[Cm-roma] [Fwd: Iva e bici]

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Szerző: Luigi Pirelli
Dátum:  
Címzett: critical mass roma - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!
Tárgy: [Cm-roma] [Fwd: Iva e bici]
tornato adesso dalle piovose lande svizzere, trovo sta mai che mi chiedono di
girare...

a ginevra e' arrivata la voce del meeting di ciclofficine di maggio.. ce ne sono
due e ho conosciuto un gran costruttore di bici folli? un genio!

appena smazzo il lavoro arretrato vi giro il sito web e contatti

bac gin

-------- Original Message --------
Date: Wed, 13 Sep 2006 00:52:37 +0200
From: Romano Puglisi <romano.pg@???>

Luigi,
guarda questa mail, forse la puoi girare a quelli di CRRITICAL...
Spero di esserci venerdì sera alle 21, credo.
ciao!
Romano
----- Original Message -----
From: "c.gentile" <c.gentile@???>
To: <ruotalibera-list@???>
Sent: Tuesday, September 12, 2006 9:07 PM
Subject: [Ruotalibera-List] Iva e bici


> AMBIENTE: CENTO, RIDURRE AL 10% IVA SU ACQUISTO BICI/ADNKRONOS = PER NON
> INCIDERE SU GETTITO FISCALE AUMENTARE BENZINA DI UN MILLESIMO DI EURO
>
> Roma, 10 set. (Adnkronos) - In città meglio la bici dell'auto e dello
> stesso
> motorino: non inquina, la parcheggi ovunque, non resti imbottigliato nel
> traffico e ti porta dove vuoi (basta pedalare). Ne è convinto il
> sottosegretario all'Economia, il Verde Paolo Cento, che ha depositato alla
> Camera una proposta di legge per la riduzione dell'Iva al 10% per
> l'acquisto
> di biciclette. Contro l'ormai rituale emergenza smog, dice l'esponente del
> Sole che ride, occorre impegnarsi per fare della bici una reale
> alternativa
> ad altri mezzi di trasporto più inquinanti. E la riduzione di tasse e
> balzelli è sempre un buon viatico. Da qui, la proposta di tagliare
> radicalmente l'Iva sulle due ruote.
>
> Si pone, tuttavia, il problema di un minor gettito fiscale. Per ovviare a
> questo inconveniente Cento propone di aumentare di 0,001 euro al litro il
> prezzo della benzina, anche se di questi tempi incidere sul costo del
> carburante, pur se in misura assai lieve, potrebbe non risultare gradito
> agli utenti. Se invece il fisco non dovesse risentire di questa riduzione
> dell'Iva o gli introiti derivanti dall'aumento della benzina risultassero
> maggiori del mancato incasso, allora i fondi in esubero verrebbero
> destinati
> alla realizzazione di piste ciclabili.
>
> A sostegno della sua tesi e della sua proposta, Cento ricorda alcune
> raccomandazioni Ue al nostro Paese affinchè l'Italia si metta al passo con
> altri Stati europei. Del resto, insiste Cento, già nel 1987 il Parlamento
> europeo ha approvato una rissoluzione pro-bici: "è economica, sana, fa
> risparmiare energia e può, soprattutto in combinazione con i mezzi
> pubblici,
> contribuire allo snellimento del sovraccarico traffico cittadino ed alla
> riduzione del livello di inquinamento atmosferico ed acustico". (segue)
>
> (Pol-Fer/Opr/Adnkronos)
> 10-SET-06 14:38
>
> AMBIENTE: CENTO, RIDURRE AL 10% IVA SU ACQUISTO BICI (2) = SE CRESCE
> DOMANDA
> PIU' INVESTIMENTI NELLE AZIENDE E PIU' OCCUPAZIONE
>
> (Adnkronos) - Ricerche condotte in Germania, sottolinea Cento, hanno
> dimostrato che il 50% dei tragitti in automobile non supera i 5 chilometri
> di percorrenza mentre addirittura l'80% rientra nella fascia dei 15
> chilometri, "distanze sulle quali, "in condizioni di traffico 'abituale'
> delle nostre città, la bicicletta diventa fortemente competitiva anche in
> termini di tempo. Le esperienze delle città danesi e olandesi dimostrano
> chiaramente come, con la creazione di isole pedonali, percorsi ciclabili
> urbani e con la chiusura dei centri storici al traffico automobilistico
> privato, il 50% degli spostamenti urbani si svolga a pedali. Nelle citta`
> tedesche la percentuale scende al 20-25%, comunque molto al di sopra di
> quanto avviene nel nostro Paese".
>
> Inoltre, osserva l'esponente dei Verdi, la riduzione dell'Iva al 10%
> avrebbe
> effetti benefici anche sul mercato delle due ruote, caratterizzato "da
> un'elevata presenza di prodotto non sottoposto a vincoli fiscali: in
> parole
> povere -spiega Cento- e` molto diffusa l'evasione totale da parte dei
> piccoli produttori che assemblano i pezzi, come riconosciuto anche dalle
> stesse associazioni di categoria.
> Una situazione, questa, che crea notevoli turbative di prezzo per via del
> significativo vantaggio a disposizione di chi evade l'aliquota".
>
> Riducendo drasticamente l'Iva "ci sarebbe una notevole espansione della
> domanda, con conseguenti maggiori investimenti nelle aziende e
> possibilita`
> di maggiore occupazione. In termini fiscali si arriverebbe alla
> regolarizzazione della posizione di molti produttori che vedendo ridurre
> il
> rapporto evasione-vantaggi non sarebbero piu` disposti a rischiare. Per
> questo, il gettito fiscale, sulla base di tali prevedibili compensazioni,
> non subirebbe significative variazioni, mentre l'incremento del numero di
> utilizzatori di biciclette porterebbe -insiste Cento- notevoli vantaggi al
> traffico e alla riduzione dell'inquinamento". (segue)
>
> (Pol-Fer/Opr/Adnkronos)
> 10-SET-06 14:55
>
> AMBIENTE: CENTO, RIDURRE AL 10% IVA SU ACQUISTO BICI (3) = LA BICILETTA HA
> QUASI 200 ANNI, NEL 1816 IL 'VELOCIFERO' DEL BARONE KARL DRAIS
>
> (Adnkronos) - Insomma, rispettando il portafoglio dei cittadini, Cento
> auspica il rilancio in grande stile di un mezzo di trasporto che proprio
> quest'anno festeggia il suo centonovantesimo compleanno. Nel 1816,
> infatti,
> un barone prussiano, testardo e sfortunato, dal nome complicatissimo, Karl
> Friedrich Christian Ldwig Drais Von Sauerbronn, rivoluziona il concetto di
> bicicletta 'inventando' la mobilità della ruota anteriore su un asse
> verticale, consentendo, quindi, la svolta a destra e a sinistra, evitando
> gli ostacoli e seguendo la direzione della strada. Nasce, di fatto, la
> bicicletta, ribattezzata 'draisina' dal nome del suo inventore.
>
> Fino ad allora, l'antenata della bici che conosciamo oggi era il
> 'velocifero' (o 'celerifero'), creata in piena rivoluzione francese da un
> nobile un pò eccentrico, il conte Mede de Sivrac. Ma era alquanto scomoda.
> E
> pericolosa: una struttura rigida, in legno, con due ruote anch'esse in
> legno
> e collegate fra loro da assicelle, libere di girare attorno a due perni. A
> cavalcioni sull'asse principale, l'unico modo di far muovere il celerifero
> era quello di imprimere la spinta in avanti con i piedi per terra.
> Impossibile, però, sterzare, con la vasta gamma di conseguenti incidenti
> che
> è facile immaginare.
>
> In Italia la 'draisina' fa la sua prima apparizione nel 1819. Un bando
> della
> direzione generale della Polizia di Milano, però, ne vieta la circolazione
> sulle strade del centro nelle ore notturne: '...
> Avendo cosi' dimostrato che il correre dei cosiddetti velocipedi può
> riuscire pericoloso ai passeggeri, la Direzione Generale suddetta ordina
> che
> è proibito di girare nottetempo sui velocipedi per le contrade e le piazze
> interne della città. E' tollerato, però, il corso dei medesimi sui
> bastioni
> e nelle piazze lontane dall'abitato. I contravventori saranno puniti con
> la
> confisca della macchina. Milano, 8 settembre 1819".
>
> (Pol-Fer/Opr/Adnkronos)
> 10-SET-06 15:13
>
> _______________________________________________
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> http://www.pietrobo.com/mailman/listinfo/ruotalibera-list




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