Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo

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Autor: Vittorio Bertola
Data:  
A: hackmeeting
Assumpte: Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo
lesion ha scritto:
> a
> vittorio bertola che nonostante sia immanicato nelle istituzioni sta
> spiegando in lista perche' la proprieta' privata non si deve mettere
> su un piedistallo e ha capito pienamente l'idea che sta dietro l'evento
> improvvisando il dibattito sul TC notando che mancava il relatore
> (grazie!),


prego, anzi grazie a voi: mi dispiace di aver potuto rimanere solo per
qualche ora, ma è stato molto utile anche per me poter sollevare questi
temi (di cui non molti in italia sono interessati a parlare) e ricevere
un sacco di commenti e domande interessanti. anzi, la discussione che ne
è scaturita lì, nonchè quella in lista in seguito all'articolo sulla
stampa, mi hanno fatto riflettere ulteriormente su alcune questioni
ideologiche di fondo. resto con la voglia di una presenza più assidua in
futuro, compatibilmente con tutto il resto.

ora, se posso persino emettere il mio paio di cent sulle prime idee in
circolazione per il prossimo hackmeeting, sempre da persona che non si è
sbattuta per niente a parte venire a fare seminari quindi poi fate come
volete:

la riflessione che vi propongo è che imho il decimo HM dovrebbe essere
non solo più grosso (come dice blicero) ma anche meno "clandestino",
perchè come ho detto più o meno dieci volte durante il seminario, la
battaglia per le libertà personali (digitali o meno) si vince solo
portandola sempre più a livello di massa. quindi bene se si esce sui
giornali, male se si esce sui giornali per essere derisi o etichettati
come una manciata di asociali/criminali, il che vuol poi dire che
richieste come la revisione della legge sul diritto d'autore vengono
dismesse dai piani alti come "ah ma sono le lamentele di quei quattro
estremisti dei centri sociali".

per questo io penso che il prossimo hm non dovrebbe perdere l'attitudine
politica, ma trasformarne le modalità comunicative: insomma, magari
farlo in un posto non occupato e senza striscione all'esterno, in modo
da attirare anche gli ignari utonti digitali medi che in un centro
sociale non metterebbero mai piede per via del fud millenario dei media
ufficiali, e poi stupirli con gli effetti speciali
(http://video.google.com/videoplay?docid=-349692881281258767).

cercherei anche di trovare il modo di relazionarsi coi giornalisti
tramite qualcuno che gli esponga i concetti in beneducato giornalistese,
turandosi il naso e trattenendo il ringhio rabbioso ove opportuno. se
poi si trova l'aspetto di folklore che arrapa i giornalisti e ti aiuta a
guadagnare visibilità - e quello del paese cibernetico invaso dagli
hacker è ottimo - si può veramente provare a marcare una svolta sul
livello di visibilità di questi eventi e, di conseguenza, dei temi di
cui si occupano e dei problemi che sollevano (detto anche che la società
italiana è comunque, a questo proposito, più matura di dieci anni fa)