Autore: nunzio Data: To: cm-roma Oggetto: [Cm-roma] Il modo!
In molti avremmo avuto piacere di essere informati di quello che succedeva a S. Gregorio.
Sarebbe stato auspicabile che i primi attori, più o meno facenti parte di una specie di community ciclistica romana, avessero comunicato quanto succedeva lì.
Così non è stato e non ci è dato sapere perché.
Io personalmente avevo saputo che il servizio ciclotaxi era partito, mi pare un articolo su Repubblica o Messaggero...riportato su Romapedala, poi nulla più.
Cara Francesca (e chi di Blowup legge ste righe), se, come dici, a S. Gregorio c'è già una ciclofficina, perché sta cosa nessun@ si è degnato di comunicarla in questa lista? Non è di certo un obbligo, ci mancherebbe, però in questa favolosa città siamo così pochini in bici che qualsiasi foglia si muova su mobilità, ciclofficine etc. si viene subito a sapere... Svegliarsi quando c'è in preparazione un'iniziativa di ciclofficina nello stesso posto, nemmeno conflittuale nei confronti dell'occupazione già esistente, lascia il campo libero a illazioni, pettegolezzi e polemiche.
Tutto questo è esattamente quello che non ci serve, se davvero vogliamo che la bicicletta a Roma diventi un mezzo di trasporto di massa.
Oppure tutto era una faccenda privata fra Blowup e le autorità che a noi (lista cm) non doveva interessare?
Se così dovesse essere rimango dell'idea che anche gli sviluppi di questa querelle sono una faccenda privata di chi è direttamente coinvolto in questa storia.
Ognuno ha i suoi percorsi, come tu sai i miei sono alquanto distanti sia da quelli di Blowup che dei Ciclonauti e a volte anche in maniera forte da quelli di altr@ della Don Chisciotte. Questo non impedisce né di trovarsi assieme in alcune pratiche condivise, nella critical mass e iniziative varie, né di avere buoni rapporti anche di amicizia. Ma il consenso e la condivisione si cerca, si crea e si coltiva su quello che si conosce e si fa conoscere, altrimenti rischia di assomigliare ad una firma su una cambiale in bianco.
Così, tanto per fare un po' di chiarezza e nessuno se l'abbia a male.
Nunzio