著者: dibek 日付: To: hackmeeting 題目: Re: [Hackmeeting] 2007? Hack a town! (delirio d'onnipotenza nerd)
> 3) Un qualche tipo di consenso deve esserci da parte della gente, questo > credo sia innegabile. La cosa dovrebbe essere autogestita ma con, quanto
> meno, l'approvazione del sindaco e del popolo. Poi quello che succede
> sara' nostra responsabilita' come sempre. Insomma questo e' uno dei temi
> piu' caldi da discutere ed io non ho le idee chiare...
Per quel che riguarda il consenso, paradossalmente potrebbe essere più
facile trovarlo nel paese abitato che in quello disabitato.
Non esiste da nessuna parte un posto che non abbia cmq legami con
interessi economici minimi fossero anche di pura sussistenza.
Per fare un esempio anche nel paesino abbandonato devi assicurarti che
il pastore che pascola lì non ti inforchi perchè gli hai rovinato i
prati.
Senza la mediazione nefasta dei mezzi di informazione non mi sembra
impossibile proporre l'evento a qualsiasi paesino in giro per
l'italia.
Ovviamente qualcuno ci deve mettere la faccia perchè mica si può
pensare di farlo via lettera.
Il discorso di lasciare qualcosa in cambio (tipo reti nel paese, nelle
scuole etc etc) per me non è fondamentale. Lo scambio potrebbe anche
solo essere culturale ed essere molto importante, anzi di più a mio
parere. Una cosa è fare una rete wireless fatta da noi, ma sarebbe
molto meglio se chi abita in quel paese incuriosito se la fa da se.
Idem dicasi per le scuole, se gli insegnanti o i genitori recuperano i
pc (e non credo sia difficile se si fa per tempo) poi si può aiutare a
installare delle versioni "usabili" di Linux, non ha invece senso che
glieli si porti noi come una specie di manna dal cielo.