On Friday 08 September 2006 23:00, S. wrote: > Mi spiego meglio: un documento che tratta dei problemi di sicurezza
> nelle comunicazioni Bluetooth (faccio un esempio astratto), se viene
> reso pubblico senza alcun tipo di licenza, costituisce
> automaticamente una fonte di informazioni in continua circolazione
> che prescinde da qualsiasi altro uso. Ipotizzando che lo stesso
> documento sia prelevato da un giornalista (senza troppi scrupoli) di
> una rivista informatica e pubblicato su questa stessa, non costituirà
> certo un vantaggio di immagine per il giornalista. Perchè: perchè gli
> utenti interessati a quel particolare tipo di argomento saranno già
> da tempo in possesso delle informazioni fornite dal documento
> originale e l'immagine di quel particolare giornalista non avrà
> miglioramenti, deponendo a sfavore del ritorno economico della
> rivista stessa.
Questo pero' vale solo, e neanche sempre, quando si considera un utente
con una preparazione culturale e tecnica medio-alta, che che sa, per
esempio come recuperare informazioni via internet.
Prova ad immaginare un esempio simile ma con un film. Scaricare un film
gratuitamente da internet, anche nel caso in cui fosse disponibile
liberamente su un sito, richiede una certa competenza tecnica e una
disponibilita' di banda che non tutti hanno o vogliono avere.
Detto questo l'esempio che hai fatto non vale neanche nel caso specifico
di un documento tecnico diffuso su internet e ripubblicato su una
rivista specializzata.
Molte riviste che trattano di informatica pubblicano spesso manuali
disponibili gratuitamente in rete (appunti di informatica libera,
manuali di software, ecc ecc) e la gente continua tranquillamente ad
acquistarli preferendo una edizione cartacea all'equivalente
informatico. Tutte le maggiori riviste informatiche inoltre pubblicano
periodicamente cdrom o dvd contenenti software di solito scaricabile
liberamente da internet, le distro linux, gli update di sicurezza di
windows, i programmi per l'editing video, le demo dei videogame ecc ecc
eppure la gente continua a comprarle, preferendo di gran lunga una
versione su cdrom e il minimo sforzo di andare dal giornalaio e pagare
pochi euro rispetto a quello di cercare su internet e passare le ore a
scaricare per poi magari essere costretto a masterizzare un cdrom e
avere i programmi sempre a portata di mano