ragionamenti seri [ era Re: [Hackmeeting] due (mila) parole …

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著者: blicero
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古いトピック: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo
題目: ragionamenti seri [ era Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo ]
ok.
la mail di lesion (anche se sta in turchia e non mi legge la merda :)))) secondo
me e' un buon punto di partenza per i "discorsi seri" (TM)
Un altro penso se ne aprira' presto rispetto ai "discorsi per il futuro" (TM) :)

E' un buon punto perche' e' la mail di qualcuno che si e' sucato la morte
quest'anno e di solito questo qualcuno ha sempre una prospettiva complessiva che
ad altri manca (senza per questo voler dire che gli altri non capiscono un
cazzo, anzi, ma penso che dare ordine ai pensieri a volte faciliti l'evitare
inutili menate).

On Tue, Sep 05, 2006 at 07:24:06PM +0200, lesion wrote:
> .: Report Hackmeeting 2006 :.
>
> . plenaria
> <<<<< ZOT >>>>>>
> la volonta' di rifare l'hackit l'anno prossimo non e' stata neanche
> messa in discussione, non e' stato proposto gia' un posto specifico dove
> poterlo fare ma la volonta' di farlo c'e' tutta. una grande rilevanza e'


io (come anche tu in fondo) sollecito che il X hm sia organizzato pensando in
grande (che non vuol dire abbandonando lo spirito autogestionario con cui si fa,
ma solo pensando a una cosa che deve essere un momento di pompini ma anche di
interesse GRANDE).
Io me lo immagino:
- internazionale
- in un paese intero piccolo e in cui la gente e' contenta di vedere un branco
di pazzi per una settimana, in cui chi se la smazza e' contento di lasciarci
usare i posti, e in cui non c'e' la questura ne' i partiti
- preceduto da un tot di cose [vedi dopo]
- grande, ma tanto che nessuno puo' pensare di farlo da solo, ne' i vecchi, ne'
qualche giovane: o saremo tutti o non saremo (we have been naught we shall be
all :))))

Parliamone per tempo, che quest'anno l'entusiasmo e la voglia di fare
fortunatamente ci sorreggeranno (dico tutti anche chi fa il musone e lo
scassacazzi di professione come me :)

> stata posta riguardo a tutte le facce nuove e giovani che sono venute
> gia' consapevoli di dove si trovavano, quindi disposte a sbattersi non
> poco rispetto alle cose che ci sono state da fare. questo e' un segno
> molto positivo e non puo' essere veramente letto come un cambio
> generazionale pero' e' un'inizio.


ovviamente non avviene mai tutto d'un botto
ma vedere gente nuova e diversa sbattersi e' un ottimo indizio.
pero' non puo' venire dall'alto questo cambio.
quando noi ci buttammo a pesce nel lontano 1999-2000 sull'hm e su un tot di
altra roba avevamo voglia di fare un tot di roba. Se c'e' questa voglia il
compito di chi e' gia' qui e' di fare spazio e partecipare, il compito di chi
arriva e' di sgomitare :)
io ci credo. la comunita' hm e' l'unica cosa che mi sta dando un po' di
ottimismo nella fase di merda che si sta attraversando politicamente

> <<<<< ZOT >>>>>>
> Saltano gia' fuori delle proposte di seminari per l'anno prossimo (come
> un seminario di cucina :D), e delle idee per cercare di mantenere dei
> resoconti dei vari progetti sul sito. Esce anche qualche idea riguardo
> il fatto che ci si potrebbe vedere anche altre volte durante l'anno
> (tipo andiamo dai ragazzi del paguro a mettergli l'acqua? ndr)
> e che bisognerebbe iniziare a pensarci prima all'hackit, non gli ultimi
> 2 mesi.


consenso duro. e' quello che ha fatto la differenza quando e' accaduto.
alcuni di noi ci hanno provato anche nei momenti di bassa ma non e' la stessa
cosa [vedi sotto]

> . considerazioni personali (leggere piano)
> <<<<< ZOT >>>>>>
> quando e' nata la necessita' di fare hackit c'erano 6/7 gruppi gia'
> coesi e con le idee molto chiare a riguardo e ogni anno ognuno di questi
> gruppi ha deciso di sucarsi la responsabilita' di ospitare l'evento, da
> firenze a milano e roma, da catania a bologna, per poi arrivare a torino
> e genova c'e' sempre stato qualcuno gia' legato all'ambito digitale che
> portava avanti pero', anche dei progetti locali e quindi e' stato
> diciamo "semplice" trovare di volta in volta dei posti adeguati.


diciamo che e' una lettura che ha una buona parte di verita' rispetto alla
dimensione storica.
una parte pero'.

io l'ho vista cosi'.
[ prima o poi la scrivo meglio pero' qui i pipponi gia' si sprecano :) ]

nel 1998 c'erano un tot di gruppi legati alla realta' dei centri sociali ma non
solo che stavano lavorando da tempo (si parla di 1992-1996) sulla questione dei
diritti digitali, incrociandosi come e' normale con quella che allora era la
comunita' hacker nel senso piu' genuino della parola (come ha anche fatto notare
asbesto a quel tuttologo di magius :)
L'hm 1998 fu il punto di apice di quelle realta' e della loro capacita' di
invenzione e di mobilitazione. Quell'evento fu il punto di arrivo per un tot di
cose e il punto di partenza per molte altre.
Dal 1999 un tot di gente si inizio' ad avvicinare alla possibilita' di fare
altri hackit e di fatto si prese il posto di erede di una serie di cose (dai
server, all'hacktivismo, all'organizzazione dell'hackmeeting). Ovviamente
perche' chi c'era prima voleva un passaggio, ma altrettanto ovviamente perche'
coscientemente o meno chi c'era aveva voglia di fare.
Nel 1999-2001 c'e' stato un passaggio parallelo: da un lato la nascita e il
consolidamento di strutture territoriali che fungessero da volano di continuita'
con l'hackmeeting e il suo spirito, dall'altro il consolidamento di una
comunita' reticolare che collegava molte persone, molte strutture e molta voglia
di dire e fare cose.
Questa comunita' ha retto fino al 2002 come un grosso corpo tutto sommato
militante (anche se in forme MOLTO atipiche e MOLTO innovative e con MOLTI
limiti che ci stiamo sucando ora :)
Dal 2002 in poi (per una serie di motivi su cui ognuno dei partecipanti a quei
momenti ha un punto di vista diverso e sono convinto che il mio e' sicuramente
in minoranza :) la comunita' (che non era solo hm, era anche molto altro) si e'
sfaldata e parallelamente non c'e' stata nessuna nuova comunita' che
intervenisse a mandare tutti a fare in culo.
colpa di chi c'era e non era capace di dare spazio ? colpa di chi c'era e non
sapeva far si' che la gente nuova si sentisse parte di qualcosa? colpa della
gente nuova che erano dei minchia? chi lo sa? Forse un po' tutto questo.
Dopo 4 anni di questo declino era legittimo pensare che una pausa avrebbe forse
sciolto i lacci negativi con il passato e dato la possibilita' allo spirito
originale di tutto questo di rinascere.
NOn era legittimo scassare il cazzo e boicottare che hm (come altro) non sono di
qualcuno in particolre e tutti possono provare a riattivarli (anche se poi si
sucano le conseguenze di errori o glorie :)


> da napoli in poi invece questa cosa e' venuta a mancare, un po' perche'
> non si e' riusciti a tirare fuori altri gruppi locali trainanti e un po'
> perche' "i soliti noti" hanno iniziato ad essere pessimisti riguardo la
> possibilita' di continuare con questa esperienza, impegnati in mille
> progetti fighissimi e specifici, dalle mogli e dal lavoro.


ecco. non e' da napoli. e' da prima. cioe' gia' torino e genova erano tirate per
i capelli, ma non ci siamo fermati a vedere questa cosa, abbiamo pensato che
potessimo superarla con uno slancio di generosita' e ingiustificato ottimismo :)
e non si era pessimisti per l'hackit, ma per il fatto che ci fosse la
possibilita' di rivedere una comunita' attiva e con delle idee :)
evidentemente abbiamo sperato troppo poco :)

> L'hackit di napoli e' stata un po' una forzatura per come la vedo ora,
> affibbiata ad un gruppo che poco aveva a che fare con la nostra
> comunita' e questo si e' vissuto molto soprattutto durante la
> preparazione dell'evento, che rispetto agli anni precedenti non e' stata
> per nulla trasparente. la questione che nessuno dei napoletani era
> iscritto o comunque seguiva la lista un anno dopo aver ospitato
> l'hackit, oltre ad aver portato varie incomprensioni riguardo la cassa,
> e' la dimostrazione di quanto detto sopra.


forse era quel buco che serviva per ripigliarsi un attimo.
ovviamente mica lo si e' fatto di proposito :)

> Quest'anno invece e' andata cosi', che qualcuno che non si era ancora
> stufato e ci ha visto potenzialita', ha creduto nell'impossibile, si e'
> fidato e ha creduto di poter collaborare tranquillamente con una
> comunita' a dimensione locale mai vista prima, di poter convincere una
> lista quale e' quella di hackmeeting che poteva essere un progetto buono
> e giusto da portare avanti e di tentare un passo molto piu' lungo della
> gamba data la decisione di liberare un posto per l'evento in un momento
> cosi' incerto.


e' esattamente quello che e' successo alla comunita' precedente quando i vecchi
di ecn e company si scassarono la minchia. si prese, ci si tiro' su le maniche e
si disse: "ve n'e' ancora, muves!" :)
sono felice che questo spirito non sia morto. non ci speravo tanto, ma crederci
e' indispensabile per cambiare gli equilibri di una comunita' che ha un po' di
anni.
Mi piacerebbe che non facessimo l'errore che abbiamo fatto noi: perdere i vecchi
tromboni per disillusione, non intercettare nuove soggettivita' per troppo
entusiasmo nel presente.

> Queste scelte sono state supportate e analizzate da poche persone, come
> si diceva, a tratti pochissime, mentre il resto della comunita' parlava
> del logo e di altre cose abbastanza marginali imho. detto questo, che e'
> una cosa che si puo' benissimo superare, che come dissi ad elettrico un
> po' di mail addietro, non sono le modalita' che mi piacciono, non voglio
> dover decidere per nessuno (soprattutto nel merito di cose cruciali che
> dovrebbero essere condivise da grandi numeri) pero' per quest'anno ci
> abbiamo creduto anche con queste modalita' ristrette. rendetevi solo
> conto che avete delegato persone che si fanno chiamare tipo "lesion" e
> "kaos" (e non aggiungo altro) a fare delle scelte per tutti voi.
> E' una cosa che spero che non si ripeta l'anno prossimo, vorrei davvero
> vedere piu' partecipazione prima, altrimenti tutte le pippe
> sull'"autogestione" dell'hackmeeting diventano abbastanza inutili per
> quanto mi riguarda.
> Non ho nulla da ridire sulla settimana prima dell'hackmeeting, e' stata
> perfetta, c'e' stata molta collaborazione da molti ambiti, non vorrei
> che pero' l'hackmeeting rimanesse solo un evento, una tre giorni, mi
> piacerebbe invece dare risalto all'hackmeeting come una comunita',
> l'hackmeeting E' UNA COMUNITA', siamo noi, _NON_ e' una tre giorni di
> un'evento tecnico o politico che sia.
> Siamo noi, una serie di individualita', collettivi, progetti e realta'
> dalle piu' disparate origini che hanno paura del mondo che gli stanno
> disegnando intorno grazie soprattutto all'utilizzo della tecnologia.
> Siamo gente che crede che gli strumenti possano essere utilizzati per
> facilitare le attivita' degli esseri umani, la comunicazione tra gli
> stessi, la presa di coscienza, il miglioramento delle condizioni di
> vita. SI, mettiamo l'uomo davanti alla tecnologia.
> questo e' secondo me hackmeeting.
> Inoltre ok bello l'autogestione e i pompini, pero' buona parte della
> gente che ha ruotato attorno all'hackit di parma non si e' davvero resa
> conto di che cosa voglia dire l'autogestione, non ha capito che l'hack
> era l'evento stesso, che porcodio _NON_ c'era questa fantomatica
> organizzazione.
> Non siamo ancora riusciti a far passare questo messaggio secondo me,
> perche' altrimenti non credo che domenica un ragazzo (che mi ha anche
> aiutato ad attacchinare manifesti in quel di torino) sarebbe venuto da
> me porgendomi lo switch centro stella dicendomi di darlo
> all'organizzazione (mentre tralaltro indossava una maglietta con scritto
> staff dietro diocane e no non era ironico). E ovviamente non e' stato un
> episodio isolato (o i seminari sono in ritardo, o c'e' la polvere, o la
> gente fuma dentro i locali, o la rete e' lenta, o non c'e' l'acqua
> calda).



qui viene il discorso piu' spinoso. perche' tu hai ragione in tutto quello che
dici, ma la vedi da torinese, immancabilmente, quindi mi pregio di darti un
punto di vista da milanese :PPPPPP
a parte le cazzate. Il problema e' che bisogna vivere sulla terra, e su questo
pianeta la sfiga vuole che tra quello che vorremmo (TUTTI) e quello che accade
ci sia una ragguardevole distanza.
La comprensione di che cosa sia l'autogestione e di quanto sia un modello
VERAMENTE diverso da altre forme di organizzazione non e' un epifania, e' un
processo di (auto)formazione che si distende nel tempo.
Quanto ci hanno impiegato i "giovani" (che termini del cazzo) per svegliarsi e
prendersi in mano l'hackmeeting ? 4 anni. Perche' sono deficienti ? No. Perche'
avevano bisogno di sentirlo come proprio e di capire come farlo.
Io penso che l'hm di quest'anno sia un'ottima premessa per costruire delle cose,
perche' ho visto tanta gente sbattersi come non ho visto da molto tempo e tante
gente fottersene di chi fa cosa e' chi perche'.
Si era li', si faceva. Punto.
Ovvio che ce ne sono stati tanti ch enon hanno capito un cazzo. Ma e'
altrettanto ovvio che solo attraverso una rete di relazioni fitta e continua
questa cosa puo' cambiare e la gente puo' imparare a vivere da hacker e non a
smanettare da hacker.
Per cui il mondo non e' fatto da 0 e 1 ma funziona con molti piu' grigi
(purtroppo: un assolutista come me non vi si rassegna, ma quando faccio il
trombone mi tocca questo ruolo relativista :)
Secondo me l'obiettivo VERO per l'anno prossimo e': tornare a far si' che l'hm
sia un processo di mobilitazione che si snoda lungo tutto l'anno e che culmina
in un momento di spompinaggio e gioia, non un coito lungamente atteso ma che ti
lascia vuoto sul letto. Cerchiamo di essere piu' femminili nel nostro approggio
al godimento: continuita' e modulazione :)
I maschi sbagliano tutto da migliaia di anni perche' hanno un problema con la
gestione dell'orgasmo, io ne sono convinto, e' colpa della biologia... le
cavallette... NON E' STATA COLPA MIA!


> <<<<< ZOT >>>>>>
> tutti bene eccetera, pero' comunque non stiamo secondo me facendo paura
> a questo processo di repressione, di annullamento dell'individualita',
> di chiusura dei saperi che ha una forza di diversi ordini di grandezza
> superiore alla nostra. ok, qualcuno sta riflettendo su cos'e' google e
> perche' e' il male e ha avuto una grossa risonanza mediatica e quindi
> pompini ad ippolita.net, il piano R* spacca e non potranno mai piu'
> sequestrarci i server credendo di creare grossi disservizi e quindi
> pompini ad autistici, stiamo cercando di fare dei passi avanti nello
> spiegare perche' usare la crittografia non e' strano e diverso
> (tentativi ancora fallimentari pero'), cerchiamo anche di distribuire
> i nostri ragionamenti attraverso le nuove tecnologie che tanto odiamo
> (vedi il gioco per telefonini che ad un certo punto pubblicheremo
> ovunque), e mentre analizziamo il come e il perche' le istituzioni
> vogliono "legifarare" su internet (hacking onu) cerchiamo di
> creare degli strumenti e dei servizi per le persone che non siano
> semplicemente legati a motivazioni economiche, ma hanno al centro
> l'essere umano e la sua voglia di creare e usare contenuti:
> la freebox ad esempio, oppure la proposta di creare un portale in stile
> myspace ma con un ragionamento dietro che potrebbe vertere sul
> concetto di ourspace!
> Questo e molto altro e' stato fatto solo quest'anno, ma non lo stiamo
> dicendo al mondo, infatti quello che si e' detto gli anni scorsi e'
> un po' andato nel dimenticatoio, non e' diventato conoscenza acquisita
> della comunita', non e' diventato un punto di partenza per fare
> ulteriori iflessioni e alzare ancora di un passetto il livello di
> consapevolezza.
> c'e' stato un passaggio dell'informazione da mano a mano, non
> comunitario, e' questo che diceva calamari quando diceva: "Lo dico con
> la massima tranquillita'; al di la dell'happening, ed alla spinta
> iniziale che puo' dare a persone digiune di una certa questione, l'HM,
> nella sua forma attuale, fa *quantitativamente* poco, rispetto alle sue
> potenzialita'" in una mail del 24 agosto. quanto e' vero!
>


Infatti il bello di quest'anno non e' come nel 1998 che siamo arrivati da
qualche parte, ma che quello che si e' fatto ci da' la voglia e l'approccio
giusto per andare da qualche parte.
Le forme di mobilitazione politica e le soggettivita' diciamo autonome e non
conformi (senza confondere le acque con le merde tinte di nero) stanno cambiando
di brutto. L'hackmeeting sull'onda di quello che abbiamo fatto quest'anno puo'
rimettersi in moto per affrontare entrambe le questioni come una comunita' non
omogenea nei modi di fare e di dire, ma si omogenea nei principi fondanti e
negli obiettivi generali. Tifiamo rivolta.

Intorno la situazione si fa pesa, siamo passati da una fase in cui noi eravamo
quelli che si inventavano le cose e "il sistema" (che termine immondo nella sua
genericita' e inadeguatezza) le copiava, a una fase in cui loro si inventano la
roba e noi gli corriamo dietro.
Questo segna qualcosa, se si vuole l'accelerazione delle trasformazioni, ma
segna anche che dobbiamo sbatterci di piu' , crederci di piu', costruire di
piu', sciatalgia piu' piu' piu'

Io penso che chi storicamente sta qua e in giro da un po' la voglia di fare ce
l'abbia ancora. penso che chi si e' "svegliato" quest'anno pure. Penso che
dobbiamo costruire insieme quest'ipotesi e questa prassi, coscienti che uno
degli errori piu' grossi che abbiamo fatto negli ultimi anni e' non capire che
a volte il fatto che tutto viva e lotti sia piu' importante del prurito di
ognuno di noi individualmente, e che dobbiamo piu' rispetto alla dimensione
collettiva di quello che abbiamo fatto in passato.

Ora finisco il pippone un po' da vecchio trombone, ma che penso sia necessario
per poter affrontare CONSAPEVOLMENTE quello che ognuno di noi si attende da
ognuno di noi in questo anno che arriva.

SUCATE.

PS: il riassunto del pippone sta nella signature.

ciao
blicero

- don't mourn, organize. - j.h. (IWW)