Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo

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Autor: ginox
Data:  
Para: hackmeeting
Assunto: Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo

> ora, se posso persino emettere il mio paio di cent sulle prime idee in
> circolazione per il prossimo hackmeeting, sempre da persona che non si
> è sbattuta per niente a parte venire a fare seminari quindi poi fate
> come volete:
>
> la riflessione che vi propongo è che imho il decimo HM dovrebbe essere
> non solo più grosso (come dice blicero) ma anche meno "clandestino",
> perchè come ho detto più o meno dieci volte durante il seminario, la
> battaglia per le libertà personali (digitali o meno) si vince solo
> portandola sempre più a livello di massa. quindi bene se si esce sui
> giornali, male se si esce sui giornali per essere derisi o etichettati
> come una manciata di asociali/criminali, il che vuol poi dire che
> richieste come la revisione della legge sul diritto d'autore vengono
> dismesse dai piani alti come "ah ma sono le lamentele di quei quattro
> estremisti dei centri sociali".
>

A torino l'hackmeeting non fu in un centro sociale, ma in un centro
giovani strappato in extremis al
comune sotto minaccia di occupare in ogni caso uno stabile se non ci
avessero dato un posto:
la questione tra marche da bollo e burocrazia si era protratta fino a quasi
mettere in discussione la possibilita' di farlo realmente.
La scelta non fu dettata da un ragionamento simile al tuo, ma l'effetto
fu in ogni caso un
hackmeeting al di fuori di uno spazio occupato.
Questa cosa di per se' pero' non garanti' un'affluenza molto maggiore,
ne' molto diversa da quella
di parma. Non tentammo neppure di mordere in faccia i giornalisti, che
ci trattarono
discretamente, preparammo anche tutte le cartelline stampa e le
distribuimmo agli
intervenuti alla conferenza stampa di presentazione,
pero' non ottenemmo l'effetto che hai descritto sopra. In realta' i
giornalisti
sull'hackmeeting scrivono sempre le stesse cose, anno dopo anno, l'unica
cosa che ha ravvivato un po' la situazione quest'anno e' stata l'uscita di
raoul chiesa, che si vede aveva bisogno di un po' di pubblicita' aggratis
e di sfogare un po' di rancore senile.

A napoli, l'anno scorso, l'hackit e' stato in un posto occupato, ma in
termini di partecipazione
non si puo' paragonare a quello di quest'anno.

Secondo me la scelta del posto e del luogo non puo' essere fatta in
astratto, ma va calata
sul territorio nel quale decidiamo di muoverci per il prossimo hackit,
dipende dalla zona
d'italia, dalla citta', ecc...

E poi c'e' l'elemento caos citato da pinna ed il jolly non-sense,
aggiungo io,
che rendono tutto piu' interessante.

Anch'io penso come altri che hanno risposto su questo thread che il
lavoro svolto durante
l'anno e prima dell'hackit sia una variabile piu' importante della
scelta a priori di un posto
o di una linea da tenere con la stampa.

Secondo me dovremmo in primis finire il lavoro sul sito dato che e'
stato iniziato
e non era un'idea malvagia, terminare il sistema di pubblicazione dalla
lista, il
lavoro storico con i documenti e la rassegna stampa degli anni passati,
ecc...
e tra l'altro non abbiamo ancora neanche finito la rassegna stampa di
quest'anno
(tutte le cose cartacee uscite in questi giorni qualcuno le ha raccolte ?)
Non abbiamo ancora neanche finito di raccogliere per bene le registrazioni
dei seminari e le slides, ecc...

Parallelamente sarebbe secondo me carino pensare ad un'iniziativa magari
nei primi
mesi del prossimo anno, un pre-hackmeeting fatto pero' veramente pre, non
come abbiamo fatto in questi ultimi anni, che finivamo veramente sotto
con i
tempi.