte sull'entusiasmo di una voglia di pace.

Pagina 2
TARA GANDHI
Il coraggio della non violenza. Dove c'è paura non c'è amore. L'odio nasce dalla paura.
Nel suo DNA ci sono chiare tracce di suo nonno, il Mahatma Gandhi. E' stato dolcissimo parlare con lei. Dentro sentivo crescere la speranza e la consapevolezza che siamo nella strada giusta quando decidiamo di andare avanti senza reagire con violenza agli attacchi che subiamo. Gandhi diceva: "Se mondo non adotterà la non violenza umanità finirà per suicidarsi". L'importanza di Gandhi nel mondo e nella storia va ben oltre la conoscenza che ne abbiamo, per lo più mediata da spot pubblicitari dove la sua figura è stata inserita.

Pagina 3
DONOVAN
Dalle canzoni di protesta alla meditazione
Donovan è sempre stato uno dei miei miti, fin da quando il suo "Yellow Yellow" fu il primo 45 giri che comprai. Era popolare quanto Bob Dylan, a cui veniva sempre contrapposto. L'ho seguito in tutte le sue peregrinazioni, dalle canzoni di protesta all'inizio del periodo pacifista e meditativo. Fu lui a spingere i Beatles ad andare in India, a fare il primo appello contro la droga, a preoccuparsi dell'ambiente. Donovan andrebbe riscoperto, perché è un vero fiore nel giardino della musica.

Pagina 4
YARI
Monaco mimetizzato in India
Jovanotti me ne parla da anni. Ma non ero mai riuscito ad incontrarlo. Yari, figlio di Al Bano e Romina Power, è sempre perso nei suoi viaggi e nelle sue esplorazioni. Fortunatamente filma tutto e porta tracce dei percorsi fatti. E' uscito il suo CD "Undercover monks". Quando è arrivato a Bologna, abbiamo passato una giornata insieme. Non stava benissimo, perché aveva dovuto fare un po' di antibiotici, ma i suoi racconti hanno il fascino di una persona che vive quello che sogna. Mi ha riempito di filmati. Nel frattempo avevo comprato il libro-DVD "Upaya" di sua madre, dove lui aveva realizzato le immagini. Ne è uscito un vero racconto "indiano".
Ripensando poi alla coincidenza della stessa data di pacifismo di Gandhi e di inizio dell'era di distruzione a New York, ha associato questo a Shiva, il dio Indù. Mi ha spedito questa mail:
Info su Shiva, dio della distruzione e dunque della ricreazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Shiva
http://www.navaratna.it/index.php?id_selezionata=1049&fl=1
jpeg di Shiva
http://images.google.com/images?q=shiva&hl=en&btnG=Search+Images
foto che ho scattato in Tibet al Monte Kailash, casa di Shiva:
http://www.yari.tv/outhere/kathmandu-tibet/pages/375.htm etc.
Il 10 Settembre 2001 abbiamo inaugurato un duni di Shiva qui nel Salento. (Duni è una base di un tempio, dove c'è il fuoco sacro). L'abbiamo costruito con Baba Cesare, conosciuto in India due anni prima. Ancora più strano che c'era presente anche una ragazza Afgana, figlia di un uomo del ex Re dell'Afghanistan, e il suo compagno che viveva a Manhattan. Abbiamo filmato la cerimonia.
Grazie della telefonata! Non vedo l'ora di vedere il filmato!
Facci sognar sempre, Red!
Yari


Pagina 5
IAN ANDERSON (Jethro Tull) e ANDREA GRIMINELLI
11.9.2001, esorcizzare la violenza con la musica
Sono arrivato a casa da non ricordo dove. La mia famiglia era incollata al televisore. Ho visto il fuoco. Non capivo. Sembrava un film. Poi il crollo della prima torre, in diretta. Ero come paralizzato e non volevo uscire. Se non avessi organizzato le riprese del concerto di Andrea Griminelli con Ian Anderson, non sarei andato. Ho telefonato per sapere. Nello sbandamento, Andrea mi ha detto che non volevano fermare la musica. Così, con un colpo di reni, mi sono staccato dal televisore, che continuava a trasmettere orrore. Ho acceso il videoregistratore e sono uscito. Non ho mai rivisto quella cassetta. Sono arrivato a Reggio Emilia e ho chiesto a Ian Anderson di uscire nel giardino accanto a teatro per documentare quel momento. Qui c'è tutta l'energia di quel giorno, così particolare. Solo "My God" è tratta dal concerto che Ian e Andrea hanno fatto l'anno successivo.

Pagina 6
PATTI SMITH
Il vero terrorismo è spingere i nostri figli a diventare consumatori, invece di aiutarli ad evolversi spiritualmente.
Patti era il mio idolo ai tempi del punk e lo è ancora, sia per la musica che per i concetti che esprime e le sue convinzioni di vita. Qui è documentato l'ultima volta che l'ho incontrata, a Ferrara il 20.3.2004. Era appena successo il drammatico attentato in Spagna e lei, che è di New York ed esponeva opere sulla distruzione delle due torri, era la persona più indicata per parlare della morsa di terrore che vogliono imporci.

Pagina 7
Corto: "Un mondo libero dalle mine"
Da quando ho deciso di dare spazio a filmati di associazioni umanitarie, blasonate (Amnesty International) o no, mi stanno arrivando molti documentari. Questo è un cortometraggio che ci porta a pensare di agire contro le mine, la forma di violenza più subdola e vigliacca.

Pagina 8
Vegetarianesino: i viaggi della morte per gli animali
Gandhi era vegetariano. Anche Donovan lo è. Io lo sono da 16 anni. Quando si parla di violenza, non si tiene mai in considerazione quella sugli animali. Ci si scandalizza per i cavalli del Palio di Siena o per le bestie ammaestrate nei circhi, ma si è totalmente indifferenti a quelle, ben più numerose, che vengono uccise per essere mangiate. Questo documentario della L.A.V. (www.lav.it) documenta il viaggio assurdo che fanno gli animali destinati al macello. Molte volte sono stipati per migliaia di chilometri, senza acqua né cibo, per giorni.

Pagina 9 - Miti della Musica
La Scelta, Fahrenheit 451, Toys For Brain, The Mirrors, Neutra
Sul sito www.roxybar.it ho pubblicato la mail di Stefano dei Venereopaca, un gruppo che ha partecipato al Casting Miti della Musica-Volkswagen 2005. E' deluso, demoralizzato, col morale a terra per la mancanza di spazi e riscontri per la creatività. Si rende conto che è sempre più difficile andare avanti con la propria musica in Italia. Domanda: Chi ha interesse a bloccare la creatività dell'industria culturale del bel Paese? Perchè c'è una mancanza totale di investimenti in questo campo? Perchè è cosi difficile far arrivare un messaggio al pubblico attraverso la Musica?
Gli ho risposto:
"E' innegabile lo sfacelo culturale che stiamo vivendo sulla nostra pelle e nel cuore. Ormai ne siamo circondati e immersi. Ha iniziato ad alimentarlo la televisione e a ruota si sono accodati gli altri media (giornali, radio, locali di intrattenimento...).
Perché succede? Perché la cultura e il credere nei principi sono cose che fanno paura a chi gestisce un mondo dove l'unica cosa che vogliono che conti è il denaro e il potere, perché sono le uniche regole che capiscono e possono controllare. E' da sempre che succede. Oggi tutto è diventato più forte. Non gli basta più cercare di tenerci nella paura, adesso vogliono incuterci il terrore, il "terrorismo".
Che fare? Mantenere la posizione, la rotta, decisi, nonostante la tempesta, il dolore, la sfiducia, la stanchezza, la rabbia che a volte prendono il sopravvento sulla positività. Andare avanti, sempre, per quella che sai è la strada giuta per te, il tuo cammino, la tua missione. Non puoi cambiare le cose in cui credi, modificare il tuo percorso o ridimensionare i tuoi obiettivi solo perché sei circondato dalle tenebre e credi di non vedere neppure dove stai andando. No. Il tuo percorso è il premio, l'agire come sai che è giusto è già il tuo successo. Ogni tanto mi ricordo di una frase che un lontano amico (Genesis-P-Orridge) mi disse nel 1980: "Nella vita devi scegliere se essere un vincente per la massa ma un perdente a livello individuale o se essere un vincente per te stesso ma un perdente per la massa".
Un mondo che non alimenta le speranze dei ragazzi è destinato alla fine. Ma finché rimarrà qualcuno che guarda lontano e tiene fede a quello che sa essere il proprio obiettivo, anche un mondo malato come questo nulla potrà per cancellargli la speranza.
Non preoccuparti, Stefano, siamo in tantissimi a sentirci come ti senti tu, anche quelli che non lo sanno e sentono solo un profondo disagio interiore. E ricordati che c'è sempre un'altalena negli avvenimenti e, come dice la Bibbia, dopo 7 anni di vacche magre ritornano 7 anni di vacche grasse. Continua a suonare la tua musica. Potrai sempre dire a te stesso di non aver mollato, mai. Il successo non è un disco in classifica o un contratto miliardario. Il successo è ben altra cosa, molto più semplice da raggiungere. Il successo è umile e discreto. Chi ce l'ha davvero non ha bisogno di raccontarlo in televisione."
Noi andiamo avanti e questo mese diamo spazio ai Fahrenheit 451 e The Mirrors, con due videoclip scelti tra i numerosissimi che inviate presso la nostra redazione. Per i live del Casting al Roxy Bar di Miti della Musica-Volkswagen invece vediamo La Scelta di Roma, i Toys For Brain di Milano e i Neutra di Torino. Visitate il nostro sito se vi interessa avere maggiori informazioni su questi artisti.

Pagina 10
IMAIE
Bengi (Ridillo)
Lui è un folletto di creatività. Passa dai Ridillo ad un tour con Gianni Moranti, dalla produzione di artisti giovani a CD di musica per colonne sonore, sottofondi e spot. Poi fa collaborazioni sixties con Robert Passera. Sa usare grafica e marketing. Una lunga conversazione che tratta anche del male della musica.

Pagina 11
Ian Anderson (Jethro Tull) e Andrea Griminelli
"Bouree"
E' il brano che lanciò nel mondo i Jethro Tull alla fine degli anni '60. E' un rifacimento di un pezzo di Bach. Ian riesce a spingere Andrea a fare improvvisazioni e a giocare con lui, dimenticato il ruolo di musicista classico che lo incatena sempre meno.

Pagina 12
Backstage
Cosa succede quando finisce l'intervista con Tara Gandhi? O quando arriva Yari e chiede i DVD che gli mancano e arriva Salvo? O quando finisce il concerto del 9.11.2001 a Reggio Emilia?

Pagina 13
Ciao
Grazie a chi aiuta questo DVD ad essere in edicola tutti i mesi e a tutti quelli che sanno che la pace non è una parola da usare nei discorsi ma da far crescere dentro di noi.

Red Ronnie

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