[NuovoLab] Libano: la pace armata fino ai denti!

Delete this message

Reply to this message
Author: Edoardo Magnone
Date:  
To: forumgenova
CC: veritagiustiziagenova
Subject: [NuovoLab] Libano: la pace armata fino ai denti!


Sperando di fare cosa gradita allego una (pesante) "scheda" che ho cercato di
compilare, con i limiti del caso, sulla Forza Militare messa in campo da questa
nuova "OPERAZIONE DI PACE" in Libano voluta dall'attuale governo.

Lo scopo di questo piccolo contributo è dimostrare che la "PACE", questa volta,
è "ARMATA" fino ai denti quindi
...utilizzatelo/integratelo/correggetelo/rifletteteci/cestinatelo... come
meglio credete!

Essendo mia intenzione seguire tale operazione di "pace" dal punto di vista
strettamente militare (strategico-logistico dei mezzi utilizzati e della
tattiche militari adottate) probabilmente seguiranno aggiornamenti, se sarà il
caso, sulle operazioni dal "teatro di pace" .

Come già sapete l’operazione di guerra è articolata in due fasi ben distinte. La
prima (già cominciata con la benedizione del governo, dei cardinali e di alcuni
"pacifisti") è militarmente propedeutica per l’arrivo (a Novembre) del nocciolo
duro dei soldati italiani.

1 FASE ---- SETTEMBRE: L’ARRIVO DELLA PRIMA "FORZA DI PACE"

Arriva la Forza Militare d'Ingresso - L’Unità della Marina Militare si muoverà
per prima, schierando militarmente la "early ente FORCE" o "forcible entry" o
"ingresso in teatro con uso della forza" composta da circa 800-1000 militari in
vista dell’assolvimento della missione militare assegnata. Tra questi i famosi
Lagunari e Fucilieri di Marina (Forza da Sbarco della Marina Militare). Dal 1°
Ottobre 1999 La "Forza da Sbarco della Marina Militare" (MARIFORSBARC) è "un
raggruppamento organico" composto dal Reggimento operativo "San Marco" (per
intenderci, quelli presenti a Genova nel 2001), dal Reggimento logistico di
supporto formativo "Carlotto" e dal Gruppo Mezzi da Sbarco (prima dipendente
dalla Terza Divisione Navale).

A fare lo sbarco militare vero e proprio saranno i reparti anfibi tipo i marò
del Reggimento San Marco e i Lagunari del Reggimento Serenissima (il debutto
della Forza Nazionale di Protezione dal Mare). La creazione di questa "Joint
Task Group", cioè la novella Forza Nazionale di Protezione dal Mare, ha una
prevalente connotazione anfibia e viene utilizzata, in gergo militare, per
"Joint Initial Entry Force" o "Joint Rapid Responce Force".

La fase preparatoria dello sbarco militare però verrà svolta dai sommozzatori
del gruppo Demolitori Ostacoli Antisbarco (DOA) del Reggimento San Marco e dai
RECON (Ricognitori). Quest’ultimi sono specialisti della Forza da Sbarco utili
per infiltrarsi "in territorio nemico" con elicotteri (tipo elicotteri SH-3D) o
mediante gommoni e cingolati (tipo M-106 e VM-90).

La Forza da Sbarco ha in dotazione anche diversi mezzi ruotati tra cui anche il
mezzo cingolato M-106 (Veicolo Militare. Dimensioni: lunghezza m. 4.86,
larghezza m. 2,68 e l’altezza m. 2,20. Velocità massima di 64 Km/h. Autonomia
di circa 500 km. Può raggiungere il peso di circa 11,5 tonnellate) ed il
vecchio Fiat IVECO VM-90 (Veicolo Militare. Dimensioni: lunghezza m. 4,80,
larghezza m. 2, altezza m.1.70. Velocità massima di 90 km/h. Autonomia di 400
km. Può raggiungere il peso di poco più di 3 tonnellate).
L’equipaggio di quest’ultimo è composto da uno/due uomini più otto fucilieri nel
cassone posteriore.

Inoltre, la Forza da Sbarco dispone di alcuni elicotteri che "assicurano ai
Fucilieri di Marina l’aeromobilità sul campo di battaglia". Si tratta di
Agusta-Bell AB-212 e Agusta Sikorsky SH-3D della Marina Militare dai quali per
il momento (vista la bassa probabilità di utilizzo di sommergibili da parte dei
militanti del partito politico sciita del Libano) sono stati opportunamente
smontati i pesanti ed ingombranti apparati per la lotta antisommergibile.

Gli elicotteri destinati alla Agusta-Bell AB-212 sono una moderna versione
bimotore del Bell 205 (UH-1 H). Il nuovo modello 212 è costruito in Italia su
licenza come AB-212 dall'Agusta (provincia di Varese) che ha sviluppato l’AB
212ASW come variante antisommergibili specifica e antinave limitata per
operazioni dalle piattaforme di grandi navi e da basi costiere.
I sensori principali di questo mezzo militare sono il radar da ricerca SMA
APS-705 e il sonar a immersione Bendix AS0-13B o ASO-18; il tracciatore tattico
viene controllato tramite un sistema di elaboratori CMA-708B/ASW mentre è armato
da 2 siluri Mk 46 o A244/S, o 2 missili antinave AS 12 o Sea Killer Mk 2 o Sea
Skua.

Gli Elicottero "antisom e da attacco contro unità di superficie" denominati
SH-3D sono biturbina con rotore principale, carrello retrattile e fusoliera con
chiglia anfibia. L'equipaggio è formato da quattro uomini in operazioni
ASW/antinave. L'avionica di missione comprende in genere radar di ricerca,
sistema ESM, sonar a profondità variabili o sonoboe, eventuali Flir e MAD,
sistema di autoprotezione. L'armamento dei SH-3D (utilizzabili anche per
operazione antisommossa!) consiste principalmente in 2-4 siluri leggeri, bombe
di profondità, missili aria superficie.
In generale, gli elicotteri della Forza da Sbarco dispongono di particolari
blindature e sono armati con razziere da 2,75 mm e "pods" per mitragliatrice da
12,7 mm. La Marina Militare ha modificato alcuni dei suoi SH-3D per impiegarli
nel ruolo di velivoli da trasporto d'assalto per la fanteria di Marina. In
dotazione inoltre l’aeromobile chiamato BR 1150 - Atlantic Mk1 che ha una
possibilità di armamento di 3.500 Kg di carico massimo comprendenti siluri,
cariche di profondità, mine, bombe e boe sonar.

Gli specialisti del Btg. Golametto (Rgt. San Marco) inoltre, seguono la Forza da
Sbarco durante le missioni. Il veicolo cingolato anfibio per il trasporto truppa
che equipaggia le principali forze anfibie occidentali, tra cui anche i Marines
americani, è l’AAV. I veicoli AAV (Dimensioni: lunghezza m. 7,92, larghezza m.
3,27, altezza m.3,2. Velocità massima di 70 km/h su terreno e di 9 nodi per
mare. Può raggiungere il peso di circa 18 tonnellate) dispongono di una
mitragliatrice Springfield M85 da 12.7 mm.

Altro veicolo cingolato da combattimento per il trasporto truppe in dotazione
alla Forza da Sbarco è il VCC-1 (detto "Camillino") che è una particolare
versione dell’M113 sviluppata dall’Oto Melara. L’equipaggio del VCC-1
(Dimensioni: lunghezza m. 5.04, larghezza m. 2.68, altezza m.2.2. Velocità
massima di 65 km/h. Autonomia di 450 Km. Può raggiungere il peso di circa 11,5
tonnellate) è composto da soli due militari: il pilota e l’armiere che dispone
in torretta di una mitragliatrice Browning da 12.7 mm e può impiegare la sua MG
42/59 uscendo da un’apertura posta sul tetto del mezzo. All’interno del mezzo
militare VCC-1 trovano posto sette uomini completamente equipaggiati che
possono sparare dall’interno con le armi individuali attraverso apposite
feritoie poste sulle fiancate.

Tra i mezzo militari cingolato in dotazione si può ricordare anche l’M-106
(dimensioni: lunghezza m. 4.86, larghezza m. 2,68 e l’altezza m. 2,20. Velocità
massima di 64 Km/h. Autonomia di circa 500 km. Può raggiungere il peso di circa
11,5 tonnellate).

A bordo di una flotta navale militare, tra cui la Portaerei Garibaldi che
funzionerà da piattaforma di comando militare e strategico, ci saranno circa
2500 soldati.
Quest’ultima è la nave ammiraglia della Marina Militare, costruita nei Cantieri
Navali di Monfalcone, varata nell’11 Giugno 1983 ed entrata in servizio alla
fine di Settembre 1985. Ovviamente, essendo una Portaerei Militare della Marina
Militare, è equipaggiata militarmente per coprire ogni campo d'azione, sia esso
diretto ai sistemi di sorveglianza aerea e navale, all'ambiente subacqueo, alle
operazioni di guerra elettronica o alle comunicazioni. In totale può imbarcare
18 elicotteri "Sea King" (di cui 12 parcheggiati nell'Hangar di 110x15x6.3
metri, posto sotto il ponte di volo). La Garibaldi è dotata di un significativo
armamento antinave e antiaereo, articolato su due lanciatori binati "Teseo" (per
missili antinave "Otomat"/SSM) a poppa due "Albatros" a 8 celle per missili
antiaerei "Aspide" SAM) alle due estremità dell'isola, completati da 3
complessi binati da 40/70 mm ad alta cadenza di fuoco sistemati, due a prora ai
lati del ponte e uno all'estrema poppa. Probabilmente la dotazione di
apparecchiature radar è costituita da sistemi RAN3L e RAN10, Selenia RAN12L/X o
RTN-10X Orion, RTN-30X Orion 3RM20 radars, 2x RTN 10X fire control radars usati
con sistema di controllo di fuoco Mk10 Argo, Thomson Sintra Diodon sonar oltre
ai vari sistemi per la condotta dei missili (RTN/NAD - 30) e delle mitragliere
(RTN - 10X Dardo).

L’altro mulo della Marina Militare sarà la nave San marco (con il rassicurante
"Ti con nu, nu con ti"). La Nave, costruita nei Cantieri Navali di Riva Trigoso
e consegnata (maggio 1988) alla Marina Militare, è la seconda della classe,
presenta un dislocamento a pieno carico di 7.960 tonnellate e per assolvere i
suoi compiti è provvista di un vasto ponte garage in grado di ospitare una
grande varietà di veicoli militari e materiali (carri blindati ruotati,
cingolati, etc.). Sulla San Marco troverà posto una compagnia di circa 120
soldati, in larga parte in servizio nella caserma Andrea Bafile di Malcontenta
(Venezia). Con loro c’è anche una prima aliquota del terzo Reggimento Genio
Guastatori di Udine.

L’ossatura delle unità di prima linea sarà costituita da 12-13 caccia e fregate
con capacità di difesa antiaerea, antisom e di attacco in profondità di
obiettivi terrestri, appartenenti alle classi "Orizzonte" e "Rinascimento"
(FREMM), secondo una linea progettuale di sviluppo che prevede una riduzione
numerica, a fronte di un aumento delle capacità operative delle singole
piattaforme.

Probabilmente, viste le ridotte esigenze nel settore del contrasto ai
sottomarini, può essere prevedibile un ridimensionamento militare di
sommergibili classe Todaro (U212A) ed un minore impegno alla flotta dei
pattugliatori marittimi. L’accento strategico sarà posto sulle "capacità di
sorveglianza e controllo delle aree marittime, incidenti al territorio
nazionale e di supporto alle operazioni di proiezione".


2 FASE ---- NOVEMBRE: IL NOCCIOLO DURO E PURO DELLA "FORZA DI PACE".

Il Contingente Militare - Arriveranno fino a 3000 militari italiani, tra cui la
famigerata Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli. Quest’ultima è composta
da un reparto comando, tre Reggimenti di Cavalleria, il Reggimento Lagunari, un
Reggimento di Artiglieria ed uno Genio Guastatori. La Pozzuolo porterà con sè
gli Elicotteri d'Assalto A-129 Mangusa e i blindo "Centauro".

Il Blindo pesante armata "Centauro" è un veicolo blindato da combattimento a
ruote, armato di cannone da 105/52 (armamento primario con calcolatore di tiro
digitale) e con due mitragliatrici cal. 7.62 mm (armamento secondario).
Saranno trasportati grazie al C130J dell'Aeronautica Militare anche i veicoli
multiruolo VM-90 ed i Veicoli blindati leggeri 4x4 (e 6x6) "Puma". Quest’ultimi
sono equipaggiati con sistema di comando controllo e navigazione con piattaforma
multisensore su braccio telescopico ed armati con MG 7,62/5,56 o Browning 12,7
mm, e lancialacrimogeni.
Forniti alla Pozzuolo anche artiglieria a traino meccanico da 155/39 FH-70 con
una gittata massima di 24 Km (30 Km con proietto semi auto-propulso) e un
munizionamento di HE L15 ed M 107 (Soc. SNIA-BPD, 14/16, Via Borgonuovo 20121
Milano), illuminante DM 106 e fumogena DM 105 (Soc. Simel SNIA-BPD).

Altri particolari della seconda fase:
Saranno inviate unità ridotte (come in Iraq nell’ambito della Multinational
Specialized Units - Msu) anche i Carabinieri, l’11esimo Reggimento Trasmissioni
di Civitavecchia, e quello del Genio (Scuola genio Roma, Sesto Reggimento Genio
di Civitavecchia o dal Reggimento Genio Pontieri di Piacenza). Arriverà la
cooperazione militare-civile con il Cimic Group South di Motta di Livenza (TV).
Quest’ultimo dipenderà direttamente dalla Brigata Genio ed è formata da
"specialisti" selezionati delle Forze di Completamento Volontarie con il
compito di "inquadrare la situazione locale, di effettuare analisi individuando
le conseguenti soluzioni e l'impiego delle relative risorse" o, se meglio
credete, rendere gli indigeni meno ostili con ogni mezzo necessario (dai mezzi
ludici, alla propaganda).
Sul terreno si trovano già per la missione Unifil 53 militari delle 4 Forze
Armate Italiane e 4 elicotteri Ab-212.
Jebel Marun si trova a circa 35 Km ad est di Tiro.


PS. Lungi da me fornire informazioni militari sensibili al "nemico" di turno (o
dei turni successivi!) voglio sottolineare che quanto preceduto è solo una
raccolta ragionata di informazioni assolutamente di pubblico dominio reperibili
da riviste del settore e da siti istituzionali.

Cordialmente,
Edoardo Magnone