[Badgirlz-list] John Addington Symonds. Pronti x sabato 7 ot…

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Autor: Errata
Data:  
A: badgirlz-list
Assumpte: [Badgirlz-list] John Addington Symonds. Pronti x sabato 7 ottobre?

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Roma, 18 settembre 2006, lunedi’ (oggi, nel 1905,
nasceva Greta Garbo).



Pochi ancora lo sanno, ma a Roma c’e’ un luogo che e’
una vera e
propria
miniera di informazioni per la nostra storia degli
ultimi due secoli:
e’ il
cimitero acattolico di Testaccio, detto anche
“cimitero degli inglesi”
o
“cimitero protestante”.

“Acattolico” vuol dire “non-cattolico”, ed a suo tempo
si era sentita
la
necessita’ di avere un sito simile perche’, a coloro
che non facevano
parte
della religione del Papa-Re, ed avevano la sfortuna di
morire in
citta’,
venivano riservati insulti e ingiurie e lancio di
sassi o vegetali
marci per
tutto il percorso del corteo funebre...

Cosi’, le ambasciate di alcuni Stati soprattutto
protestanti, si
unirono e
chiesero al pontefice il permesso di poter seppellire
i loro morti in
un
campetto un po’ isolato (per non dar troppo fastidio
ai cattolici,
appunto)
e attaccato alla Piramide di Porta San Paolo, che
avevano comprato con
i
loro soldi.

Nel corso degli anni, li’ sono andati a riposare
alcuni dei piu’ bei
nomi
della nostra cultura e della cultura “tout court”. Sul
numero 36, marzo
2002, di “Aut” (il mensile pubblicato dal circolo
Mario Mieli), ho
pubblicato quattro pagine di inserto con una guida di
tutte le persone
che
vi ho rintracciato e che interessano la nostra storia.
E la guida, che
comprendeva anche una mappa, deve aver avuto un certo
successo visto
che
alcuni dei guardiani e dei dirigenti del cimitero, con
i quali nel
corso
degli anni ho acquisito una certa confidenza, mi hanno
detto che, di
tanto
in tanto, si presenta qualche visitatore con
quell’inserto di “Aut” in
mano
(o con qualche fotocopia), che si aggira tra le tombe,
o chiede loro
ulteriori informazioni.

Ricordo che negli anni Settanta ci trascinai Dario
Bellezza.
“Trascinai” e’
la parola giusta, considerato che Dario odiava
cimiteri e ospedali e
non c’era
verso di convincerlo a visitare un amico malato o ad
accompagnarlo
verso l’ultima
dimora. Ci riuscii spiegandogli che quello era il
camposanto dei poeti,
dei
VIP, delle persone illustri, e dicendogli che, un
giorno, anche lui vi
sarebbe stato ospitato. Dario mi rispose che non
sarebbe mai potuta
accadere
una cosa simile perche’ lui era troppo scandaloso,
troppo identificato
con l’omosessualita’.

Ma si sbagliava! Oggi Dario e’ sepolto al cimitero di
Testaccio, e
proprio
vicino a quell’angelo scolpito da Thorvaldsen sotto il
quale ci eravamo
fermati a chiacchierare...!

Quel giorno lo avevo portato a visitare la tomba di
John Addington
Symonds.

Il 19 aprile del 1993 ci sono tornato per commemorare
il centenario
della
morte di Symonds (19 aprile 1893). Vi hanno
partecipato numerosi
militanti,
tra i quali Anselmo Cadelli, Maurizio Palomba, Andrea
Furlan, Doriano
Galli,
Franco Di Matteo, Riccardo Peloso, Brian Williams.

Ma chi era John Addington Symonds? In italiano,
stranamente, non e’
molto
conosciuto e, di lui, di recente sono stati pubblicati
solo due libri:
“Voglie diverse. Confessioni intime di un letterato
vittoriano”, 1984
(in
originale, “The Memoirs of John Addington Symonds”) e
“Alla ricerca del
Baron Corvo”.

Era nato il 5 ottobre del 1840 a Bristol, in
Inghilterra. La sua
“Storia del
Rinascimento” in sette volumi (1875-1886) ne fece a
suo tempo uno degli
autori piu’ conosciuti e piu’ studiati sull’argomento
(e ancora oggi,
del
resto). Scrisse anche numerosi saggi sui poeti latini
e greci, su
Shelley e
sui drammaturghi inglesi prima di Shakespeare, e poi
su Whitman e
Dante.
Pubblico’ anche una serie importante, “Studies of the
Greek Poets”,
considerata valida e autorevole ancora oggi mentre la
sua traduzione
della
“Vita di Benvenuto Cellini” rimane quella standard in
inglese.

Per quel che riguarda Walt Whitman, c’e’ da ricordare
un episodio
curioso.
Symonds corrispondeva regolarmente con il grande poeta
americano e, nel
1890, si decise a fargli una domanda precisa sulla sua
omosessualita’.
Whitman, che gia’ stava male e viveva assistito
(=circondato) da amici,
parenti, conoscenti e vicini di casa, era indispettito
da quella
richiesta e
gli rispose dicendosi scandalizzato che le sue poesie
avessero mai
potuto
far pensare ad una cosa del genere, vantandosi,
invece, di avere ben
sei
figli illegittimi sparsi per gli Stati Uniti...
notizia che, da allora,
ha
fatto impazzire i suoi biografi ed apologeti che
stanno ancora cercando
qualche traccia di questi fantomatici sei eredi...

Ma non sto qui a ricordare Symonds per questi motivi.
In realta’, al di
la’
della grandezza culturale del personaggio, John
Addington Symonds e’
forse
stato uno dei primi dieci pionieri degli studi
sessuali nell’Ottocento.

A lungo represso e complessato, solo all’eta’ di 36
anni riusci’ ad
avere il
suo primo, e lungamente desiderato, rapporto sessuale
con un giovane
soldato
muscoloso, a Londra. Dopodiche’, il suo impegno
nell’uranismo divenne
preponderante.

La prima edizione (1897) del famosissimo libro “Sexual
Inversion”,
aveva due
autori sulla copertina: Havelock Ellis e John
Addington Symonds. Il
nostro
eroe era morto quattro anni prima, ed il suo esecutore
testamentario
ingiunse a Ellis di toglierne il nome e qualsiasi
riferimento da ogni
futura
edizione.

Ma Symonds aveva gia’ fatto qualcosa di straordinario.
Nel 1883 aveva
pubblicato un importante saggio sull’uranismo, “A
Problem in Greek
Ethics”,
stampandone privatamente appena dieci copie. Nel 1891,
poi, ne
pubblico’
cinquanta del suo seguito “A Problem in Modern
Ethics”. Il numero
limitato
di copie non deve spaventare perche’, in realta’, in
circolazione se ne
trovarono subito altre centinaia, non si sa se fatte
stampare da lui
stesso
per aggirare la censura,o da sui amici o ammiratori.

In aggiunta a tutto cio’, Symonds volse ogni energia a
modificare la
legge
antigay inglese, lavorando dietro le quinte e cercando
di usare la sua
influenza su giuristi, medici e politici, quasi
considerandosi una
sorta di
Cesare Lombroso anglosassone, che lui reputava
meritevole di rispetto
perche’
aveva contribuito a liberalizzare la legge italiana
sull’omosessualita’.

Il suo amore culturale e affettivo verso il nostro
paese fu grande.
Anche
quando viveva in Svizzera il suo partner fu per lungo
tempo il
gondoliere
veneziano Angelo Fusato, con il quale si reco’ poi a
visitare Karl
Heinrich
Ulrichs all’Aquila, comportandosi con il grande
pensatore tedesco con
enorme
rispetto e devozione.

Symonds e’ morto a Roma ed e’ sepolto al cimitero
acattolico di
Testaccio.
Penso che sia importante per tutti noi, che abbiamo
nei suoi confronti
un
debito di riconoscenza, ricordarlo di tanto in tanto.
Il 5 ottobre e’
l’anniversario
della sua nascita, e cade di giovedi’. Vi propongo,
per comodita’, la
data
di sabato 7 settembre, a mezzogiorno, davanti
l’ingresso del cimitero
acattolico di Testaccio a Roma, dietro la Piramide a
San Paolo, per poi
andare tutti insieme a ricordarlo davanti alla sua
tomba che, lo dico
per
curiosita’, e’ circondata dalle lapidi di Gregory
Corso, Belinda Lee e
Percy
Bysshe Shelley.

Oltre agli abituali e fedeli militanti che
intervengono a livello
individuale, sarebbe gradita una partecipazione anche
a livello
“ufficiale”
da parte dei vari gruppi, circoli, associazioni,
giornali e istituzioni
varie del nostro movimento e della nostra comunita’
varia.

Grazie,

Massimo Consoli

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