[Cerchio] gente che viene gente che và!

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Auteur: marku
Date:  
À: movimento
CC: cerchio
Sujet: [Cerchio] gente che viene gente che và!
http://www.italialibri.net/autori/fallacio.html

biografia della giornalista e scrittrice che oggi ha terminato il suo viaggio

Ha tolto il disturbo l'integralista occidentalista di oggi

ma non sempre era stata così un tempo fu una donna contro, vicina ad
altre culture e civiltà

chiediamoci oggi perchè tanti e tanti, donne e uomini contro di ieri e
di oggi passano il rubicone trasformandosi in maniera così netta in
oltranzisti della conservazione economica e sociale e in questo caso
diventando paladini dell'ultrareazione genoicidiaria?

per rimanere al campo italiota escludiamo tutti quelli ex sinistri del
pci-psi- i quali avevano ed hanno nel dna il gene dello stalinismo
ideologico per cui non hanno mai conosciuto amici o compagni ma in
vita loro hanno solo sviluppato nemici di classe.

a mio avviso in molti il cambiamento è dovuto allo status di
intellettualismo raggiunto e che viene riconosciuto e poi omologato
dal sistema capitalistico

Prima l'invito all'università statunitense poi il corsivo settimanale
sui mass media, il parere immancabilmente richiesto dalla tv per
condire trasmissioni di propaganda.

segue quindi l'omologazione per non apparire un oltranzista ma una
persona sensibile ai diversi interessi in campo, il raggiunto
benessere economico che è ben noto placa anche gli animi più inquieti.

Segue poi il fastidio verso il mondo che cambia e le folle chiassose,
che a loro ex protagnisti, paiono sciocche e stucchevoli e poi la
maledetta età che avanza mentre i giovani paiono sempre più giovani e
le loro inquietudini o proteste il chiasso dei polli in gabbia o il
gracchiare inquieto delle cornacchie.

l'intellettuale progressista di ieri troppe volte quindi diviene
l'irriducibile oltranzista della conservazione di domani evidenziando
così che la distinzione tra il lavoro di produzione materiale e quello
intellettuale è fortemente critico ed insito proprio nel sistema
capitalistico,
non occorre ribadire quindi che la proprietà intellettuale al pari di
quella materiale è un furto ai danni dell'umanità